La Monarca è una farfalla nativa dell’America che ogni anno compie un’impresa eccezionale. Durante l’estate questo insetto si nutre e si riproduce per diverse generazioni nel sud del Canada. Quando il clima inizia ad irrigidirsi la Monarca smette di riprodursi ed intraprende un viaggio di oltre 3000 km verso il sud. I primi giorni di novembre uno sciame di oltre 10 milioni di farfalle invade il Messico ed il sud della California per mesi. Il viaggio di ritorno avviene in primavera e richiede lo sforzo di ben 3 generazioni. Le femmine infatti durante il ritorno depongono le uova dei nuovi bruchi che compieranno la traversata multi generazionale.
I primi giorni di novembre i messicani celebrano il Dia de los Muertos, una particolare variante del nostra commemorazione dei defunti che abbraccia anche altre più antiche tradizioni precolombiane. Le città si tingono di colori, le persone indossano costumi variopinti ed ovviamente arrivano milioni di Monarca colorate che si riuniscono tutte in una singola valle a 3000 metri di altitudine. Esiste una antica leggenda che sostiene che le farfalle in realtà non siano altro se non gli spiriti dei morti tornati proprio per la loro festa.
E se in questa leggenda ci fosse qualcosa di vero? Insomma se ci pensate è davvero strano: quale forza della natura può attrarre le Monarca così a Sud? Come può un insetto percorrere più di 3000 Km in una unica generazione se il viaggio di ritorno ha bisogno di ben 3 generazioni? Perché si riuniscono sempre tutte nella stessa valle? Come fanno a sapere ogni anno la via di andata e quella del ritorno? Come fanno a trasmettere alla generazione successiva l’impulso di seguire il ciclo migratorio. Se ci fosse davvero qualcosa o qualcuno a spingerle in questo singolare viaggio?
Verrà il giorno in cui incontrerete un biologo o un entomologo e questi vi daranno una spiegazione convincente ed esaustiva, ma non è questo il giorno. Quello che vi dirò oggi è come servirvi di questa bizzarria naturale come spunto per le vostre storie, avventure e narrazioni ludiche.
Spunti GdR
Se vi piace il genere fantasy potreste pensare davvero ad una particolare ambientazione o divinità che trasforma le anime dei defunti in colorate farfalle. Dopo tutto bruchi e farfalle sono un ottimo simbolismo per un passaggio mistico dalla morte ad una diversa vita. Questi insetti non sarebbero quindi solo dei semplici animali, ma qualcosa di più spirituale, esoterico e magico. Che cosa succederebbe allora se qualcuno scoprisse un modo per rubare il potere di queste anime per i propri scopi nefandi e abominevoli?Sono sicuro che i pg della vostra cronaca nel bene o nel male avrebbero qualcosa da dire a riguardo.
Se amate le cospirazioni governative e le storie sugli alieni probabilmente vi sarete fatti una idea diversa di questa storia. Se le Monarca si spostassero tutte insieme verso sud non spinte da un istinto primordiale, bensì richiamate da un particolare segnale? Qualcosa di più complesso di un segnale radio, qualcosa che potessero sentire ed interpretare solo loro: qualcosa di alieno. Ma perché gli alieni dovrebbero richiamare milioni di farfalle ogni anno? Se siete abbastanza anticonvenzionali potreste pensare ad un nuovo metodo di spionaggio condotto dagli alieni. Usare una specie piccola ed apparentemente innocua per studiare o attaccare gli umani. Magari trasformando gli stessi umani in “farfalle”, una forma di vita inferiore e controllata da alieni simili a grandi uomini falena. Dopo tutto gli alieni con ufo, corpicini grigi, raggi traenti e spade laser sono ormai triti e ritriti, mentre un nuovo tipo di specie extraterrestre in grado di creare, modificare e riprogrammare organismi indigeni per muovere guerra alla specie dominante del pianeta potrebbe essere un’idea originale e disturbante. Quale altra specie stanno usando contro di noi? E se l’inquinamento fosse la nostra arma a doppio taglio contro la colonizzazione finale?
Se invece vi piacciono le storie di vampiri forse avrete notato che nel Vecchio Mondo di Tenebra sia il Canada che il Messico sono roccaforti del Sabbat. Ho già scritto di come si può riconoscere nelle farfalle il simbolo della morte che porta ad una nuova meravigliosa vita. Ma vi si può anche leggere uno sprone a modificare se stesso per trasformare il proprio corpo rendendolo completamente diverso, migliore, ma anche assolutamente alieno. Non è forse quello che si auspica il sentiero della Metamorfosi? Non è forse uno dei principi cardine della filosofia del Sabbat? Se voi foste uno Tzimisce o un sacerdote del Sabbat, non cogliereste questo simbolismo per celebrare insieme a tutto i Messicani il vostro personalissimo Dia de los Muertos? Come i mortali hanno il loro variopinto carnevale dei morti, il Sabbat ha il suo Festivo dello Estinto proprio per celebrare la propria immortalità. Dopotutto, ognuno ha bisogno, delle proprie tradizioni, dei propri simboli e delle proprie storie.
Scrivi