Di Bruce Baugh, Rebecca Borgstrom, Christian Gosset, Bradley Kayl e Michelle Lyons
gdr generico cyberpunk
State cercando un valido gdr cyberpunk ? Beh, Ex Machina è il gdr cyberpunk definitivo! Ciò dovrebbe essere più che sufficiente, correte a comprarlo! Se ciò non bastasse ecco qualche parolina per descriverlo:
Ex Machina, edito dalla canadese Guardians of Order (la mamma di BESM), si presenta come un bel volumone cartonato di 352 pagine in bianco e nero, dal layout molto gradevole e con diverse illustrazioni da due pagine qualitativamente di livello piuttosto buono, venduto al prezzo di 39,95 $.
Tra gli autori figurano persone del calibro di Rebecca Borgstrom (autrice – tra gli altri – di quel gioiello di Nobilis) e Christian Gosset e Bradley Kayl (autori dello splendido fumetto Red Star, disponibile anche in italiano), il che dovrebbe già essere indice del calibro del prodotto di cui sto parlando.
Il manuale parte con una interessantissima digressione sul genere cyberpunk, sulla sua evoluzione nel corso degli anni, sui suoi autori più famosi e su diverse fonti da cui trarre spunto, nonché un bell’elenco di tutti (o quasi) i gdr di questo genere usciti.
Il sistema utilizzato è l’ottimo Tri-Stat (scaricabile gratuitamente dal sito della Guardians of Order), molto semplice quanto completo: la generazione dei personaggi è interamente a punti, e qui ci si può sbizzarrire perché si possono comprare poteri di qualsiasi tipo: dal volo, agli attacchi speciali, ai seguaci ecc., ciascuno a sua volta modificabile con pregi e difetti aggiuntivi, le possibilità di personalizzazione sono pressoché infinite. Essendo il Tri-Stat un sistema basato sugli effetti, le regole si limitano a descrivere solo le meccaniche dei vari poteri (anche se ci sono degli esempi da cui trarre spunto), sta al giocatore e al master descriverne l’origine. Ad esempio l’invisibilità potrebbe essere generata da un dispositivo, da una tuta speciale, da modifiche genetiche o addirittura dalla magia…
Anche le meccaniche sono molto semplici (tanto che stanno in una trentina di pagine), in pratica è il classico roll-under: si tirano 2d8 e se il risultato è inferiore alla somma Statistica (che sono solo tre – Corpo, Mente e Anima – da qui il nome del sistema) + Abilità si ha un successo, lo stesso sistema si applica al combattimento in cui si effettua un tiro contrapposto attacco contro difesa. Le armature assorbono danno e sono presenti diverse regole opzionali per rendere più realistico il combattimento, dallo shock alle penalità per le ferite ai colpi mirati ecc. Il tutto resta comunque molto rapido e intuitivo.
Per adattare il sistema al genere Cyberpunk sono stati introdotti diversi templates razziali (dal cyborg integrale all’androide, passando per l’uomo geneticamente potenziato) e professionali (netrunner, samurai di strada ecc. – reminiscenze da Cyberpunk 2020?) oltre a numerosi add-on cibernetico/biotecnologici tra cui scegliere, questi consistono in pratica in “raccolte preconfezionate” di attributi da acquistare. La sezione sull’equipaggiamento è piuttosto ricca, ma essendo gli oggetti creati con le stesse regole per la creazione dei personaggi è chiaro che le possibilità sono virtualmente infinite! E’ presente anche un’interessante sezione per la gestione del cyberspazio con tutte le regole per l’hacking e la gestione di realtà virtuali e per la creazione dei propri avatar.
Tutto questo ben di Dio e siamo solo a pagina 150… E le restanti 200? Ex Machina offre non uno, non due, ma ben quattro settings con cui sbizzarrirsi, molto in breve:
– Heaven over mountain: gigantesca torre/ascensore creata con le biotecnologie che arriva sino all’orbita, in cui si combinano gli intrighi di uomini e intelligenze artificiali, praticamente un mondo alieno a se stante, decisamente estraniante;
– Underworld: la classica città prigione in cui i personaggi lottano ogni giorno per sopravvivere, dove se non sono criminali arrestati all’altro capo del mondo, sono cloni creati dalle multinazionali americane per essere sfruttati fino alla morte;
– IOSHI: incasinatissimo setting (l’ha scritto Rebecca Borgstrom, quindi è per forza di cose incasinatissimo) in cui realtà e virtuale si fondono, dove ognuno ha un suo “aspetto” virtuale da mettere a disposizione del miglior offerente;
– Deadalus: interessante derivato da opere come 1984 ed Equilibrium, in cui tutti si ritrovano con un bel chip in testa e sono monitorati 24 ore su 24.
Questo gioco ha un pregio enorme: l’assoluta versatilità: ci si può davvero fare di tutto! Volete giocare Ghost in the Shell o Appleseed? Facilissimo, basta mettersi al lavoro e crearsi tutto il necessario (tipo i fuchikoma, il cyborg integrale è già bello che pronto), qui non si tratta di adattare regole esistenti a quello che si vuole (come se non avessi mai visto diversi tentativi di conversione a Cyberpunk 2020 dei sopraccitati manga), ma di avere a disposizione tutto il necessario per giocarli! Gli stessi autori non si fanno problemi a dire che con questo sistema si possono giocare tranquillamente anche Cyberpunk 2020… Il fatto è che non gli si può dare torto, anzi credo che il setting ci guadagni parecchio, vista l’obsolescenza de sistema originala!
L’unico difetto – se vogliamo chiamarlo tale – è che il master potrebbe doversi sbattere per creare tutto quello che gli serve per giocare (in ogni caso col materiale dettagliato si possono tranquillamente e senza sforzo giocare i quattro settings, Cyberpunk 2020 e magari Shadowrun).
Nulla da dire, un prodotto virtualmente scevro da ogni difetto, Ex Machina è uno dei migliori acquisti che un fan di gdr (e del genere cyberpunk) possa fare, un’autentica pietra miliare del gdr, impedibile, punto.
Voto 10/10
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