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I Signori delle Tenebre
Supplemento per Lupo Solitario
Codice: EF2001
Pagine: 122 pp.
Prezzo: 25,00 Euro

“Quest è il tuo grande giorno, ragazzo mio. Oggi ti presenteremo al Signore dei Signori e verrai marchiato per entrare al servizio di Naar. Sei agitato? Dovresti, sì… Così si legge in un trafiletto narrativo; e questo è lo spirito che ha condotto l’autore, August Hahn, alla creazione di questo manuale: un lucido, freddo, esauriente catalogo del lato malvagio del Magnamund. Questo viaggio all’interno del Regno delle Tenebre è essenziale se si vogliono comprendere le dinamiche che regolano la vita nel Magnamund, e soprattutto se si vogliono approfondire le vicende che portano alla distruzione del Monastero Ramas, evento principe nella storica saga di Lupo Solitario.

Lo Schema
Perché ho definito catalogo questo manuale? Se date al termine con un’accezione negativa, siete fuori strada; fin dal primo sommario esame ho molto apprezzato la netta divisione dei capitoli e il loro ordine interno, cosa non facile da realizzare nel contesto di un’ambientazione così caotica, come I Signori delle Tenebre. Si parte con una dettagliata descrizione geografica della regione. Ogni regno ha una sua scheda contenente le informazioni essenziali circa governanti, esercito, città, risorse, ma soprattutto tratti speciali, il caratteristico “tocco del male”. Subito si capisce che queste lande sono a sopravvivenza zero, e che solo gli eroi o i folli vi si avventurano. Sempre in questa sezione viene introdotta una nuova statistica per i personaggi: la Corruzione. Avventurarsi nel Regno delle Tenebre porta ad avvicinarsi troppo alla fonte del Male, e spesso si resta segnati nell’animo. La corruzione si acuisce in svariati modi, da certi comportamenti a fattori ambientali, e porta con sé spiacevoli conseguenze. Si va dalle deformazioni fisiche, a incubi frequenti, fino alla mutazione e alla perdizione completa. Ma, tranquilli, esistono efficaci metodi per contrastare il fenomeno e farlo regredire a livelli accettabili.

Il secondo capitolo prende in considerazione il luogo nodale di tutto il Regno, la città di Helgedad, là dove una parte dello spirito di Naar risiede. E’ in questa città, inespugnabile e terrificante, che vivono e tramano, l’uno contro l’altro, i Signori delle Tenebre, dietro le alte mura delle loro roccaforti, serviti da coorti di schiavi e Drakkar. A Helgedad si trova anche il Lago di Sangue, immenso pozzo brulicante di anime tormentate e fiamme ultraterrene, che alimenta affluenti sotterranei che scorrono lungo le viscere di tutta regione.
Concluso l’excursus geografico si passa all’analisi dei fedeli servitori del male. Nella sezioni personaggi vengono descritte due nuove classi base e tre classi avanzate, che il master può usare per caratterizzare al meglio i suoi Drakkar, i temibili guerrieri portati qui da un altro mondo da Naar in persona. Le due classi base sono curatissime in ogni aspetto e meritano veramente di essere approfondite e sperimentate, anche dai giocatori stessi, qualora sentissero più forte il richiamo del male. A seguire vengono esaminati i vari Signori delle Tenebre, i capi incontrastati, e forse invincibili, di queste terre. Lo stile che riscontriamo nel capitolo, è quello classico da Manuale dei Mostri: disegno del Signore, scheda riassuntiva di caratteristiche e abilità, dettagli sulle opzioni di combattimento, breve descrizione caratteriale. Il loro numero è notevole, ben diciannove, e ognuno ha caratteristiche differenti, a volte anche troppo, specie nella forma fisica. Ma si sa, il caos segue strade contorte. Sugli ultimi due capitoli, a mio giudizio i meno curati, carenti sotto alcuni aspetti, c’è meno da dire; riguardano equipaggiamenti, quindi nuove armi e armature, ma anche oggetti magici e artefatti, e bestiario, ossia i mostri e le creature che popolano le lande devastate del Regno delle Tenebre.

Fumble
Nulla è esente da imperfezioni, ma spesso è difficile essere oggettivi su quali siano questi difetti. Valutando bene ogni aspetto, mi pare che il punto principale sia quello del layout: troppo scarna la grafica se confrontata con produzioni di altre case editrici. Vero è che la Mongoose non si è mi distinta in questo settore, però ci si sarebbe aspettato qualche miglioramento con il tempo. Molti disegni, specie quelli della sezione Personaggi, sono belli, seppur in bianco e nero, e rendono molto bene l’idea che il testo vuole trasmettere. Tuttavia ci sono delle ovvie mancanze. Non vi è nessun disegno riguardante i nuovi equipaggiamenti e, ancora peggiore, solo cinque creature sono correlate da apposita immagine (questo difetto l’avevo già riscontrato all’epoca della recensione del manuale base). Ance le mappe, utili strumenti per comprendere a fondo la regione, lasciano molto spazio a critiche. Relegate in fondo al manuale, e non inserite, invece, nella sezione a cui dovrebbero fare da supporto, sono pessime, se confrontate con quelle di ambientazioni quali Forgotten o Eberron.
Ultima nota, alcuni oggetti sono forse un po’ sbilanciati. Mi riferisco al Martello Supremo, troppo potente con il suo 1d12 di danno e critico 18-20/x3, e alla Cotta di Maglia Nera, armatura leggere che conferisce un bonus AC di +11, senza alcuna limitazione alla Destrezza o penalità alle prove.

Touch Down
Complessivamente è un buon prodotto, molto utile per chi giocasse nel mondo del Magnamund. Come specifica il manuale stesso, è difficile che qualcuno si avventuri e sopravviva a lungo in queste lande, ma nel caso il vostro party fosse così matto, avrete di che stupirli. Molto bella l’idea dei trafiletti narrativi, che accompagnano spesso le descrizioni di luoghi e persone. Un piccolo racconto, dal finale a sorpresa, che rende ottimamente l’atmosfera del luogo. Buona anche la traduzione italiana, curata da Editori Folli.

Mi sento di consigliarlo a tutti gli appassionati del mondo di Lupo Solitario.

Voto Globale: 7

Link Correlati
http://www.editorifolli.it
http://www.mongoosepublishing.com

Recensore: Karagounis


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