Oggi parleremo di una “ghost town”, questa in particolare ha una storia veramente peculiare, infatti è riemersa dal mare dopo 25 anni, per cui preparatevi a sentire la storia di Epecuen, la città riemersa dal mare.
La storia
La città di cui stiamo per raccontare la storia, si trovava in Argentina vicino a Buenos Aires. Epecuen, questo il nome della città, era un piccolo, ma molto trafficato, resort vicino ad un lago salato, i 1500 abitanti si occupavano di circa 20000 turisti a stagione. Il resort doveva gran parte della sua fortuna al lago su cui si affacciava, infatti tale lago era particolarmente salato e ricercato dai turisti per poter fare bagni salutari, sviluppando un turismo “salutista” fatto di bagni di “sale” e spa. Tutto questo rese la cittadina molto popolare per tutti i viaggiatori soprattutto durante l’era d’oro dell’Argentina. Purtroppo gli abitanti di Epecuen non potevano immaginare che, la loro più grande fortuna, sarebbe divenuta la loro più grande maledizione. Nel novembre del 1985, infatti, dopo una serie di inverni umidi, arrivò una tempesta particolarmente violenta che fece tracimare il lago.
Lo straripamento delle acque portò all’inondazione di tutta la città, le mura di contenimento del bacino idrico, non bastarono a contenere la furia delle acque, che in breve tempo coprirono tutta la città costringendo gli abitanti a fuggire e sommergendo ogni cosa sotto uno strato di 10 metri di acqua salata particolarmente corrosiva, data la sua singolare natura. Circa 25 anni dopo, le acque si sono ritirate lasciando dietro di se le rovine fantasma di quella che una volta era una ridente cittadina. Case distrutte, auto corrose dall’acqua, scheletri di alberi, erano tutto ciò che rimaneva di Epecuen. Nessuno dei vecchi abitanti rimise più piede nella città, ad eccezione di Pablo Novak, che attualmente guida i turisti curiosi, lungo le strade deserte di Epecuen, la città riemersa dalle acque.
Avventure
La prima idea che viene in mente è quella del post “cataclisma”, filone che ha dato la vita a grandi classici quali “Ken il guerriero”, la trilogia di “Mad Max”, oppure, nel campo videoludico, “Fallout”, e l’elenco potrebbe proseguire, in particolare un altro film a cui ci si potrebbe ispirare, prendendone le pochissime cose buone, è “Waterworld”. Sfruttando questo filone si possono creare avventure o ambientazioni legate alla sopravvivenza e alla solitudine, tematiche tipiche del genere post-apocalittico, avventure e ambientazioni legate all’esplorazione di città fantasma e al confronto contro i pericoli in esse celate. Sicuramente questo spunto è ottimo, basti pensare al gran numero di opere che sono nate seguendo tale genere, e calza con la ghost town sopra descritta, però non approfondisce un altro aspetto fondamentale di questa storia che è la lotta contro il mare e la ricomparsa di una città dopo ben 25 anni.In effetti le emozioni che suscita il pensiero di una città che lentamente riappare da sotto le acque, silenziosa, percorsa solo dal vento e abitata dagli scheletri di automobili, edifici e alberi, sono molto forti e rappresentano il mood ideale per una avventura di stampo horror/fantascientifico.
Mettendo insieme questi due elementi otteniamo, a mio avviso, l’effetto migliore, magari facendo vivere ai PG la prima parte della “catastrofe”, come novelli abitanti di Pompei, e poi la seconda, come novelli investigatori dell’incubo alla ricerca di ciò che si cela dietro le spoglie e deserte rovine della città.
Aggiungendo a questo alcuni elementi fantascientifici/sovrannaturali, potremmo trovare all’interno della città delle creature mutate, magari a causa di rifiuti tossici/organismi genetici modificati/alchimia/magia che segretamente erano riversati nel lago, oppure delle creature acquatiche sconosciute potrebbero aver preso possesso delle rovine della città, quando poi le acque si sono ritirate, hanno vissuto una catastrofe al contrario, in cui si sono trovate bloccate sulla terra ferma senza riuscire a fuggire, disposte a tutto per rimanere in vita e mantenere il loro territorio.
Come di consueto ecco due spunti per delle avventure: dopo anni di inquinamento e di riscaldamento globale, gli oceani sono divenuti tossici e hanno coperto gran parte delle coste dei continenti, gli uomini si sono ritirati sulle alture per poter sopravvivere. Quando oramai l’umanità si era rassegnata a vivere su ciò che era rimasto dei vecchi continenti, le acque si ritirarono, mostrando gli scheletri di quelle che erano una volta le megalopoli degli uomini.
Queste città fantasma divennero la meta di tutti i cacciatori di fortuna che popolavano il pianeta, il mare, però, non aveva solamente riconsegnato le terre che aveva rubato ma aveva anche lasciato dei tremendi doni. Anni e anni di radiazioni avevano mutato in modo drastico le creature marine creando orrori oltre ogni immaginazione che ora si muovono in quelle che erano le città degli uomini, cacciando chiunque avesse l’ardire di entrare nel loro territorio.
Il secondo spunto è di genere fantasy: una leggenda narra di una città maledetta da un mago a sprofondare nelle acque per aver osato insultarlo. I nostri PG durante i loro viaggi si imbattono in quelle che sembrano le rovine di una città, dopo una breve esplorazione i PG scopriranno che le rovine mostrano tutti i segni di una gigantesca inondazione, a quel punto capiranno che hanno trovato la leggendaria città sommersa, subito dopo capiranno però che la maledizione del mago era ben più terribile, gli abitanti della città sono divenuti mostri legati alle rovine dalla maledizione stessa, una sorta di creature anfibie non morte.
Giochi consigliati
Il primo gioco che consiglio, ed a cui ho pensato leggendo l’articolo, è “Il Richiamo di Cthulhu”, la città di Epecuen si presta benissimo ad essere la tana di alcuni abitatori del profondo e magari nascondere il covo di alcuni cultisti di Dagon, ovviamente lo stesso discorso di può fare per il suo cugino “Cthulhutech” con pochi adattamenti e magari introducendo Engel/Taeger/Mech anfibi. Facendo un salto indietro e tornando all’epoca moderna, possiamo utilizzare “Conspiracy X”, ipotizzando che dietro l’allagamento ci possano essere degli alieni che volevano coprire le tracce di loro esperimenti, starà ai PG scoprire la verità, o almeno una parte di essa. Passando al genere fantasy, pressoché ogni ambientazione si presta all’introduzione di una città maledetta sommersa dalle acque che riappare portando alla luce i suoi tesori e orrori.
Link consigliati
– Articolo che ha fornito lo spunto per la rubrica
– Articolo in italiano su Epecuen
– Pagina wiki su Epecuen
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