Scritto e Ideato da: Monte Cook;
Regolamento: Monte Cook e Sean K.Reynolds;
Edito da: Monte Cook Games, LLC;
Pagine: 417;
Tipologia: Non Pervenuto / PDF;
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Ci siamo, Monte Cook, dopo la sua campagna di ricerca fondi su Kick Starter dove ha raggiunto la ragguardavele cifra di 517.000 dollari (e pochi spicci) a fronte di una richiesta di 20.000 ha fatto uscire, almeno in formato digitale il 1 Agosto questo gioco. Monte Cook non ha certo bisogno di presentazioni e per quei pochi che non lo conoscessero, consiglio Wikipedia (inglese) e per i non anglofoni, sappiate che Cook è uno degli autori di Planescape e di Dungeons and Dragons 3a edizione. Fatte le dovute presentazioni. Passiamo al manuale, nocciolo di questa recensione.
GRAFICA
Non posso dirvi se la qualità della carta è buona o se la sensazione tattile è grandiosa, purtroppo questo manuale, come tanti di quelli di Monte Cook è in formato digitale. Ci sarà la versione cartacea ma per ora accontentatevi del suo contenuto. Esteticamente è appagante, non è eccelsa come ci si sarebbe aspettato da un prodotto che ha fatto più di cinquecentomiladollari su Kick Starter. I disegni sono per lo più di qualità, molti di questi sono davvero mozzafiato, altri però sono addirittura in B/N. Tutto il manuale è a colori, sfondo delle pagine compreso e queste note in bianco e nero spezzano un pò troppo la qualità. Per darvi idea, alcune sembrano come stile quelle di prodotti Mongoose Publishing (RuneQuest 2 ndr). Parecchio opinabili insomma. Tolto queste poche cose, l’insieme è molto ben fatto. Il Designer ha scelto bene il formato, il classico Americano ed ha anche sapientemente usato il formato a 2 colonne + 1. Questa +1 è una colonna più piccola al margine esterno della pagina dove sono presenti link attivi (nella versione pdf) a pagine dove si dettaglia meglio quel particolare paragrafo, dove si mette un pò di fuffa e dove si fa maggiore specifica di quanto descritto. Questa stessa tecnica compare in altri manuali, quello più recente in cui la ricordo è RuneQuest 6th Edition della The Design Mechanism. La trovo di per se una scelta azzeccata, riduce il testo, permette un’impaginazione meno da “Wall of Text” e fornisce dettagli in più. Però, si perché non mi sembra il caso di fare solo lodi, il colore usato è davvero pessimo, in molte pagine c’è un verde led accesissimo che non aiuta nella lettura, altre volte è un marroncino chiaro e l’uso di piccole immagini in questa colonna poi, non è che sia proprio bello a vedersi. La Cover, che potete vedere nell’immagine è abbastanza evocativa, non so bene l’effetto sul cartaceo ma su schermo (tablet e pc) è d’impatto, anche qui…Cook poteva mettere il suo nome più in basso e un pò più piccolo perché copre proprio i due Personaggi Iconici per metà.
CONTENUTO
Numenera è un manuale davvero considerevole, 417 pagine (considerando anche la Cover), di contenuti reali sono 410. Questo tomo è suddiviso in dieci parti tra cui l’introduzione di Cook al perché di Numenera con l’aggiunta di una Lettura Veloce che personalmente è piaciuta. Monte Cook, in due pagine racconta di questo progetto e nelle successive 5 mostra i toni che il gioco vorrebbe tenere. Superata questa parte, si entra nel vivo del manuale, le 9 parti raggruppano tutto il gioco. Questo manuale è sufficiente per giocare nel Nono Mondo (Ninth World) senza bisogno di aggiungere altro. Non descriverò capitolo per capitolo altrimenti facciamo notte, mi limiterò a dire solo le cose che reputo più importanti: Ambientazione, Regolamento e Tutto il Resto.
Ambientazione
Potrebbe darsi che Numenera non sia questa perla di unicità, chiaramente in un settore come quello ludico-letterario si è praticamente toccato ogni genere di epoca, mondo, livello tecnologico. Fatto sta, che il Nono Mondo, più precisamente Ninth World è spostato millenni nel futuro. La razza che abitano il Nono Mondo sfrutta le tecnologie ritrovate, a volte conoscendone il funzionamento e replicandolo, altre volte invece no. La domanda su dove e cosa siano gli altri Otto mondi è lecita, il manuale ci dice di considerarle ere passate in cicli vitali dell’essere umano, che si susseguono costantemente tra alti e bassi. Le 200 pagine di ambientazione sono ben scritte, descrivono un mondo in modo molto profondo, dando giustificazioni laddove se ne sente davvero il bisogno ma lasciando al Narratore diverse porte aperte. Il Caro Cook ci ha abituato ad un genere di profondità per le sue ambientazioni quasi maniacale e questa non fa certo eccezione. Vengono descritte bene le tipologie di creature che vivono sul Nono Mondo, le tecnologie ed i ruoli che gli Esseri Viventi di Numenera hanno. Insomma, tra Geografia e situazione Socio-Politica di ogni zona del Nono Mondo, Cook ci proietta in quest’ambientazione a piedi pari e con profondità.
