Sine Requie: Sanctum Imperium
“Nessuna pietà
Nessuna tregua
Solo cieca Ferocia”
Editore: Asterion Press
Lingua: Italiano
Pagine & Rilegatura: 160 pagine, cartonato
Formato: A4
Prezzo: 26,95 €
Introduzione
Benvenuti al consueto appuntamento con le recesioni del progetto Elysium, oggi ci occuperemo di recensire un modulo di espansione di Sine Requie che espande gli orizzonti verso la terra cara a Dante…prima che si risvegliasse come non morto ovviamente!
Questo è il secondo manuale di seguito che mi danno da recensire nei confronti del quale nutrivo aspettative davvero elevate in quanto presentava obiettivi non semplici da raggiungere, specie avendo già letto le basi derivanti dalla vecchia edizione di questo gioco e, in particolare di questo setting.
Il manuale si presenta come un cartonato bello solido con la copertina bianca! Si avete capito (e visto) bene la copertina è totalmente, irrevocabilmente bianca e sulla costina troviamo in materiale diverso (lucido) una croce. Inutile dire che il politcally scorrect dei ragazzi della Serpentarium Games è grandioso, non pacchiano, sempre adatto alle circostanze. Ma non troviamo solo la croce che fa bella mostra di se in copertina, anche il bianco ha un suo significato, ovvero indica la purezza ma tale purezza nel mondo di sine requie è sporca, spesso corrotta forse è questo quello che significano le crepe volte ad interrompere lo stuolo bianco che altrimenti sarebbe la copertina?
Di questo passo cosa ci aspetta per il prossimo supplemento sul IV Reich? Almeno una svastica in copertina ci starebbe bene no?
Bando alle elucubrazioni mentali del recensore e veniamo a noi: il libro si presenta come un tomo cartonato di 160 pagine, solido al punto giusto, ma quello che realmente colpisce è il numero di pagine passato dalle poche decine di pagine spillate tra loro della vecchia edizione alle diverse decine di pagine rilegate, il punto è: tutte queste pagine risulteranno essere degne di essere lette e quindi acquistate?
Errori
Ho trovato il modulo infarcito con diversi errori che sembrano accentuarsi nella parte centrale, mentre sembrano dileguarsi man mano che si arriva alla fine del libro e all’inizio, come se il lavoro di rilettura dei testi fosse stato fatto da persone differenti. Il lavoro risultante non risulta inficiato di certo, per fortuna, tuttavia segnalo la cosa perchè mi aspettavo quasi zero errori da un manuale italiano fatto da italiani.
Contenuti
Il tomo è organizzato in 20 capitoli i quali delineano tutto quello che c’è da sapere circa l’impero papale, si parte facendo un exurcus sulla vita quotidiana nel sanctum imperium e quello che balza subito agli occhi è l’enorme potere dell’inquisizione, inoltre il bassissimo grado di evoluzione tecnologica fa pensare in un primo momento che sia un impero fondato su fragili basi, mentre continuando a leggere si capisce come potrebbe essere veritiero il sostentamento di un impero del genere, quasi che gli autori ci avessero vissuto veramente… Il basso livello tecnologico è tuttavia solo apparente in quanto chi di potere ha tutti i mezzi a sua disposizione per poter sostenere il peso del potere. Il tomo descrive perfettamente tutta la gerarchia ecclesiastica, dai padri semplici fino al papa in persona e fornisce le leggi in atto ovvero le bolle papali e delinea perfettamente sia le varie figure che si muovo sul palco del sanctum imperium, sia quello che usano come equipaggiamento, che usi e costumi. Quello che invece stupisce è come mai il sanctum imperium possa essere considerato una minaccia da altre nazioni o un possibile alleato, visto che numericamente pare siano inferiori e a livello organizzativo viene presentata una gerarchia con fortissimi contrasti sia tra le varie parti sia a livello esterno.
Gli ordini che fanno da padrone il tomo sono due ovvero la santa inquisizione e l’ordine dei templari, l’impressione immediata dei due ordini è che l’uno sia costituito da sadici senza troppi scrupoli (qui troviamo un personaggio molto ispirato alla creatura di Valerio Evangelisti) mentre l’altro da nobili cavalieri ricchi di ideali simbolo di nobiltà sia d’animo che d’azioni e questo si riflette anche e soprattutto nella modalità con cui vengono visti dal popolo e di conseguenza anche nelle storie narrate. Per ogni ordine viene delineata prima l’organizzazione interna, i personaggi degni di nota ed in genere tutto quello che c’è da sapere ( si tratta davvero di una marea di informazioni ) per giocare con coerenza ed in seguito costituisce capitolo a parte la trattazione delle armi in dotazione a questi ordini, le quali sono armi davvero terrificanti, ovviamente il divario tra inquisizione e templari intacca anche la differenziazione tra le armi usate dagli ordini stessi: dove per gli inquisitori troviamo spesso armi votate ad uccidere con sommo dolore, per i templari troviamo armi votate all’efficienza perchè, i templari sono il corpo ecclesiastico che è a contatto diretto con i non morti, di conseguenza vengono visti da tutti come i veri liberatori.
Ultimo capitolo circa le forze propizie alla chiesa è costituito dai cacciatori di morte i quali sostanzialmente fanno solo una cosa: ammazzano i morti e qui ci sono anche degli esempi di gruppi di cacciatori di morti famosi.
Ma il manuale non trattatta solo della chiesa, fortunatamente fornisce tutto il materiale necessario per giocare degnamente delineando anche altre organizzazioni proprie del sanctum imperium e che non sono propriamente inclini alla chiesa; quindi fanno bella mostra di se su tutti gli ordini considerati ereticali dallla chiesa, tra cui quello con fascino maggiore è costituito dal Decussis Sanguinis con il suo Re Nero, mentre quello che diciamo stona un attimo nell’intero setting è costituito dai Burattinai che sembra un attimo forzato, ma che fornisce molti appigli per le trame.
Meccaniche
Il tomo presenta le meccaniche, ovvero le nuove professioni per personaggi del sanctum imperium, alla fine del manuale in appena due pagine! Quindi praticamente sono 120 pagine di setting puro, 2 pagine di professioni ed altre 15 pagine di avventura per poter iniziare subito ad immergersi nel clima della nostra cara Italia.
Giudizio sintetico
I ragazzi della asterion press hanno fatto un impressionante lavoro di restyling sia editoriale che a livello di contenuti, badate bene l’essenza non è cambiata di una virgola, ma la cura posta nella stesura del manuale è manicale (certo magari una rilettura in più non sarebbe guastata) vista la bontà del prodotto spero vivamente che riesca anche a vedere la luce oltr’alpe, magari in inglese. La veste grafica merita tantissimo, i contenuti pure, penso proprio che avrebbe le carte in regola per sfondare. Segnalo inoltre una specie di filastrocca tutta in rima, a voi il compito di svelare chi siano i loschi figuri nell’immagine a loro dedicata…
VOTO: 8,5
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