Oggi con insolito ritardo, troppo caldo per mettersi a friggersi davanti al pc, vi presentiamo un gioco di ruolo che spero i più decani tra voi si ricorderanno di averne già sentito parlare… Erano gli anni a metà tra la fine del 1980 e gli inizi del 1990 che spopolavano i cosiddetti librigame della casa editrice italiana “EL” o Emme Elle come la chiamavo io quando ero ancora un monello. Questa casa editrice non pubblicò solo librigame, primo e più famoso tra tutti il celebre Lupo Solitario, ma ebbe anche l’onore di portare e tradurre giochi come “Uno sguardo nel Buio” nel 1986, e poi stampando prodotti nostrani come il mitico Kata Kumbas nel 1988 (se non lo conoscete anatema, ma visto che sono buono eccovi il link per saperne di più), o Holmes & Co. nel 1989…
Il gdr in questione è Sortilegio che potrete trovare e scaricare da questa pagina. Allora gli amici di Librogame Land hanno una sezione dov’è possibile scaricare anche altri giochi, ma di quelli ci occuperemo nelle prossime settimane. Quindi rimanete sintonizzati perché ne vedrete delle belle!
1. Note generali & Ambientazione
Sortilegio è un gioco di ruolo creato dall’utente di Librogame Land di nome “Mimimmi“, basato sull’omonima saga dei Librogame della EL. Stiamo parlando di un fantasy tipico delle atmosfere degli anni ’80, con maghi e guerrieri, elfi che tanto possono piacere o essere odiati, insomma dipende sempre in che rapporto siete con questa particolare visione di questo filone letterario o “gdristico”… Il manuale si presenta come un documento in formato .pdf ed è composto da ben 64 pagine impaginate veramente bene, con tanto di disegni tipici dei librigame dalla cui serie è tratto. La copertina è illustrata da John Blanche.
Passiamo ora alla prima nota dolente del manuale: manca completamente l’ambientazione! Si il manuale illustra tutte le meccaniche di gioco, elenca che tipo di personaggi e quali razze si possono fare, ma non ci sono accenni neppure parziali all’ambiente in cui far vivere le avventure ai vostri giocatori. Questa mancanza non da poco rende questo gdr fruibile appieno solo a chi è un amante o un appassionato dei 4 libri che sono usciti a suo tempo. Per fortuna qui potrete trovare delle informazioni estremamente utili, inoltre per ogni volume c’è anche una recensione che vi permetterà di capire le atmosfere che hanno fatto di questo prodotto una vera perla del settore che merita di essere riscoperta! Ovviamente il manuale è possibile utilizzarlo anche come sistema generico, per renderlo adeguato a vostre ambientazioni particolari, come sempre la scelta è esclusivamente vostra!
2. Regolamento
L’autore già nella prefazione spiega che il regolamento è basato sulle regole presentate nel manuale “Uno Sguardo al Buio” di cui però questo si può considerare un’espansione a tutti i conti! Andiamo quindi a vedere cosa si può fare.
Come nella mitica scatola rossa di “D. & D.-iana” memoria (conosciuta anche come O. D. & D.) si può fare l’avventuriero, il mago, il guerriero, il ladro oppure il nano e l’elfo… A parte l’avventuriero che ha a disposizione 18 punti da distribuire nelle principali abilità e non ha punteggi minimi, le altre classi hanno punteggi già segnati per le abilità che li contraddistinguono. Le caratteristiche principali sono:
- Abilità: misura quanto un personaggio sia, nel gioco, in grado di combattere;
- Forza: indica la forza fisica del personaggio, la sua capacità di compiere sforzi e la sua resistenza alla fatica;
- Destrezza: può indicare sia una certa abilità manuale, sia, più in generale, l’agilità fisica del vostro personaggio;
- Intelligenza: e qui ci viene regalata una bella perla cito dal manuale “è la stessa qualità che stai usando tu per cercare di capire queste regole.“;
- Fortuna: è la fortuna! Se è buona potrà aiutarti pressoché in ogni situazione ma nonsempre potrai farci affidamento!
Per il resto come si capisce se si è riusciti in una azione generica? Si lancia il d20 e se si fa meno della proprio valore Caratteristica/Qualità o Abilità/Competenza il risultato della vostra azione è positivo! Molto semplice no? Ovviamente il sistema prevede malus e bonus di circostanza che sarà il Master a darvi. Ogni volta che il vostro personaggio sarà salito di livello avrà accesso a 9 punti (che possono aumentare o diminuire) se pensate di aumentare le abilità o di inserirne di nuove.
Altra chicca non da poco è la magia che non è solo ed esclusivamente ad appannaggio dei maghi o degli elfi! Perfino un guerriero se trova una pergamena potrà lanciarne uno, sempre se capisce cosa c’è scritto. Inoltre citando dal manuale stesso:
Solo di alcuni personaggi dopo aver terminato il terzo livello i Maghi e solo i Maghi sviluppano l’Energia Magica. L’Energia Magica serve a compiere gli incantesimi esattamente come la Resistenza, in un certo senso la sostituisce lasciando al Mago un maggior probabilità di vita. Il costo degli incantesimi è identico sia in punti di Resistenza come in Punti di Energia Magica, un incantesimo che costa 4 punti di Resistenza costerà quindi 4 Punti di Energia Magica. Se il Mago esaurisce il suo punteggio di Energia Magica può ricorrere al suo punteggio di Resistenza
Inoltre sempre parlando della magia un fatto peculiare sono i nomi degli incantesimi infatti mi permetto nuovamente di citare il manuale di gioco:
Il giocatore che decide di giocare come Mago dovrà quindi realmente studiare le formule e memorizzare il codice di trelettere che le identifica. Più formule riuscirà a studiare, più saranno le sue probabilità di sopravvivenza e meglio sfrutterà le sue risorse di Resistenza e Energia Astrale.
Esattamente provetti maghi, eccovi che lo studio vi attende dovrete imparare i codici di tre lettere per ogni incantesimo che volete castare, ma se penso che ho giocatori che si lamentavano per Anime e Sangue – Cuori d’Acciaio quando dovevano dire a voce alta il nome dei loro colpi, vi lascio immaginare cosa mi abbiano detto di questa regola!
3. Conclusione
Il gioco è un chiaro omaggio ai librogame degli anni ’80-’90, e quindi va preso proprio per quello che è senza troppe pretese. Il suo bello è anche quello dopo tutto! Si può giocare sia conoscendo l’ambientazione, sia se proprio volete utilizzarlo come vostro sistema generico o universale per una vostra personale ambientazione. Purtroppo altra nota dolente non c’è neppure uno straccio di bestiario, ma se siete in possesso di uno Sguardo nel Buio potreste usare quelli oppure inventarveli. Insomma un gioco vintage, ma che ha bisogno di un po’ di lavoro dietro da parte del master. Buona lettura e alla prossima settimana!