Regolamento
Il regolamento di Numenera è un sistema che prende a piene mani da un pò ovunque ma ha anche una sua identità. Con ordine si parla del Dado a 20 facce come pressoché unico sistema per la casualità rapportato con un valore di difficoltà. Il Valore di Difficoltà (Target Number) è determinato semplicemente moltiplicando per tre il Livello di Difficoltà (Task Difficulty) che ha una scala compresa tra 1 e 10. Questo Livello di Difficoltà è determinato dall’azione che il Personaggio vuole compiere ed è determinato dal GM se è un’azione classica (saltare, scalare e cosi via) oppure è determinato dal Livello del mostro o dal PG/PNG nel caso di combattimenti. Le obbiezioni che si possono sollevare sono tante, sappiate però che tutto il regolamento compresi Poteri (Tier), Abilità, Specializzazioni e tutto il resto, concorrono ad abbassare (o aumentare) in step il Livello di Difficoltà. Per le azioni, questo sistema mi è sembrato davvero rapido e di facile attuazione, in fin dei conti si parte da un numero dato dal GM, si sommano a questo numero tutte le difficoltà avverse e si sottraggono tutti i bonus del PG. Questo valore può variare molto e rendere ogni situazione davvero semplice o davvero difficile con un certo grado di realismo e con una certa dose di casualità. Il combattimento è altresì dinamico, fornendo la possibilità al giocatore di aumentare, diminuire, migliorare il proprio attacco ed il danno che infligge ad ogni colpo “simulando” in parte anche la “stanchezza” del proprio personaggio grazie alla spesa di punti dal pool di caratteristiche che si ha a disposizione. Una menzione speciale va al sistema di gestione dei punti esperienza che NON avviene semplicemente ammazzando mostri(come lo stesso manuale specifica), ma ogni volta che il GM si “intromette” nel gioco. Per farla rapida, se durante un combattimento, il GM dice che si è rotta l’arma del PG a seguito di un attacco, il PG guadagna 2 punti esperienza, il giocatore in questione può dare 1 px ad un altro giocatore giustificando chiaramente questo atto magari con un’azione utile, divertente o che ne so. Il Giocatore può comunque rifiutare l’intrusione del GM rinunciando di fatto ai 2PX e spendendone a sua volta 1. Nel caso di prima, se non voglio che la mia spada si rompa allora spendo 1 px per evitare che il GM metta il naso nella faccenda. Il GM ovviamente può dare poi ad ogni sessione un giusto compenso in PX ai giocatori per i motivi più classici restando comunque sempre libero. Insomma, sulla carta sembra essere un sistema veloce e divertente, non avendolo provato sul campo non posso darvi maggiori informazioni, fatto sta che è diverso dal solito per tanti fattori. Magari, più avanti farò un’aggiunta più approfondita.
Tutto il Resto
L’Ambientazione l’abbiamo vista, il Regolamento pure, che altro c’è in un manuale? Beh, questo manuale presenta un sacco di cose interessanti. In primis, nello stesso manuale c’è una corposa sezione dedicata ai mostri, una buona sezione dedicata alla gestione del gioco e cinque avventure già fatte. Tutto queste cose concorrono positivamente nel giudizio del gioco anche se, sinceramente parlando, con un Budget di 517.000 dollari, qualcosa di più si poteva fare. La scheda per esempio, risulta più caotica di altre anche se ho apprezzato molto che sia in orizzontale. Apprezzabile è anche il supporto online ufficiale dove ci sono diverse spiegazioni, un’introduzione al gioco e tante info di primo pugno dello stesso Cook.
Conclusioni
Siamo arrivati alla fine, in generale Numenera è un bel prodotto. Monte Cook può piacere come non piacere ma se parliamo obbiettivamente del prodotto, le sue 400 pagine sono davvero di buon livello, dalla grafica al regolamento e agli extra. Con questo singolo manuale si possono fare infinite partite, senza a conti fatti mai stancarsi. Non ci sarebbe bisogno di approfondimenti o aggiunte. La sezione degli Antagonisti mette il giusto pepe sulla coda dei personaggi, la profondità dell’ambientazione e delle relative 200 pagine aiutano ad avere un quadro ampio e ben delineato. Nel complesso è davvero un bel manuale ma, con il budget che è riuscito a raccimolare secondo me ci poteva essere uno sforzo in più. Il Linguaggio per esempio è in molte parti difficile da comprendere, si perde di spiegazioni che avrebbe potuto fare molto più semplici e la grafica, per quanto bella è in alcune parti piuttosto incoerente. Con tutti quei soldi avrebbe potuto sfiorare la perfezione stilistica ed invece, ci si ritrova con disegni che non dovevano essere nemmeno su manuali di 20 anni fa, per fortuna sono poche e l’occhio tende ad evitarle come la peste. Lo consiglierei? In linea di massima si, è un gioco che almeno sulla carta digitale è meritevole di essere provato se non altro per affrontare e vedere e giocare un sistema diverso in un mondo tecno-fantasy ben congegnato.
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