Registrati
Ti sarà inviata una password tramite email.

contessaQuesta settimana la nostra rubrica vi presenterà la storia di un personaggio che sembra direttamente uscito dalla bocca dell’inferno. Una donna realmente esistita e che a causa degli insani, macabri e crudeli crimini perpetrati in vita, occupa un posto d’ onore nella lista dei peggiori serial killer della storia.

 

La Storia:

Elisabetta Bathory nasce nel 1560 in un piccolo centro abitato dell’Ungheria. La sua famiglia è una delle più importanti del luogo, tanto da annoverare eroi, ecclesiastici e re tra i propri antenati. La sua vita, partendo con queste premesse, potrebbe essere immaginata dai più, come quella di una principessa delle favole, vissuta nel lusso e nel benessere, una vita ricca e felice. Ma la realtà in questo caso non prende il sentiero del sogno, sprofonda invece in un profondo cratere da incubo. I continui matrimoni tra consanguinei hanno di fatto già lasciato il segno nella genealogia dei Bathory, apportando tutte quelle menomazioni fisiche e psicologiche proprie della mancanza di variabilità genetica. A questo si accompagna la crudeltà del contesto storico: la presenza costante e centenaria della guerra che coinvolgeva da un lato i paladini della Cristianità e dall’altro gli “infedeli” Turchi. Guerra cosi feroce che già aveva segnato irrimediabilmente il destino di un uomo nato poco più di due secoli prima, Vlad III, Dracula. La giovane nobile cresce quindi all’interno di una corte violenta e superstiziosa, dove le ombre celano mostri e la ragione si ottiene solamente con il sangue. Segnata nel corpo e nella mente, Elisabetta  reagisce alla tenebre che la circondano diventandone la figlia prediletta. Lo fece prima inquisizionesposandosi con un uomo sadico e malvagio almeno quanto lei ( ma che per la maggior parte della sua breve vita sfogò la sua indole sul campo di battaglia ) e poi trovando la sua vocazione nello studio della magia nera. La sua condotta divenne sempre più depravata: orge e torture divennero all’ordine del giorno. Una fine orribile spettava soprattutto ai servitori del maniero, costretti a dover subire senza possibilità di fuga le atroci e brutali punizioni della padrona. Morti per percosse, smembramento e assideramento erano frequenti quanto le amputazioni o le ustioni. E questo massacro non era che all’inizio. Con l’avanzare dell’età la mente malata della Contessa divenne, se possibile, ancor più demoniaca, tanto da farle credere di poter restare eternamente giovane e bella bagnandosi e cibandosi del sangue di giovani fanciulle. Sostenuta nella tesi da alcuni alchimisti, sicuramente poco inclini nel contraddirla, la nobile Bathory iniziò la sua bramosa caccia rapendo le figlie dei contadini dei suoi possedimenti. Alla ricerca poi di un “nettare” sempre più puro, potente ed efficace decise di concentrarsi su coloro che più si avvicinavano al suo lignaggio. Istituì quindi nella propria dimora una scuola atta a fornire la giusta istruzione per adolescenti aristocratiche, invitando le ragazze a favorire del prestigio della propria corte. Inutile aggiungere ulteriori dettagli sulla triste sorte cui inconsapevolmente andavano incontro le sventurate signorine. Dopo anni di questo inferno in terra alcune voci giunsero infine al Vaticano che intervenendo senza avvertimento colse la nobildonna in flagranza di reato.vergine_di_ferro Gli abomini perpetrati all’interno delle mura furono condannati come atti sacrileghi e puniti con estrema severità. Tutti coloro che si resero complici della follia della Contessa vennero giustiziati , per lei invece la sentenza la costrinse ad essere murata viva all’interno di una stanza in completo isolamento. La parola fine venne messa a questa torbida storia solo alcuni anni dopo, quando Elisabetta spirò in seguito alla sua decisione di lasciarsi morire di fame.

In seguito, ricostruendo le atrocità compiute in vita venne ritrovato un diario su cui erano riportati più di 600 nomi. Redatto dalla stessa Bathory il manoscritto aveva la pretesa di essere l’elenco di tutte le sue vittime. Ad oggi gli storici ritengono improbabile che l’ammontare della cifra sia esatto, ritenendo più probabile che il numero di omicidi sia “solamente” di un centinaio, per i meno ottimisti invece tale numero deve almeno essere triplicato.

Conclusioni:

 giovinezzaForse la più grande Serial Killer della storia, forse la povera vittima di un disturbo genetico congenito, forse solo una pazza omicida o forse  una vera sposa del demonio. Chi fosse in realtà Elisabetta non lo sapremo mai. L’orrore che si è lasciato alle spalle è invece concreto e immenso. Con un impatto così forte da aver più volte solleticato la fantasia di scrittori e registi, musicisti e studiosi. Quello che colpisce di questa storia è sicuramente l’entità del male commesso, così come il “Potere” che viene imposto o ricercato. Il Potere di dispensare morte alla ricerca della vita eterna. Quel potere che sfortunatamente per tanti poveri innocenti ha raggiunto almeno in parte il suo scopo. Immortalando questa terribile assassina tra i personaggi più inquietanti della storia dell’uomo.

Manuali consigliati:

D&D: Visto il contesto temporale e storico, un’avventura nel classico stile fantasy è sicuramente di primo richiamo. La figura di un negromante alla ricerca dell’elisir di immortalità, la maledizione lanciata su un eroe del passato da un mago malvagio o le empie azioni di un diavolo particolarmente crudele, sono solamente alcune  possibili opzioni che questa vicenda si presenta. In particolare potrebbe risultare suggestivo l’utilizzo dell’ambientazione di Ravenloft.

Il Richiamo di Cthulhu: Se un nuovo servitore degli antichi si aggirasse per le strade della città, costretto ad alimentare le creature dell’altrove o con l’intenzione di portare a termine un qual si voglia oscuro rituale..nessuno sarebbe al sicuro! Di base abbiamo tutte le carte in regola per addentarci in una spirale di pazzia che gronda sangue da tutte le parti.

Il Signore degli Anelli: Un luogo maledetto, dove vittime e carnefice dividono il limbo, i primi chiavi obbedienti del secondo. Questa immagine mi è saltata alla mente mentre pensavo a questa storia. Un po’ come Aragorn sul “Sentiero dei Morti”.

Mondo di Tenebra: Alcuni luoghi conservano il ricordo del passato, modificando le normali leggi della natura. Un luogo del genere potrebbe diventare un “confine” che richiede l’intervento di un gruppo di Uratha. Esiste un legame tra Elisabetta Bathory e il conte Vlad III, forse si… Allora non può essere lontano l’Ordo Dracul.

Come sempre questa è solo la punta dell’iceberg! Spremete le meningi ( solo quelle per favore! ) e date il via alle danze! Buon gioco a tutti!

 

Per maggiori informazioni su questa controversa Signora vi invito alla lettura dei seguenti libri:

“I Diari della famiglia Dracula” (di J. Kalogridis)

“Gli Immortali – Undead” (di D. Stoker)

E se proprio non avete nulla da fare a (non)vedere il film horror “Stay Alive”.

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.