Buongiorno a tutti, la settimana scorsa vi abbiamo presentato Pingu (qui il link) un gdr prevalentemente per bimbi che però a giudicare dai commenti è stato apprezzato e anche dal bimbo che ha creato Pingu-Spider! Sembra che l’autore Grifone sul nostro forum, si voglia mettere a creare una nuova versione riveduta e corretta di questa versione, lo invitiamo quindi a dirci qualcosa e per noi sarà un piacere segnalare anche com’è migliorato il gioco, che non mi stancherò mai di dirlo è proprio la funzione di questa rubrica. Oggi vi parlerò di “L.Y.R. – metodo di improvvisazione fantastica” un generico creato nel lontano 1994 da Marco Montenovo e Massimiliano Simoncini, purtroppo il sito da dove si potevano scaricare i file erano oramai non più scaduti, quindi voglio ringraziare Cristian Papi (autore anche di 1300) per avermi reperito i preziosi file per poter effettuare l’articolo di oggi.
1. Note generali & Ambientazione
Per prima cosa voglio segnalarvi che potrete scaricare L. Y. R. da quest nostro Link, e che manca un file, ovvero quello relativo al regolamento non narrativo. Purtroppo ho cercato di aprirlo inutilmente e mi dava sempre errore, quindi non l’ho compreso qui dentro, ma se avete modo di farmene pervenire uno che funziona sarò contento di creare una segnalazione di approfondimento anche su questa parte del regolamento di questo gdr. Questo perché una cosa interessante di questo gioco è che all’interno stesso del manuale vengono affrontate due tipologie differenti di approccio al gioco: il metodo narrativo e il metodo più tradizionale con i dadi.
Il gioco si presenta su 5 file in formato .doc (nel nostro .rar ne troverete solo 4 perché il 5 come scritto poco sopra non ne voleva sapere di aprirsi senza fare storie alla “Fatal Error“…), sono scritti molto bene e in modo scorrevole. Il formato del testo è giustificato e ben suddiviso. Anche l’immagine di copertina è ancora molto anni ’80 – ’90 e molto evocativa, peccato non aver messo altre illustrazioni che potevano allietare la lettura di questo manuale.
Essendo un regolamento che mira alla gestione di ogni tipologia di ambientazione sono presenti solo regole molto specifiche per la narrazione degli eventi, il regolamento di gioco come la creazione della scheda e come si riesce ad effettuare le azioni. Ovviamente qualcosa anche del metodo non narrativo si può estrapolare dalle appendici alle regole presenti anche nel nostro file che vi mettiamo a disposizione, ma come al solito andiamo con ordine. Se pensate che L.Y.R. sia quello che fa per voi e per la vostra ambientazione, come al solito, non esitiate a farvi avanti e dirci come l’avete migliorato o come l’avete implementato!
2. Regolamento
L’approccio narrativo:
La regola che rende al meglio lo scopo dell’approccio narrativo di L.Y.R è: Mettersi nelle migliori condizioni per arbitrare una sessione il più possibile dinamica e ricca di avvenimenti.
Infatti è creando una storia assieme che il gdr narrato viene elaborato perché è la storia ora che diventa la protagonista e non è più solo il Narratore che si mette a narrare, ma possono raccontare anche i giocatori e inserire elementi alla storia che ne danno un approfondimento e una maggiore vastità. Un esempio che vi riporto direttamente dal manuale di gioco la dice lunga sulle peculiarità di L.Y.R.:
Non solo al narratore è dato il privilegio di raccontare. Durante il gioco, se qualcuno dallo spirito pronto si sente ispirato, può inserire una sua storia nella trama dell’avventura. Il narratore, poi, deciderà se è possibile o meno ritenere valida la storia, oppure apporterà le modifiche che ritiene necessarie.
“OK, ragazzi. Vi è piaciuta la storia di Asdrubale il Vampiro anemico?” dice Marta, il Narratore di questa storia
“Moltissimo! Io voglio fare Aigor, il maggiordomo” dice Mario, entusiasta della storia
“Si dice Igor” ribatte Marta
“Ed io faccio Asdrubale” dice Stefano
“Ed io il tappeto” dice ridacchiando Annamaria.
Tutti si voltano verso di lei sorpresi
“Il Tappeto?”
“Si, percédovete sapere che un tempo, in un lontano pianeta chiamato Zibiz…”
…e continua la mirabolante storia del tappeto che in realtà è un essere senziente, ecc…
Marta, smaltita la sorpresa, decide che non ci sono controindicazioni o incompatibilità, e la storia di Annamaria diviene parte integrante della storia di Marta.
Vediamo quindi come procedere si ha una Prima Fase dove il Narratore racconta tutta la sua storia, compresi colpi di scena principali e le parti salienti. Questo fase non dovrebbe durare non più di 20 minuti, fatto ciò si può passare direttamente alla Seconda Fase dove gli ascoltatori diventano i vostri giocatori e dove vi sarà lo sviluppo delle parti giocabili, creare le eventuali mappe, disegnare (per chi lo sapesse fare i principali personaggi) e decidere soprattutto quali spezzoni della storia raccontata nella prima fase è possibile trasformare in una sessione vera e propria. A questo punto nella Terza Fase i narratori seguendo la traccia che si sono creati andranno a narrare i fatti dando un vero e proprio approfondimento della storia che è stata riassunta nei venti minuti della fase iniziale. Qui i Narratori dovranno essere in grado di dare quindi un ulteriore approfondimento senza però svelare troppo ai giocatori. Nella Quarta Fase giocatori hanno tutti gli elementi per poter intervenire a questo punto attivamente con la loro storia all’interno dell’avvantura. Si dovranno scegliere i principali protagonisti (come nel racconto presentato come esempio poco sopra) In questa fase sarete sia voi che i giocatori con i vostri racconti ad esplorare e ad approfondire il mondo intorno ai fatti salienti e a decidere cosa accadrà.
Esiste anche una Quinta Fase che è però rivolta al puro gioco di ruolo, ovvero la parte relativa ai dadi. Purtroppo come già scritto in precedenza il metodo veloce e intuitivo che sta alla base di L.Y.R. non è leggibile, ma nel manuale stesso è consigliato per chi vuole usare ed entrare in questa quinta fase un qualsiasi regolamento che vada giustamente incontro allo stile del suo gruppo e che permetta ovviamente il maggior divertimento. Infatti ci sono giocatori che si divertono con regolamenti e lanci di dadi estremamente caratterizzanti dalle meccaniche che rasentano la matematica a gruppi che per intere sessioni non lanciano dadi.
Perché questo metodo del raccontare e poi approfondire?
Cito testualmente il manuale:
“Generalmente si è in difficoltà quando bisogna spiegare a chi non ha mai giocato cosa ci si propone di fare, seduti attorno ad un tavolo, con degli strani dadi in mano. Talmente in difficoltà che in ogni libro di regole per GdR si trova sempre l’esempio di una seduta con tanto di dialoghi e “narrazione” delle azioni. Allora narrare delle vicende e, successivamente, invitare chi le ha ascoltate a ripeterle descrivendo le azioni che farebbe al posto del protagonista, risulta un processo immediatamente comprensibile ed attuabile.”
3. Conclusioni
L. Y. R. è un metodo estremamente sperimentale che introduce con la meccanica del racconto condiviso, per poi arrivare anche a eviscerarlo con lanci di dadi potendo applicare tanto il suo “regolamento” quanto un’altro creato ad hoc, in modo da avvicinare chiunque ami raccontare storie, per poi introdurlo senza perdere tempo nello spiegargli che cos’è un gioco di ruolo. Molto interessante vedere sia le meccaniche di gioco che offre di base sia come introduce il gioco. Inoltre vi sono, lo so perché ho letto il file dell’appendice che vi sono regole sia per la magia sia per trame cyberpunk o horror dove “sanità” e freddezza servono, ma non è tutto se siete dei patiti del fantasy c’è anche un utile metodo per la gestione dei punti mana e degli incantesimi. Vi invito (e lo scrivo per l’ultima volta tranquilli), a inviarmi il file mancante se l’avete e vedrò di approfondire anche il lato più marcatamente ruolistico e il tirar di dadi! Buona lettura e ditemi cosa ne pensate!