Titolo: Fortezza sulla Coltre Oscura
Autori: Bruce R. Cordell – Mike Mearls
Traduzione: 25 edition
Pagine: 80 a colori + 16 a colori + 3 mappe a colori
Prezzo: € 19,95
La “Fortezza sulla Coltre Oscura” è un’avventura di D&D Quarta Edizione per personaggi di 1°-3° livello, oltre a essere il primo supplemento uscito per questa nuova incarnazione del gioco di ruolo più diffuso al mondo. La prima impressione che si ha, sfogliandola, è che si tratti di un prodotto fatto principalmente per stupire e attirare giocatori vecchi e nuovi.
L’avventura si presenta piuttosto bene, non tanto per le illustrazioni interne (escludendo le mappe, non ci sono molte immagini o ritratti di personaggi) quanto per l’aspetto generale degli elementi di cui è composto questo supplemento: un contenitore esterno, due moduli e tre mappe di gioco, stampate su due lati e veramente ben realizzate. Il primo modulo è di 80 pagine e contiene un riassunto delle regole per il DM e l’avventura vera e propria, mentre il secondo è di 16 pagine e contiene le schede di 5 personaggi pregenerati, oltre a un breve riassunto delle regole per i giocatori. Il costo del supplemento è di 19,95 euro ed è quindi decisamente più elevato rispetto al costo medio delle avventure per D&D 3.0 e 3.5. Tuttavia, anche solo la quantità e qualità materiale dei contenuti sembra giustificare un simile aumento di prezzo.
Ma passiamo all’avventura vera e propria: qualcosa di strano sta accadendo nell’isolato villaggio di Winterhaven, e i personaggi si trovano alle prese con un culto di Orcus, capitanato da Kalarel, un potente sacerdote del dio dei non-morti. Per evitare che un portale sulla Coltre Oscura si riapra, i personaggi dovranno superare delle sfide parecchio dure, sconfiggendo orde di coboldi (decisamente più agguerriti del normale), schiavisti hobgoblin e numerosi non-morti, per non parlare di tutte le creature non proprio amichevoli che popolano la zona.
L’avventura può essere il seguito ideale di quella presente sulla Guida del DM, o può essere un buon punto di inizio per cominciare a giocare alla Quarta Edizione (da questo punto di vista, i tre agganci all’avventura sono ben realizzati). Bisogna però precisare che la “Fortezza sulla Coltre Oscura” non è esattamente un’avventura per principianti: la difficoltà degli scontri, infatti, è molto elevata e non è raro che i giocatori si trovino costretti a fuggire, ritirarsi in città o, addirittura, a chiedere al Master una possibilità di rigiocare un particolare combattimento.
Due punti, in particolare, possono rivelarsi letali: lo scontro con Dentediferro (Irontooth in inglese, divenuto famoso su numerosi forum per la quantità di party devastati) e quello finale con Kalarel. Paradossalmente, il più tosto dei due scontri non è quello contro il chierico di Orcus… ma quello contro il suddetto goblin d’elitè di 3° livello: con i suoi 106 pf, la sua CA 18, e la capacità di infliggere da 5 a 88 danni in un round, è decisamente uno scontro eccessivo per 5 personaggi di 1° o 2° livello. Per non parlare della sua guardia del corpo composta da tre coboldi di 2° e 3° livello.
Anche i giocatori più esperti, però, potrebbero non apprezzare questa avventura: la trama è molto lineare e, a tratti, quasi scontata. Nel caso i giocatori volessero qualcosa di più complesso della classica storia da hack ‘n slash, il Master dovrebbe ingegnarsi un po’, magari aggiungendo qualche scontro o inserendo incontri sociali non previsti (molti png vengono solo accennati, ma possono essere approfonditi con uno sforzo veramente minimo). Inoltre, fino a qualche tempo fa, dal sito della Wizard era possibile scaricare un adattamento dell’avventura per l’ambientazione Forgotten Realms, utile nel caso si voglia utilizzare un background differente.
L’edizione italiana presenta alcune sviste (soprattutto per quanto riguarda alcuni tesori), comunque corrette sul forum della 25 edition.
Impressione personale: Questa avventura mi ha colpito favorevolmente. Volevo qualcosa che facesse capire ai miei giocatori che la quarta edizione è ben più tosta di quanto non sembri… e gli incontri si sono rivelati sufficientemente duri da dimostrarlo. Le sfide sono piuttosto differenti tra loro, grazie alla presenza di trappole, mostri di vario genere e numerosi effetti causati da qualche elemento del terreno (cerchi magici, portali, zone sacrileghe o pozzi dove buttare gli avversarsi) e hanno coperto in parte la mancanza di una trama più approfondita. L’uso delle carte dei poteri, delle miniature e dei dungeon tiles è stato praticamente obbligatorio… ma l’esperienza è stata comunque divertente, e spero di rigiocare presto questa avventura con un altro gruppo, magari aumentando il numero dei tesori e dei png. Un 7 e mezzo più che meritato, insomma.
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