Ben ritrovati all’appuntamento settimanale con la rubrica che cerca, scova e vi segnala i gdr free che la rete italiana propone & produce. Ieri, se siete su Facebook ve ne sarete accorti (va bene anche un profilo G+), altrimenti ve lo annuncio io ora, era il 124° compleanno di Howard Philips Lovecraft conosciuto come il Solitario di Providence. La fama di Lovecraft, ha varcato il secolo perché il merito principale gli deriva soprattutto dall’essere il creatore del Grande Antico per eccellenza: “Cthulhu“! Si dobbiamo a lui racconti come “La maschera di Innsmouth“, oppure racconti della portata di “Dagon“, o da quello che è alla base di tutto: “Il Richiamo di Cthulhu“.
Quindi in occasione di questa speciale giornata ho deciso di rendergli omaggio segnalandovi un gioco di ruolo (tra i tanti e solo Matteo Poropat sa esattamente quanti…) che a mio modestissimo parere è perfetto per quei giocatori che sono più interessati a ricreare al tavolo la parte riguardante l’orrore Lovecraftiano che alle meccaniche di inseguimento in macchina o a quanto lontano possa sparare la pistola del proprio personaggio.
Cthulhu Dark di Graham Walmsley, tradotto suppongo dal curatore e ideatore del sito di Roleplaying.it (che purtroppo ha chiuso, ma ha lasciando aperto e disponibile l’enorme archivio in suo possesso!) lo potete scaricare senza tanti problemi proprio dal sito sopracitato. Il file in formato .pdf si presenta veramente molto bene: è velocissimo sia da leggere che da comprendere! Il regolamento si snoda per solamente due pagine a doppia colonna, nelle quali c’è tutto quello che serve per giocare. Dal font usato al modo in cui il regolamento è presentato devo proprio dire “peccato che siano solo due paginette” 😀
Il tema dell’orrore Lovecraftiano è il centro e il perno di tanti giochi, Cthulhu Dark infatti concentra i pochi casi dubbi di un’indagine nel tiro di un singolo d6 sottolineando ed ammonendo verso la fine del regolamento che non c’è via di salvezza se si incontra un mostro dei Miti, solo morte o pazzia per coloro che sono baciati dalla dea bendata. Ora immagino già alcuni di voi che obietteranno che in un romanzo gli Eroi sono riusciti a fermare un’evocazione, altrove un tale di nome Randolph Carter ha parlato nientemeno che col Caos Strisciante in persona senza diventare un… “un idiota balbuziente” (cit.).
Tutto vero, ma io potrei dirvi che in quei casi specifici si leggono le gesta di persone speciali: come Randolph Carter. Pertanto torniamo a Cthulhu Dark e al suo regolamento minimale. Il gioco è molto semplice, pensate al vostro alter ego e buttate giù qualche linea guida come professione e una descrizione sommaria sull’aspetto fisico e sul carattere. Usate pure un foglio se ritenete che vi possa servire, vi dico questo perché non esiste una scheda del pg. Esatto, pertanto come viene gestito il tutto?
Con una semplicità disarmante ecco come sfruttare i d6 che vi servono:
- Lanciate 1d6 se il compito è compreso nelle potenzialità umane;
- 1d6 se ciò che vi accingete a fare è compreso nelle vostre competenze professionali
- Il d6 verde (mi raccomando è espressamente detto che deve essere verde 🙂 ) chiamato anche Dado Follia, se per riuscire dovrete rischiare la vostra sanità mentale.
Pertanto se per esempio siete un avvocato e volete saltare dal secondo piano di una villa, tirerete solo il d6 della vostra potenzialità umana. Andrete a tirare quello della potenzialità umana e della vostra professione se avete deciso che siete un acrobata del circo o semplicemente un atleta. Tirate 3d6, uno è quello verde, se saltate giù dalla solita finestra per scappare a un mostro che vi vuole fare la pelle!
Perfetto, dopo aver lanciato il dado o i dadi, quello con il valore più alto vi farà capire come ci siete riusciti. Un risultato di 1 indica che l’azione è riuscita a malapena e con effetti secondari sgradevoli, ma non immediati: per esempio se dovevate fare piano… Eh mi dispiace avete rotto il classico rametto, ma sembra che al momento nessuno se ne sia accorto. Invece 6 indica il successo pieno. Ogni faccia del d6 quindi corrisponde a un livello di riuscita e quindi tirando i vari d6 assieme scoprirete come ci siete riusciti.
Esempio: Carlo che sta giocando un investigatore privato, vuole scoprire se sulla scena del crimine l’assassino ha lasciato tracce o indizi che potrebbero tradirlo. Lancia il d6 per l’azione umana e il d6 per la professione perché investigare rientra ampiamente nella suo ruolo. Ottiene un 5 e un 1. Umanamente è riuscito a scorgere un indizio, professionalmente no. Claudio interpreta questo risultato come più una botta di culo del suo investigatore che per una vera ricerca scrupolosa della zona.
Se, dopo aver tirato i dadi, è il Dado Follia ad avere il risultato più alto, siete riusciti nella vostra azione ma dovrete fare un Tiro di Follia. Tutti i giocatori partono con una Follia pari a 1 che potete anche segnare con un d6, ogni volta che si verifica quanto scritto in precedenza tirate nuovamente il dado verde, se fate più di 1 la vostra insanità o pazzia aumenta di uno. Questo perché la follia non vi ha ancora contagiato. Arrivati a sei il vostro pg è pronto per il manicomio o per entrare in un culto che inneggiano gli Antichi! Badate però che la vostra follia è possibili diminuirla deliberatamente, ma solo finché siete a un massimale di cinque.
Ok potreste essere tentati dal dire che ci sono variabili quali il fallimento e che bla bla bla. Fermi tutti, anche in Cthulhu Dark se pensate che un’azione possa essere interessante che fallisca tirate una manciata di dadi corrispondente all’azione che il pg dovrà affrontare, chi nel suo pool ottiene il valore più alto impone la sua descrizione: se vince il giocatore che stava compiendo l’azione descrive come ha successo usando il risultato ottenuto, viceversa se vince chi vi impone la difficoltà sarà lui a dirvi come fallirete.
Ora Cthulhu Dark lo consiglio a giocatori che amano la teatralità e lasciano la casualità relegata a pochissimi casi isolati. Il regolamento si adatta molto bene per one shot o per coprire “buchi” laddove il master o il vostro gruppo di gioco solito sia decimato. