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Bang! ha un nuovo rivale che proviene dall’onorevole oriente

Lingua: ita/eng
Importanza della lingua: bassa
Durata media: 30min
Difficoltà: bassa
Costo: € 19.90

Introduzione
Certamente Bang! è stato un gioco che ha segnato la storia del gioco da tavolo in Italia, è stato un prodotto che si è diffuso in tutto il mondo per la sua semplicità e la sua varietà, ma aveva delle pecche!
Quello che ci apprestiamo a giocare oggi è un nuovo gioco di carte non collezionabile ad opera della geniale mente di Emiliano Sciarra, abimbientato sta volta all’epoca degli onoerevoli samurai e di molto poco onorevoli ninja. Il sistema utilizzato deriva dall’ormai super collaudato Bang! il quale permette, specie per i giocatori di vecchia data di leggere in modo davvero super veloce le regole ed iniziare a giocare, la cosa interessante è che anche in questo gioco, così come Bang! The dice game, la velocità di gioco prende il sopravvento e ci si concentra soprattutto sull’essenza del gioco.
Quante volte vi è capitato di giocare a Bang! e di annoiarvi a morte fino alla conclusione della partita solo perchè un colpo di troppo vi aveva fatto uscire dai giochi? Immagino abbiate ben chiara la situazione, quindi vi diciamo già che in Samurai Swords questo non avviene mai!!!
Se finite la vita in gioco, no problem, sarà il vostro onore a risentirne; onore su cui si basa l’intero gioco in quanto lo scopo del gioco è fare quanti più punti onore possibile avvalendosi del supporto dei nostri nascosti compagni di squadra.
Il gioco è di immediata assimilazione e la prima partita scorre bene pur dovendo aprire qualche volta il pratico e breve libretto delle regole per poter approfondire questa o quella meccanica o carta; già dalla seconda partita il gioco fila via veloce ed il divertimento è assicurato. In altre parole hanno presto quanto c’era di bello in Bang!, l’hanno corretto e l’hanno trasportato in un nuovo divertentissimo gioco dal prezzo decisamente abbordabile.
Potrebbe trattarsi del degno successore di un gioco che ha fatto storia.

Contenuto del gioco
7 ruoli
12 personaggi
90 carte da gioco
1 carta riassuntiva
30 punti onore
36 punti resistenza
1 libretto delle regole

Meccanica
La meccanica di questo gioco è semplice, ogni personaggio ha un ammontare di punti vita ed un ammontare di punti onore, quando terminano i punti onore di un giocatore, termina il gioco.
Tutti i giocatori che siedono al tavolo, scelgono a caso un personaggio ed un ruolo che varia in base al numero dei giocatori; i vari ruoli presenti sono: lo Shogun il quale ad inizio gioco è l’unico che deve rivelare il proprio ruolo e che a sua volta fa squadra con i Samurai, poi ci sono i Ninja che fanno squadra ed in fine il Ronin che fa squadra da solo ed in termini di gioco è il personaggio che ha i moltiplicatori onore più alti, utili a vincere la partita.
Quindi prima di pescare e distribuire i punti onore iniziali ogni giocatore enuncia la capacità speciale che contraddistingue il proprio personaggio.

Ogni turno è articolato in 4 fasi:
– Recupera: recupera tutti i punti resistenza, se non ne hai nessuno;
– Pesca: pesca 2 carte;
– Gioca: gioca le tue carte;
– Scarta: scarta carte in eccesso dalla tua mano se hai più di 7 carte.

Ci sono fondamentalmente 3 tipologie di carte che è possibile giocare:
– Armi: bordate di rosso, hanno effetto immediato e chiaramente ci si può difendere; sono contraddistinte dall’avere due valori: il raggio di azione ed il danno inflitto
– Azioni: bordate di giallo hanno effetto immediato e vengono subito scartate
– Proprietà: bordate di blu, hanno effetti duraturi e vengono lasciate in gioco

Interessante la meccanica del giocatore indifeso, sappiamo tutti che non c’è onore a colpire una persona indifesa vero? Benissimo è proprio questo il caso, un giocatore che rimane senza carte in mano o privo di punti ferita non può più essere colpito fino a quando una delle due condizioni non termini (elemento tattico non indifferente in caso di alcune giocate), tuttavia questo giocatore perde un punticino onore nei confronti di chi gli ha fatto perdere tutti i punti ferita; successivamente al proprio turno procede con il recupero di tutti i punti ferita e con il pescare le carte e torna nuovamente in gioco.

Conclusioni
Siamo innanzi ad un gioco semplice, di immediata comprensione per tutti, dalla durata media di una mezz’ora, frenetico e senza tempi morti; non siamo innanzi ad un gioco fortemente tattico o dove la componente fortuna gioca un ruolo marginale. Certamente un’attenta pianificazione di cosa giocare e quando giocarlo ha sempre il suo perchè ma la casualità è dettata dalle pescate che possono anche risolvere la partita in modo decisamente veloce…poco male, se ne fa un’altra 😉

Pro:
divertente
veloce
immediata comprensione delle regole

Contro:
una volta iniziato a giocarlo può diventare una droga

Arigatò

Il vostro Shogun

A proposito dell'autore

Presidente dell'associazione culturale "GdrItalia" scopre il gioco di ruolo nel 1989 e da quel momento è scattato un colpo di fulmine che si rinnova ad ogni nuova sessione. Il suo gdr preferito è certamente il caro vecchio Martelli da Guerra, ma ama anche Exalted ed ogni tipo di gioco con cui poter creare una bella storia.

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