Benvenuti a un nuovo episodio di Storie di Immaginaria Realtà!
Questa volta, vogliamo raccontarti di un mistero veramente…da ridere.
Nel 1962, in Tanzania, tre ragazze cominciarono a ridere ininterrottamente tra di loro.
Dopo qualche mese, l’epidemia di risate coinvolse più 150 ragazze, costringendo l’istituto gestito da missionarie nel quale studiavano, a chiudere.
Queste giovani venivano colpite da improvvisi e irrefrenabili attacchi di riso che potevano durare sia pochi minuti che poche ore, e si ripetevano con continuità tre o quattro volte al giorno.
Per ragioni ignote, l’epidemia di risate coinvolse soltanto le studentesse che, tornate a casa poiché la scuola non era più frequentabile, contribuirono al diffondersi dell’epidemia nei villaggi circostanti, contagiando circa diecimila abitanti.
L’epidemia si interruppe nel 1964, dopo quasi tre anni, arrivando a diffondersi tra mezza dozzine di scuole e varie tribù sul lago Vittoria in Uganda e Tanzania.
Attenti studi rivelarono che il contagio aveva seguito linee tribali, familiari e di conoscenze, colpendo in modo particolare le donne. Più forte era il legame tra la persona affetta da attacchi di riso e chi vi assisteva, più facile era che il testimone a sua volta venisse colpito.
A oggi, l’unica spiegazione plausibile è un fenomeno di isteria di massa, ma che è rimasto misteriosamente ristretto soltanto ai ragazzi.
Cosa ne pensi? Uno strano fenomeno del genere può essere un buono spunto per le tue avventure gdr, per esempio:
- può trattarsi dell’effetto di un’arma batteriologica, qualcosa del tipo veleno di Joker
- può essere il risultato di una suggestione mentale, forse un test di un misteriosa organizzazione governativa
- si può trattare di un attacco psichico alieno, rivolto a provocare incontrollabili alterazioni mentali nelle popolazioni ignare
Puoi approfondire qui:
http://es.wikipedia.org/wiki/Epidemia_de_la_risa_de_Tanganica
http://chupacabraforum.forumfree.it/?t=57435027
http://www.accademiadellarisata.it/ricerca.asp
http://manuelacasasoli.altervista.org/pagine/approfondimenti/ridere.html
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