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Nuova settimana, altre interviste da Play 2011: cominciamo con Valter Carignano per Giochi Antichi Canti, che ci parla del loro prodotto e delle loro interessanti iniziative.

GarethDrake: Buonasera signor Carignano. Cosa ci propone Giochi Antichi Canti?

Valter Carignano: Sostanzialmente vogliamo mostrare il nostro gioco, Pure Check!, un sistema universale ideato nel corso del tempo ma nato ufficialmente la scorsa estate (quando uno non va in vacanza accadono cose strane); il sistema nasce per essere piccolo e semplice, infatti il manuale è composto, copertina esclusa, da otto pagine che spiegano il concetto base su cui si basa il gioco, ovvero che tutto, da ciò che tu puoi fare a ciò che ha effetto su di te, può essere riconducibile a una tabella di effetti che vanno da 1 a 6; in questo modo si osserva la differenza del tiro di dado tra chi effettua una prova e quello di chi la subisce (anche involontariamente) e con il numero ottenuto si consulta quale delle sei classi di effetto andrà applicata. A scanso di equivoci abbiamo corredato ogni classe con una serie di esempi per facilitare la comprensione e l’interpretazione.

GD: Quindi i giocatori di volta in volta adatteranno la narrazione di ciò che succede in base alla classe di effetto che hanno ottenuto, potendo mantenere sia toni fantasiosi ed eroici che moderati e realistici.

VC: Esatto, l’idea che vogliamo ottenere è proprio quella: mantenendo un elemento di casualità rendere comunque adattabile il sistema alla situazione che si sta sviluppando in quel momento nell’avventura.

GD: Sfogliando ora il manuale sembra che comunque questa idea nasca dalla vostra esperienza, giusto?

VC: Gioco da molto tempo di ruolo; ho cominciato con la scatola rossa e nel corso del tempo ho avuto l’occasione di provare tutto e, a parte un raro caso, non c’è nulla che non mi piaccia, per cui ho deciso di far maturare questa esperienza e queste idee anche per gli altri e non solo per me stesso.

Ad esempio, ogni anno alla Nord Ovest Convention (questa edizione si terrà a Fossano) gestisco un torneo di D&D Prima edizione in memoria di Gary Gigax.

GD: Per chi volesse comunque espandere l’esperienza di gioco oltre al concetto esposto nel regolamento ci sono possibilità?

VC: Certamente, concetti come evoluzione del personaggio, conflitti avanzati e altri elementi del genere sono spiegati anche loro in modo semplice, in coerenza col sistema base, in file scaricabili gratuitamente dal nostro sito internet.

GD: Quindi fornite un buon supporto web.

VC: Lo forniamo e continueremo ad ampliarlo nel tempo; la nostra idea è quella infatti di fornire un regolamento stampato semplicissimo che ognuno può eventualmente adattare alle sue necessità, oltre che ad ambientazioni e avventure scaricabili per l’appunto dal nostro sito.

GD: Quindi avete realizzato delle ambientazioni?

VC: Sì ce ne sono diverse in lavorazione; prendiamo ad esempio Amerindia, con caratteristiche western e sciamaniche, in cui gli indiani hanno poteri totemici e gli europei la magia celtica.

In questo gioco non utilizziamo solo le quattro caratteristiche del regolamento (Forza, Agilità, Mente e Carisma), ma abbiamo mostrato proprio qui a Play come è facile aggiungerne una nuova ad hoc, in questo caso “spirito”; nel caso i giocatori abbiano nuove necessità abbiamo lasciato degli spazi appositi nella scheda per inserire quello che vuole. Mettiamo che qualcuno voglia creare un’ambientazione, che ne so, di tipo cyberpunk, può aggiungere un parametro più tecnico senza difficoltà.

GD: Queste ambientazioni come verranno distribuite? Solo in formato elettronico o anche cartaceo a pagamento?

VC: L’idea sarebbe quella di lasciarle tutte disponibili gratuitamente; anzi, vorrei specificare che noi preferiamo chiamarle scenari poiché non sono delle vere e proprie ambientazioni, con paletti e restrizioni, ma sono per lo più costituite da spunti da cui attingere liberamente.

Prendiamo ad esempio Morbo Globale; le informazioni su questo mondo (che è molto simile al nostro) non le metto in modo tale che un giocatore si trovi legato da quello che io ho deciso, ma tramite racconti e trame che talvolta si contraddicono tra di loro, in modo che si possa scegliere una versione o costruirne una propria sfruttando le informazioni sparse in questi elementi.

In Naktis, un mondo senziente di genere fantastico, non esiste né una lingua comune né divinità comuni; tutto questo sarà raccontato da persone provenienti da regioni differenti che vedono quindi le cose da una prospettiva differente gli uni dagli altri.

GD: Come vi è sembrato Play? Vi siete trovati bene?

VC: La fiera è molto bella, forse la migliore a cui ho potuto partecipare fino ad ora; l’ambiente è enorme e si riesce a giocare senza dover gridare per farsi sentire.

GD: I giocatori hanno recepito bene il sistema?

VC: Benissimo e sono stati bravissimi, sia quelli esperti che chi non sapeva nemmeno cosa fosse un gioco di ruolo; tutti quelli che hanno giocato si sono divertiti e sono molto contento di questo perchè era davvero quello che volevamo fare.

GD: Sono contento che abbiate raggiunto alcuni dei vostri obiettivi e sicuramente vi seguiremo, cominciando dalle prossime ambientazioni.

VC: Allora vi terremo informati. A presto con Morbo Globale, il nostro primo scenario futuristico!

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