Registrati
Ti sarà inviata una password tramite email.

 

Motore LHCIl 10 settembre 2008 presso il Cern di Ginevra una equipe di scienziati ha utilizzato il LHC, Large Hadron Collider (in italiano: grande collisore di adroni, abbreviato LHC), per studiare i fasci di fotoni (componenti della luce) e per cercare di ricreare in laboratorio alcuni scontri tra di essi e per raccogliere dati. Tutto il processo è andato bene. Gli esperimenti hanno generato molta reazioni, tra le quali anche una richiesta al parlamento europeo dichiarando che potevano scatenare l’apertura di un buco nero e di conseguenza distruggere la terra. Ovviamente è andato tutto bene ed i risultati degli studi ora sono al vaglio degli studiosi.

Ma se le cose non fossero andate come ci hanno detto? E se si fosse veramente creato un buco nero? Immaginiamo un percorso storico leggermente differente, e guardiamo con curiosità agli eventi descritti nella seguente storia (alcuni veri, altri falsi, a voi scoprirli…..)

In anticipo di ben 2 anni sul progetto iniziale, il 2 giugno 2006 alle 21.25 gli scienziati del Cern di Ginevra hanno acceso per la prima volta i motori del LHC. Il Dott. Joseph Smithson, professore di astrofisica al MIT da 12 anni, insieme a Klaus Jorgennheim, ricercatore alla NASA dal 1994, e sotto la supervisione di Stephen Hawking, titolare della Cattedra Lucasiana di Matematica dell’Università di Cambridge dal 1979, ha tentato di creare il primo buco nero “artificiale” sotto controllo. Nelle seguenti  12 ore di esperimenti hanno raccolto tantissimi dati, tra i quali si evidenziava un picco di radiazioni elettromagnetiche in relazione alla variazione di un piccolo gruppo di fotoni. Entusiasti di ciò, la mattina successiva si apprestarono a dare la notizia ai telegiornali, ma quando uscirono dai laboratori si resero conto che c’era qualcosa di leggermente diverso: i riflessi degli oggetti negli specchi erano leggermente sfumati da un lato. Smithson, a differenza degli altri due scienziati, si stupì moltissimo di questa variazione e ne prese nota. Nei giorni seguenti questa sfumatura tendeva ad aumentare, ad una velocità quasi impercettibile, e dopo qualche settimana Smithson iniziò a notarla anche nel suo ufficio, a 2 km dal LHC. Ai primi di ottobre del 2006 convocò  i due suoi colleghi in una riunione urgente perché voleva verificare con loro i dati raccolti. Si resero conto che la sfumatura intorno agli oggetti, non più soltanto negli specchi, era visibile da quasi tutti in tutto il mondo, e gli astigmatici se ne accorgevano per primi. Avevano creato un buco nero al di fuori dell’area di controllo, e la terra aveva i giorni contati! Carlo Scanzani, giornalista italiano, riuscì ad intervistare Smithson, e durante l’intervista riuscì a fotografare di nascosto alcuni grafici dei test: quelli che indicavano chiaramente la creazione del buco nero. I tre scienziati convocarono immediatamente i direttori di Nasa e Cern, e questi decisero di mantenere il riserbo più assoluto. Nel gennaio 2007 iniziarono ricerche e studi, cercando di pianificare anche come diffondere la notizia al mondo intero. Intanto, Smithson insieme a Jorgennheim ed a Hawking tornò al Cern di Ginevra per ristudiare i risultati del 2006. Durante un ulteriore esperimento del marzo 2007, i tre scienziati scoprirono che l’asse della terra si era spostato di un decimo di grado, e per questo motivo iniziavano ad esserci uragani e tempeste molto più forti, come quello nel Nord Europa a metà gennaio. Nel mondo i popoli cominciarono a rendersi conto di questi improvvisi cambiamenti, e così i politici più potenti iniziarono una campagna di distrazione di attenzione di massa. Nell’estate del 2007 costruirono la più grande crisi economica, facendo cadere i pezzi giusti al momento giusto. Questo creò un effetto domino sulle economie mondiali e sui governi mondiali.

I popoli della terra ora si devono occupare di capire come uscire dalla crisi economica, mentre i tre scienziati cercano di salvare il mondo di nascosto.

Da novembre 2006 si sono perse le tracce di Scanzani ….

 

Come si evolverà la situazione? Riusciranno gli scienziati a salvare il mondo? Il giornalista Carlo Scanzani riuscirà a diffondere la notizia? Come si comporteranno i politici? Ed i popoli cosa farebbero se scoprissero questa verità celata?

 

A proposito dell'autore

Post correlati

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.