L’ambientazione che pongo oggi alla vostra attenzione arriva direttamente da una pellicola cinematografica. Preparatevi ad entrare in un mondo popolato da tutti quegli orrori e quelle creature che nei primi anni della nostra vita ci hanno affascinato e soprattutto spaventato.
Scovare il rifugio di un Vampiro, sopravvivere ad una apocalisse di zombie, sfuggire all’attacco di un lupo mannaro, rompere una maledizione legata ad uno spirito maligno o affrontare la mitica creatura di una leggenda, sono da sempre parte integrante di una sessione di gioco… Ma se tutto facesse parte di un perverso gioco da cui non c’è via di uscita? Se l’incubo in cui i nostri giocatori sono finiti altro non è che un più elaborato disegno, in cui la loro morte altro non farebbe se non… Salvare il mondo?
Tutto questo è contenuto nel film: Quella casa nel bosco.
La storia (Spoiler) :
Procediamo con una piccola premessa di presentazione. Dopo anni in cui il cinema horror ha visto ben poche produzioni di rilievo, accompagnate da una serie di più o meno riusciti reboot, nel 2012 esce nelle sale “Quella casa nel bosco”, titolo scritto tra l’altro con l’aiuto di quel Joss Whedon che ha realizzato anche la serie di Buffy e il recentissimo The Avengers. Il film mescola efficacemente paura e divertimento, ironizzando con gusto su tutte quelle domande che ci lasciano a bocca aperta per l’incredulità,ogni volta che vediamo un film del genere! Una cosa del tipo: Ma perché vanno in giro da soli, quando in gruppo sarebbero più al sicuro?
Volete delle risposte? Ma è semplice, perché ognuno di voi miei cari è controllato e guidato!
Mi spiego meglio:
Abbiamo il banalissimo gruppo di ragazzi che decide di trascorrere qualche giorno di vacanza, dedito agli eccessi, in una isolata abitazione situata all’ interno di una zona boschiva. Sebbene il classico incontro con un ambiguo gestore di una pompa di benzina avrebbe fatto desistere chiunque, i nostri eroi proseguono dritti per la loro strada senza farsi intimorire. Raggiunta la destinazione, familiarizzano con la costruzione, scegliendo le stanze e visitando i locali del fabbricato. La location è il tipico scenario cui siamo abituati, con gli immancabili animali impagliati alle pareti, il placido specchio d’acqua in cui rinfrescarsi e naturalmente l’ onnipresente scantinato! Ed è proprio esplorando il tetro sotterraneo che gli ignari protagonisti scoprono una serie interminabile di oggetti dall’aria sinistra e inquietante. Impegnati nell’affascinante ricerca arrivano infine a leggere i passi di un diario e udite udite, risvegliano una famiglia di non morti cui il manoscritto era legato, descrivendone le atrocità. Banale? Se non ci fosse dell’ altro la penserei come voi ma in realtà tutto fa parte di un programma avviato da una sorta di agenzia segreta! Difatti i ragazzi vengono seguiti passo passo, da alcuni individui che si divertono nello scommettere su quale o quali esseri saranno riportati alla vita dai poveri sprovveduti e naturalmente su chi sarà il primo a morire! Le vittime infatti non solo vengono scelte, ma anche guidate a raggiungere la “casa”, al fine di compiere un antichissimo rito. La struttura quindi altro non è se non una specie di arena monitorata dalla base sottostante in cui sono rinchiusi ogni genere di orrori. Sofisticati dispositivi delimitano l’area e controllano le condizioni ambientali, composti chimici sono espulsi nell’aria al fine di drogare e controllare le reazioni emotive e il tutto avviene contemporaneamente anche nelle altre regioni del mondo! Questo perverso schema infatti viene eseguito dall’alba dei tempi. Divinità ancestrali dimorano nel sottosuolo addormentate, e tali rimarranno finché il rito sarà eseguito con successo, altrimenti esse si risveglieranno e distruggeranno l’intera umanità. Naturalmente una coppia di ragazzi riuscirà non solo ad evitare di essere uccisa, ma scoprirà tutto l’ inghippo, portando scompiglio all’interno della base scavata nella terra. Liberata ogni sorta di creatura della notte, e stremati dalla lotta per la sopravvivenza ai due amici altra scelta non resterà se non quella di godersi la fine del mondo da un comodo posto in prima fila.
Avventure:
Ambientare la vostra campagna all’interno di una baita circondata da una bella foresta è da considerarsi l’ultima delle opzioni. Sebbene sia assolutamente valida, non precludiamoci la possibilità di poter utilizzare come scenario ogni sorta di costruzione reale o inventata ci passi per la testa, dal castello al grattacielo, dalla grotta alla futuristica composizione mortale come quella di “Qube”. Inoltre avanzando nella storia la location potrebbe anche variare di volta in volta (un po’ come succede nei serviva horror da console). Quello che sicuramente sarà più complesso per un master coincide con la gestione delle situazioni. A mio avviso infatti, non solo il tema portante della narrazione deve essere permeato da un senso opprimente di claustrofobia, ma anche dal sottile stato di “controllo” contro cui poco possono i vostri giocatori. Gas che addormentano o modificano i valori ormonali sono in grado di far si che le decisioni dei pg non siano coerenti con la loro natura, oppure potrebbero alterarne la lucidità o le capacità percettive. Per far ciò occorre molta saggezza nel dosare e inserire tali possibilità all’interno della trama. Lasciate quindi che la storia, sviluppandosi per gradi, non permetta agli eroi in campo di comprendere dall’inizio cosa stia accadendo, fate si che le situazioni siano irreali ma tuttavia naturali e condite il tutto con una dose massiccia di mostruose creature e bizzarre combinazioni da incubo Lovercraftiano. Per finire abbiamo la possibilità della scelta. Vivere o morire dovrà essere un’ ardua decisione e se poi non voleste mettere la parola conclusiva alla vostra avventura…Allora potreste tranquillamente proseguire con il post olocausto generato dal risveglio degli dei. Nessuno infatti ci preclude un possibile sviluppo. Dal mondo devastato le divinità potrebbero combattersi tra di loro, scegliendo degli araldi tra le fila umane, oppure potrebbe esserci un modo per farli tornare a dormire prima della tragica disfatta…Insomma, chi più ne ha più ne metta!
Reinventate le dinamiche scontate, viste e riviste motivandole voi stessi…Cancellate dalla memoria i “Luoghi comuni”, perché se esistono…Allora vuol dire che sono stati creati!
Le piattaforme di gioco consigliate potrebbero essere:
Mondo di tenebra, per un tipo di approccio molto più realistico ed investigativo, capace di far trapelare al massimo la tensione emotiva volta alla sopravvivenza pura e semplice.
d20 Modern-Future, se invece volete aggiungere un tocco di sana “action”.
Desino oscuro, che fornisce un ottimo sistema di bilanciamento tra i due sopracitati sistemi.
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