Articolo di Alex Hastur
Erano circa le 5 di una mattina d’inverno, in Siria. Lungo il marciapiede della stazione d’Aleppo era già formato il treno che gli orari ferroviari internazionali indicavano pomposamente col nome di Taurus Express, e che consisteva in due vetture ordinarie, un vagone-letto e un vagone-ristorante con annesso cucinino. Vicino alla scaletta di uno degli sportelli del vagone-letto, un giovane tenente francese, splendido nella sua uniforme, conversava con un omino imbacuccato fino alle orecchie e del quale erano visibili solo il naso arrossato e le punte di un paio di baffi arricciati all’insù.
(Agatha Christie, Assassinio sull’Orient Express)
No, non sono andato fino in Siria, solo in Franciacorta, e quello su cui sono salito non era l’Orient Express (o il Simplon Orient Express, considerato il periodo), ma il più modesto, sebbene non meno affascinante, treno storico delle Ferrovie Turistiche del Lago d’Iseo.
Il viaggio è stato organizzato domenica 10 novembre dal Convivio d’Arte, un gruppo di Milano ormai specializzato in serate a tema che comprendono una recita in cui viene coinvolto anche il pubblico. Nel giro di pochi anni, le “serate con delitto” organizzate dal Convivio d’Arte sono diventate un piccolo ma brillante astro della notte milanese.
Per questo suo più recente e ambizioso progetto, Assassinio sul Gambadelegn Express, il Convivio d’Arte ha deciso di affittare un’intera carrozza del treno storico del Lago d’Iseo. Sulla falsariga di Agatha Cristie, durante il viaggio, ambientato nel 1924, è stato commesso un delitto ed è toccato ai passeggeri capire chi fosse l’assassino. L’evento si è sviluppato per gran parte della giornata (dalle 8 di mattina alle 19:30) e costava 75 euro, comprensivi anche del viaggio, del pranzo e della visita a Iseo.
Dal momento che si tratta di un giallo non voglio rivelarvi il finale. Perciò anziché ripercorrere (come ho fatto sul mio blog) tutto il viaggio tappa per tappa, da Milano a Iseo e ritorno, fino alla rivelazione finale al momento di scendere dal treno, vi riferirò qui le mie impressioni più “tecniche” sull’evento.
Nell’insieme trovo che Assassinio sul Gambadelegn Express sia stato ben organizzato, considerato che per il Convivio d’Arte (che come dicevo non è nuovo alle cene con delitto) qualcosa di così grande portata è una novità, o per usare un termine da GdR un “passaggio di livello”. Però nonostante l’eccellente organizzazione non è stato possibile evitare una vaga tendenza dispersiva, dato che i master avevano molte persone da gestire, per un’intera giornata e su un’area molto estesa.
Soprattutto durante il pranzo e subito prima, durante la preparazione della sala, l’attenzione del pubblico è scemata un po’, ma è stato l’unico momento di “vuoto” della giornata, riempito con una visita ai mercatini convenientemente situati proprio davanti alla trattoria di Iseo in cui si è svolto il pranzo e parte dello spettacolo. Tra l’altro la trattoria era a poca distanza dal lungolago, luogo ideale per scattare fotografie in costume anni Venti: potete vederne alcune sulla pagina Facebook di NataliaGPhotographer, mentre quelle che illustrano questo articolo le ho scattate io.
Ho trovato molto utile la mappa del lungolago che è stata distribuita all’inizio del viaggio, completa dei punti di interesse e di qualche informazione turistica e storica, di colore ma sempre interessante da leggere. Assieme alla mappa è stato distribuito anche un giornale in-game che riassumeva i punti principali della storia, con tutto quello che serviva sapere ai partecipanti.
La trama secondo me era a tratti un po’ contorta, ma devo ammettere che non mi sono impegnato troppo per risolvere il mistero, preferendo invece calarmi nel personaggio; qualcun altro ci è riuscito, quindi forse non era così difficile… e in fondo si trattava di un giallo! Invece ho apprezzato il finale a sorpresa, o meglio il siparietto comico che ha chiuso l’evento dopo i momenti drammatici in cui è stato rivelato il nome dell’assassino.
Alex Hastur
L’autore di questo articolo
Il blogger noto come Alex Hastur ama dire la sua su giochi, eventi, tradizioni e fantastico sul suo blog Duca di Insubria.