Bentrovati!
Diverse persone, tra cui il nostro buon Nadir, mi hanno chiesto cosa ne pensavo dei poteri mentali e di come vengono citati in racconti e romanzi.
Abbiamo quindi deciso di raccogliere le mie brevi e sconnesse riflessioni in un piccolo speciale della nostra rubrica.
Cosa sono i poteri mentali: Vengono considerati poteri mentali, o psionici, quelle particolari abilità sovrumane scatenate dalla mente di un individuo. Tali capacità sono spesso latenti in molte persone, ma possono essere scoperte e sviluppate solo tramite rigidi allenamenti.
Perchè sono diverse dalla magia: La domanda che mi è stata spesso rivolta è “Ma cosa c’è di diverso dalla magia?”; le arti magiche consentono di richiamare poteri esterni al proprio corpo, siano essi provenienti da divinità, da altre dimensioni, dalla magia latente presente nel mondo o dalla materia stessa dell’universo. In molti scritti per portare a termine una magia servono dei rituali, dei materiali e delle formule magiche, che canalizzano queste energie.
I poteri mentali invece non necessitano di questi espedienti, ma di una grande concentrazione e disciplina mentale. Non sono energie esterne a modificare il mondo, ma la pura volontà dell’individuo, chiamato anchepsionico, a farlo.
Rispetto all’onnipresente magia presentataci in mille modi differenti nella letteratura fantasy classica, questo tipo di abilità viene utilizzato molto meno (soprattutto in ambiti fantascientifici o cyberpunk) ma con risvolti narrativi molto interessanti. Voglio oggi presentarvi due esempi.
I poteri mentali come benedizione: Nel ciclo letterario Darkover di Marion Zimmer Bradley molte persone tra la classe nobiliare vantano di poteri mentali latenti, amplificati dall’utilizzo di rari gioielli chiamati pietre matrici; in questi romanzi, a cavallo tra il fantasy e la fantascienza, questi poteri sono visti in modo differente, a seconda delle “ere” del mondo di Darkover in cui sono ambientati, ma spesso e volentieri vengono visti dal popolo come una benedizione, un simbolo di potere e in alcuni casi, come arma. A non vederla in questo modo sono alcuni degli usufruitori di tali poteri (soprattutto se sono protagonisti), che sentono sulle loro spalle il peso di tale responsabilità.
I poteri mentali come pericolo: Ci sono molti romanzi ispirati al famoso gioco di miniature Warhammer 40.000, e in quasi tutti troviamo il ruolo degli psionici; al contrario dell’esempio citato in precedenza, in questo immaginario comune le persone dotate di poteri mentali vengono viste con sospetto, poiché possono essere possedute dai demoni del Warp. Nell’Imperium dell’uomo a tali individui non resta che diventare psionici sanzionati (addestrati e costretti a compiere grandi sacrifici, al completo servizio dell’Imperatore) oppure venire cacciati e “purificati” dall’inquisizione.
(Per gli interessati: entrambe le opere citate verranno in futuro analizzate nel dettaglio sempre in questa rubrica)
Come potete vedere stiamo parlando dello stesso tipo di potere visto in chiavi molto diverse ed è questa versatilità che lo rende così intrigante. Vediamo ora come possiamo sfruttare questa “risorsa” per il nostro divertimento.
I poteri mentali nel gioco di ruolo: I GDR in cui si possono trovare tali poteri sono molti e li affrontano da vari punti di vista: dai supplementi di Dungeons & Dragons a quelli di GURPS, passando per ambientazioni più specifiche come Dark Heresy, basato giustappunto su Warhammer 40.000.
A mio avviso, rispetto ai giochi in cui è presente solo la magia “cappa e spada”, i titoli che coinvolgono i poteri mentali possono introdurre molte riflessioni sui risvolti psicologici dei personaggi che li utilizzano, e su come vengono visti nella società in cui vivono.
Per quanto riguarda voi? Cosa ne pensate di questi poteri? Come sempre sono interessato ai vostri pareri, e a scambiare quattro chiacchiere sia dal punto di vista letterario che da quello ludico. Alla prossima settimana!