È ufficiale: dal 3 luglio lo Starter Set dell’attesissima quinta edizione di Dungeons&Dragons è prenotabile e farà il suo ingresso nei negozi dal 15 luglio. E, dopo meno di una settimana, figura al decimo posto nella lista dei bestseller di Amazon.
Il set contiene un’avventura introduttiva e le regole necessarie per iniziare. Vengono presentate le razze presenti fin dalla prima edizione di D&D (Umano, elfo, halfling e nano) e le ormai quattro iconiche classi base di chierico, guerriero, ladro e mago, sia in omaggio alla tradizione, sia per lasciare ai giocatori la voglia di avere anche il resto. Sono anche presenti gli estratti dai tre manuali base necessari per poter giocare l’avventura di 64 pagine, che accompagnerà i cinque personaggi pregenerati dal 1° al 5° livello.
Dallo stesso giorno, sul sito ufficiale della Wizards of the Coast, è stato reso disponibile il regolamento base, scaricabile gratuitamente in formato PDF.
Una strategia editoriale molto diversa da quella effettuata nel 2007 col lancio della quarta edizione. Ora pare che l’intenzione sia di guidare i giocatori alla scoperta della nuova incarnazione del gioco di ruolo più famoso del mondo, sia perché viene presentata come qualcosa di totalmente nuovo, sia per attirare nuovi giocatori, dopo che una buona parte degli utenti 3.5 era confluita in Pathfinder. Da questo punto di vista, lo Starter Set sembra un’ottima idea, anche grazie al prezzo mantenuto molto basso (19,99 dollari).
Degna di nota anche la scelta di rendere pubblico il regolamento e il materiale. Oltre a rendere inutili fughe di notizie e PDF pirata, è una decisione che tiene conto della realtà dell’editoria odierna, in cui ormai comprare a scatola chiusa è un lusso che pochi si permettono. I futuri utenti potranno così visualizzare il materiale prima di comprarlo… e, nelk frattempo, visitare spesso la pagina della Wizards: le regole verranno infatti pubblicate parzialmente e costantemente aggiornate, fino a essere completamente disponibili a novembre: in concomitanza con l’uscita dei tre manuali base.
Pare invece che, nella nuova politica Hasbro, le traduzioni non siano previste. Al momento non vi sono notizie di permessi di pubblicare D&D in lingue diverse dall’originale, e non si vedono spiragli su eventuali traduzioni future. A quanto pare la Hasbro prevede di guadagnare di più vendendo i manuali inglesi. Che questo possa inficiare il successo all’estero di D&D è ancora da vedersi.
Per ora, in Italia, la Editori Folli sta pubblicando in italiano sul proprio sito il materiale D&D Next finora uscito sul sito Wizards. Sono stati rimossi tutti i product identity per non ledere il copyright, non essendo una traduzione ufficiale. Ma, per la gioia dei lettori nella lingua del “sì”, il lavoro procede spedito.