Questa settimana vi vogliamo presentare un gioco di ruolo che è stato inviato alla nostra redazione per il concorso indetto da GdrItalia nel lontano 2006. Parlo di Millantauno un gioco di ruolo che quando me lo sono trovato davanti sono rimasto veramente colpito per l’originalità della presentazione! Il gioco potete trovarlo a questo link e vi assicuro che è veramente minimale: stiamo parlando di un file .pdf di appena 4 pagine in cui la scheda è già compresa! L’ideatore di questo manualetto è Marco Pederzolo, che è stato veramente geniale: infatti in così poche pagine è riuscito a cogliere l’anima stessa dell’ambientazione a cui si è ispirato. Complimenti soprattutto perché il manuale è stato scritto nello stesso idioma che i protagonisti parlano nei due film, quel latino misto a volgare che ha segnato e permesso il successo di queste due pellicole: tanto di cappello quindi a Marco! Andiamo ora a presentare questo manualetto…
1. Ambientazione
Chi non ha mai visto i due film di Vittorio Gassman intitolati “L’armata Brancaleone” e “Brancaleone alle crociate”, perché magari troppo giovane, non sa allora di cosa parla questo gioco. Anche per loro e anche per chi ha visto i film, ma non se li ricorda spendo due parole per introdurli in questa bellissima ambientazione.
Siamo intorno all’anno Mille, anno più o meno (da qui anche il titolo del gioco), e uno sgangherato gruppo composto da straccioni ritrovano indosso a un cavaliere, da loro stessi ucciso, un’importante documento. Realizzando che tale pezzo di carta permette di rilevare il feudo di Aurocastro in Puglia, essi convinti di poter passare di colpo alla bella vita, ma avendo bisogno di almeno una persona di nobili natali convincono il Cavalier Brancaleone “misero cavaliere, ma dall’animo assai nobile” che essi entrati legittimamente in possesso di questa carta notabile l’hanno scelto come loro comandante. Brancaleone da Norcia, deciso a reclamare quel feudo per il suo lignaggio decaduto e volendo ridare lustro alla sua persona e a quella dei pezzenti che lo seguono si imbarca in questa impresa. Ora da qui in poi il film è tutta una serie di scene comiche in cui ci viene mostrata da un lato l’onesto e idealistico Brancaleone contrapposto alla meschinità dei suoi “seguaci” che sono infidi e pronti alle meschinità di ogni tipo.
I due film presentano un mondo medievale non epico, o idealizzato come in tante altre pellicole dell’epoca, ma un medioevo sporco, composto da straccioni e pezzenti che sopravvivono giorno dopo giorno. C’è spazio anche per cavalieri e nobili, ma sono totalmente alieni alla vita di quest’ultimi che vengono presentati come irraggiungibili e spesso come esseri superiori!
Un mondo così tratteggiato si appresta a molti tipi di avventure, scanzonate e demenziali come nei film, ma c’è anche spazio per giostre e pugne che possono riscattare nobili decaduti, permettendo loro di ritornare ai fasti di un tempo. Spetta solo a voi come Master quale tono dare alla vostra campagna. Sicuramente il gioco per com’è presentato si presta molto bene per demo da fare durante le fiere soprattutto per introdurre alle meccaniche del gioco di ruolo i ragazzi che sono completamente a digiuno di tematiche gidierristiche!
2. Regolamento
Il regolamento è molto semplice, nella scheda sono riportate sei caratteristiche che sono citando il testo stesso:
BRACCIO : chosa simple assai ascrivente la forza nello menar la mano et portat li pesi
MANO : chosa similmente simple apta ad indicar lo destreggiar le dita, lo rubare et lo lanciare chose
FIBRA : chosa indicante la spessìa del pellame et la salute della corporea machina tutta
SAPIENTIA : chosa apta allo ascriver le chose imparate, li dialetti saputi et le urbi visitate
ARGUTIA : chosa apta allo indicar l’ingegno allo discerner lo vero dallo falso
FAVELLA : chosa ascrivente lo mulinar di lingua nello convincer et fabulare dame et homini
Possono essere determinate col lancio di 1d10 oppure con 2d4, scelta lasciata al Master in base al tipo di avventura che vuole condurre con i suoi giocatori. Il risultato di ogni azione è molto semplice, si deve tirare col d10 risultati minori di quelli che sono espressi nelle sei caratteristiche, e l’azione è riuscita. Il gioco appare molto narrativo e incentrato sulla semplicità tanto che anche il combattimento è sicuramente immediato anche se a scapito del realismo. Infatti si può effettuare una sola azione per turno di combattimento, quindi avremo l’attaccante che cerca di colpire somma Braccio (se l’arma è da mischia) o Mano (se l’arma è da lancio) al bonus dell’arma, se il tiro del d10 è inferiore a questa somma il bersaglio è stato colpito. A questo punto il bersaglio può tirando in Fibra alla quale deve sommare l’eventuale protezione data dall’armatura (più altre eventuali protezioni) meno il bonus dell’arma che lo colpisce. Se il tiro quindi è minore di questo valore l’arma non avrà morso le carni del bersaglio, in caso contrario vengono tolti dal valore di Sanguine (pari a Fibra inizialmente) un numero pari al danno di dado che effettua l’arma.
In questo gioco c’è un aumento dell’esperienza che è dato dalla caratteristica “Sfregi”, più ferite il vostro pezzente o cavaliere riceve, più la sua capacità di resistenza si allunga. Nel manualetto è presentata una tabella che vi spiega come progredire giocando a Millantauno.
3. Conclusioni
Il gioco è del 2006, non è molto completo se teniamo conto che a livello di regole per esempio manca completamente la possibilità di parare i colpi, regola che può essere costruita homemade molto facilmente, così come renderlo più versatile. Dopo tutto si tratta sempre di un Free To play molto semplice e orientato a creare storie demenziali e rilassanti. Vi auguriamo quindi di provarlo e di dirci cosa ne pensate.
Buona lettura e alla prossima settimana!