Salve a tutti, oggi torno molto volentieri a parlare del blog di Willoword o GM Willo, per segnalarvi un gioco interessante e molto semplice da gestire. Infatti se avete voglia di imbarcarvi in un progetto, che si avvicina molto a quelli di scrittura condivisa, vi consiglio di seguire questo semplice regolamento. Per chi ci seguisse solo da poco preciso che GM Willo ha già presenziato altre volte in questa rubrica: è colui che ha messo in ordine e messo in .pdf il manuale del gdr di Mario Merola e ha scritto Belligeranza.
Cos’è Blog di Ruolo? Traendo una sua personale e libera ispirazione dal romanzo che narra le gesta del Barone di Munchausen, in pratica GM Willo da la possibilità di gestire una “partita” volta a Confutare o ad Avvallare quanto viene esposto nel post incipit del Master, che in questo caso viene chiamato Paroliere.
In pratica ogni partecipante si crea un personaggio e si può accordare col Paroliere per l’ambientazione oppure sceglie direttamente lui. La creazione del pg, in Blog di ruolo, è completamente libera: non ci sono statistiche, ma solo una breve descrizione della personalità lasciata completamente in mano ai giocatori. Una pecca? No fintanto che tutti sono d’accordo e si gioca ovviamente per divertirsi o sperimentando questa peculiare forma di gdr estremamente narrativa.
La prima pecca, a livello strettamente personale, la trovo quando GM Willo all’interno del manuale non da cenno alcuno sull’impostazione del blog. Cosa voglio dire? Mi pare strano che visto il mezzo che se si vuole usare, non vi siano due parole (neppure come esempio) su come suddividerlo e impostarlo. Creare la sezione dove ci si mette le schede virtuali dei pg, creazione di un archivio riguardante le “missioni” passate e cose così. Non che siano cose complicate per carità, ma sarei stato curioso di vedere qualche esempio o anche solo dei semplici consigli per chi non è solito approcciarsi con questi mezzi.
Quindi una volta decisi i vostri pg, il Paroliere parte scrivendo un mini racconto, in cui vengono introdotti gli elementi inerenti all’ambientazione decisa o concordata, in cui è importante, o fondamentale, che sia contenuta una Affermazione che deve essere, secondo leggi fisiche o di pensiero, assolutamente falsa, oppure non dimostrabile.
A questo punto una volta reso pubblico il contenuto del racconto il gioco può partire. Il primo a commentare deve essere da regolamento portato a scrivere una Confutazione a quanto scritto dal Paroliere, diventando quindi de facto il Confutatore. Gli altri giocatori dovranno quindi avvallare o quanto scritto dal Paroliere o dal Confutatore. Dov’è l’interpretazione? Molto semplice, non è strettamente necessario che si confuti tutto l’insieme di quanto esposto dal Paroliere, ogni pg si deve sentire libero di confutare a sua volta anche solo una parte parziale di quanto esposto oppure Avvallando anche lì solo una parte del discorso. E qui si può dipanare una discussione molto prolifica con ogni pg che ha da dire la sua.
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