L’associazione ludica Kalethdar è già nota in Trentino per le sue campagne larp di ambientazione vampiresca: VTM: Sabbat, che trasporta i giocatori nella Trento del Mondo di Tenebra utilizzando il classico sistema di gioco di Vampire: The Masquerade, e VxV: Reame V, che invece vanta un’ambientazione e un sistema di gioco alternativi a quelli della White Wolf.
Proprio proiettando in un altro tempo l’ambientazione di VxV: Reame V è nata la terza campagna larp dell’associazione: VxV: Albori, di cui andremo a parlare oggi.
Albori, che ha un forum dedicato a questo indirizzo, è una campagna di genere techno-fantasy ambientata in un mondo devastato dalla guerra, in cui solo i più forti riescono a sopravvivere. Per quanto l’interessante ambientazione comprenda elementi fantascientifici e il mood survival sia un’evidente influenza del genere postapocalittico, Albori è probabilmente l’unica campagna di fantasy più o meno classico (per intenderci, con magia, spade, elfi, draghi ecc.) attualmente in corso in Trentino, regione che finora in ambito larp si è distinta quasi soltanto per i live di Vampiri: a questo proposito ricordiamo anche la campagna Tridentum Oscura organizzata dall’associazione AlterAego di Rovereto. Un discorso a parte, e completamente diverso, andrebbe fatto invece per Bolzano e l’Alto Adige, e forse lo faremo in una delle prossime uscite di Mondo Larp.
Albori nasce dall’entusiasmo e dall’impegno di Erik Ferrari, organizzatore locale pieno di buone intuizioni e di buone intenzioni, che per questo suo progetto ha cercato e ottenuto la collaborazione di Kalethdar e di un’altra associazione trentina, Proxima Ventura. Il primo live della campagna, intitolato Episodio 0: Il crollo, si è tenuto il 20 e 21 luglio scorsi agli stupendi 1200 metri di altezza della malga Fratte, nel territorio del comune di Vallarsa. Una ventina di partecipanti per un intero weekend ha combattuto, ha discusso, ha intrigato, ha investigato, ha lanciato incantesimi e soprattutto ha visto la (ri)nascita del larp fantasy in Trentino: e bisogna dire che questi numeri, anche se non eccelsi, non sono affatto male per chi partiva da zero (o meglio, da qualche appassionato di Vampiri live o di giochi di ruolo al tavolo).
Il regolamento della campagna è un Lorien-discendente abbastanza classico ispirato a quelli più diffusi in Nord Italia, con chiamate, cartellini, un gran numero di abilità e un numero ancora più grande di incantesimi. Niente fazioni, tutto gioco individuale, certamente più adatto a un numero relativamente basso di partecipanti. La magia, molto scenografica, è stata apprezzata dai partecipanti, anche se la complessità di esecuzione degli incantesimi (da lanciare pronunciando la formula magica, eseguendo dei gesti, e nel frattempo tenendo aperto il grimorio) ha sollevato alcune perplessità. Altrettante ne sollevano il livello dei costumi, non sempre eccellente, e i combattimenti un po’ impacciati (si sono visti anche dei pericolosi colpi di punta). Inoltre è stata lamentata l’assenza di monete, che ha limitato l’economia del gioco ai baratti. Tuttavia bisogna ricordare che i ragazzi di Albori sono agli inizi, e che hanno scelto di partire subito con un non banale live di due giorni, comprensivo di pernottamento in tenda e rustici pasti preparati in loco: i loro sforzi vanno incoraggiati e meritano senz’altro la nostra lode!
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