Terry Brooks, 70 anni, in una foto presa dal suo sito.
È ormai ufficiale: Shannara, il ciclo di romanzi di Terry Brooks che riscuote uno straordinario successo da quasi quarant’anni, diventerà ora una serie televisiva. MTV ha formalmente richiesto i dieci episodi che costituiranno la prima serie. La notizia è stata fornita dallo stesso Brooks sul proprio sito ufficiale.
Shannara è una saga complessa e articolata di più di venti volumi, incentrata sulla storia nei secoli dei componenti la famiglia Ohmsford, in un mondo popolato da bizzarri esseri e da Druidi depositari di segreti pericolosi. Nonostante sia colpevolmente assente sulle librerie italiane da anni, la sua importanza è indubbia, sia nel fantasy contemporaneo, sia nell’immaginario collettivo.
La serie televisiva potrebbe rivelarsi un’idea sorprendentemente buona. Anche se in Italia non viene più ristampata da decenni, come la quasi totalità del fantasy e fantascientifico, ha ancora un grande numero di appassionati ed è ancora ricercata. Il ciclo di Shannara è scritto con un ritmo e uno stile che lo rende ideale per essere convertito in serie televisiva. Bisogna solo sperare che il budget basti per avere buoni attori ed effetti speciali accettabili. E, visti gli standard qualitativi segnati da A Game of Thrones, le aspettative del pubblico in merito si sono alzate.
Difficilmente bisognerà preoccuparsi della fedeltà all’opera originale: Terry Brooks conferma che figurerà tra i produttori esecutivi del progetto, insieme ad Al Gough, Miles Millar, Jonathan Liebesman , Dan Farah e Jon Favreau. Quest’ultimo avrebbe dovuto occuparsi di dirigere la serie, ma, per sopraggiunti impegni, la poltrona del regista è andata a Liebesman.
Non si può non approvare la scelta di cominciare l’opera con l’adattamento del secondo volume della saga, Le Pietre Magiche di Shannara (The Elfstones of Shannara), riconosciuto come uno dei libri migliori della serie. In effetti il primo volume, La Spada di Shannara, ha subito negli anni pesanti accuse di plagio a causa delle evidenti similitudini con Il Signore degli Anelli. Pare però che copiare dalla celebre trilogia fosse stata un’esplicita richiesta della casa editrice e non una scelta di Brooks (che, va riconosciuto, nei libri successivi si discosta completamente dall’opera di Tolkien).
La notizia della serie è un’occasione per riscoprire un tipo di fantasy più classico (ma tutt’altro che ingenuo) di quello di G.R.R.Martin, a cui i lettori odierni sono abituati: basti vedere l’incredibile successo di pubblico apportato alle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco dalla serie televisiva dedicata. La speranza è che Shannara faccia vivere una seconda giovinezza all’opera cartacea, risollevando un po’ il travagliato mercato della letteratura fantasy qui in Italia. Se avesse successo, potrebbe fungere da trampolino di lancio per riproporre altri capolavori del genere, ormai irreperibili se non a prezzo di collezione.
“I’ve been dreaming about seeing these books adapted properly for thirty-five years, and now its really happening. So let’s all celebrate dreams coming true.”
“Ho sognato per trentacinque anni di vedere questi libri adattati a dovere e ora sta accadendo davvero.” (Terry Brooks)
Possiamo solo sperare che la serie sia all’altezza delle aspettative.