Salve a tutti, oggi vi voglio parlare di un free to play che puzza di zolfo… Infatti l’articolo di oggi riguarda Lure Of Daemon, il gdr di Federico Lugli nel quale il giocatore vestirà i panni di un Cacciatore di Satana, ma non fatevi trarre in inganno dal nome: sarete un demone che viene spedito sulla terra per recuperare “oggetti” che stanno molto a cuore al vostro Sovrano. Da qui parte l’ambientazione e le avventure del vostro gruppo di gioco. Ovviamente però, come vi ho già abituati da un po’ di tempo a questa parte, andiamo per gradi.
Quando è stato lo stesso Federico che ha contattato la redazione di Gdr Italia per proporre il suo gioco per essere segnalato nella mia rubrica sono andato a vedere il sito e anche la pagina di FB e sono rimasto sorpreso inizialmente dal fatto che nonostante sia, probabilmente, la prima versione che rilascia ci siano già dei disegni come quello che vedete alla vostra sinistra! Questo vuol dire che prima di rilasciarlo ha pensato bene di presentarlo al pubblico in modo che fosse gradevole anche alla vista.
Andrò oltre e posso assicurarvi che una volta scaricato il file .pdf ho dato una prima occhiata molto veloce per vedere se insomma solo la “copertina” fosse figa… Devo dire che Federico ha fatto veramente anche un bel lavoro di impaginazione che fa assomigliare il suo gdr ad alcuni manuali della White Wolfe, dove il testo del racconto introduttivo è scritto in modo completamente differente dal resto del volume. Un rimando voluto o solo una mera citazione? Sia come sia ho apprezzato molto questa modalità!
Inoltre l’intero manuale è su due colonne, la cosa non può che essere un punto in più per questo gdr che si presenta veramente bene, scritto in modo leggibile e impaginato graficamente in modo molto buono e accompagnato da ottimi disegni. In questo Lure Of Daemon risulta un ottimo prodotto. Ma come sapranno i miei lettori più assidui non è solo la grafica e i disegni, ma anche l’ambientazione e il regolamento.
Il mondo di Lure Of Daemon è un mondo dove il male esiste generato dalla paura dell’ignoto e soprattutto della morte da milioni di persone che in ogni epoca hanno vissuto andando a creare l’inferno e i diavoli. Non esistono angeli o schiere angeliche, Satana stesso vive dentro ai cuori della gente, in quanto ognuno di loro porta una scintilla della sua stessa malvagità. La gerarchia infernale è composta dall’Arcidiavolo Satana o il Capro Nero in persona, i Diavoli che sono esseri liberi e infine vi sono le sterminate legioni di Demoni. In questo gioco vi è una sostanziale differenza tra Diavoli e Demoni. I primi sono intelligenti e dotati di libertà maggiore: possono corrompere gli umani potendoli spingere al peccato solo inducendoli in tentazione e sulla terra appaiono come ombre, per manifestarsi appieno devono possedere un corpo avendolo precedentemente lacerato e avendolo fatto virare al male. Questa possessione dei divaoli però non è completa, l’umano conserva dei tratti della sua personalità. I Demoni di contro sono più bestiali e più materiali in quanto racchiusi in formule evocative e se si impossessano di un corpo ne hanno il pieno controllo.
Molti Diavoli invidiano questa capacità, ma capiscono quanto sono liberi e capaci di pensare con la loro testa. Cosa si intende per libertà? I Demoni infatti sono confinati nelle “pagine” per quanto in quella dimensione possa aver senso il termine libro e pagine, di un artefatto che si chiama Libro Nero, ogni pagina porta vergata la possibilità di evocare un demone che sarà a disposizione del Diavolo che lo evoca.
