Tra le varie opere che mi sono state prestate in vacanza, una in particolare ha rapito la mia attenzione, forse perchè me l’aspettavo molto, molto diversa.
Prima di presentarvela vorrei spendere due parole sull’autore: Zero Calcare; molti di voi lo conosceranno già (o ne avranno almeno sentito parlare) per le divertentissime strisce a fumetti che posta irregolarmente sul suo blog . Per chi invece non lo conosce costui è un ragazzo di Roma che trasforma storie di vita vissuta, paranoie personali e speranze di una generazione in divertentissime comics strip, contornate da continue e ilari referenze alla pop e alla nerd culture.
Questo mi aspettavo dal suo primo libro, La profezia dell’armadillo: una raccolta di mini-storie a fumetti simili a quelle del blog.
Cosa ho trovato nel volume? Beh, quello che cercavo, ma non solo. Zero calcare è riuscito a legare le varie storie autoconclusive in una trama di fondo che poi tanto ironica non è, lascia il segno e un vago senso di malinconia che ha molto da insegnare a tutti noi.
In generale la Profezia dell’armadillo è un racconto dolceamaro in grado si strappare sia qualche risate che qualche lacrima a tutti quelli della “generazione anni 80” e a chi l’ha vissuta di riflesso, in ritardo o in anticipo. Assolutamente da leggere.
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