Il gioco si apre con la spiegazione che durante l’ultima battaglia infernale per il possesso del rango di Arcidiavolo un Diavolo ebbe modo di strappare 
dal Libro Nero molte pagine e le nascose sulla terra. Purtroppo il Diavolo fu sconfitto e Satana vietò, dopo questo scempio, l’uso del Libro agli altri Diavoli, e pensò per molto tempo a come rimediare a questo errore! Si perché se i demoni vengono evocati dagli umani e questi si liberano essendo caos puro arriverebbero a porre fine all’umanità e così di conseguenza anche all’inferno stesso che è una loro creazione! Nel gioco quindi interpreterete dei Cacciatori di Satana, Diavoli generati dopo lo strappo delle pagine che hanno il potere di percepire dove esse siano state nascoste sulla terra.
Bene fatta questa doverosa premessa passiamo al regolamento. La scelta del dado, il d6, è stata spiegata e integrata perfettamente nel contesto dell’ambientazione in quanto è proprio con quel dado che i soldati si son giocati la veste del salvatore e non si dice a Satana piace lanciare i dadi per decidere il destino dell’uomo? Ottima scelta!
Come prima cosa che ho notato è che la scheda stessa, e più precisamente le caratteristiche si rifanno alle teorie Umorali del famoso medico Ippocrate, il quale sosteneva che ogni persona è composta da 4 umori, ma cito il testo stesso:
In particolare, la Bile Nera ha sede nella milza; la Bile Gialla ha sede nel fegato; il Flegma ha sede nel cranio; mentre il Sangue ha sede nel Cuore. Secondo il medico greco, il disequilibrio di uno o più degli umori (in eccesso o in difetto) sarebbe causa dei differenti caratteri individuali e, in alcuni casi, anche di patologie. Esiste poi un quinto elemento, non descritto da Ippocrate, conosciuto come Etere. Ogni personaggio sarà caratterizzato da un Umore Prevalente; questo Umore sarà quello tipico della persona e ne descriverà il carattere e l’abilità principale nella risoluzione delle Imprese [N.d.A.: intese come azioni].
Gli Umori sono quindi le caratteristiche che verranno usate sia per determinare se un giocatore è in grado di scassinare una serratura, oppure se è in grado di togliere di mezzo un rivale. Come funziona il tutto? A ogni Umore corrisponde un numero, tale numero è il quantitativo di d6 che il giocatore dovrà lanciare se vuole riuscire nella sua azione. Se in un Umore ho 6 potrò lanciare fino a un massimo di 6d6 e basterà che uno solo di questi dia come risultato 6 per essere riusciti nell’azione. Le azioni contrastate si risolvono a favore di chi ha ottenuto più 6, e in caso di parità si è costretti a ripetere il tiro. La difficoltà in Lure Of Daemon sono poste sottraendo dadi al totale che si dispone, ma attenzione la difficoltà non potrà mai tirare via più dadi della metà del totale.
Esempio: se ho un Umore a 8, la difficoltà massima che mi può venire attribuita è di -4 dadi e non di 5.
Il regolamento però va oltre e spiega che per ogni Impresa intentata si ha uno squilibrio umorale, ovvero si perde un dado del totale a indicare la fatica appena compiuta, cosa che non avviene se a essere usato dal pg è un Umore che lo contraddistingue chiamato quindi Prevalente. Gli altri umori subiscono però questo squilibrio: ricordatevi però che un singolo dado vi rimarrà sempre a disposizione e che quelli persi si potranno recuperare dormendo. Inoltre un Umore ha più chiavi di lettura e non pensate che siano esclusivamente sinonima di Forza o Carisma per esempio. Con l’umore giallo per esempio potete decidere di aggredire verbalmente una persona così come buttarla a terra con un pugno!
Un regolamento molto vasto, che contempla la possibilità della corruzione del vostro corpo mortale, che mira a una narratività dell’azione e del gioco che è il punto focale di questo free to play fatto veramente bene. Se vi piacciono i giochi dark e la possibilità di interpretare i demoni, vi consiglio di provare almeno una volta questo e non vi pentirete! Io faccio ancora i miei complimenti a Federico per avere creato questo setting, e se mentre lo giocate vedete che qualche regola non funziona o ci sono errori fatelo presente all’autore il quale sarà ben contento di migliorare il suo prodotto e rendere il vostro stesso gioco migliore!
Alla prossima settimana!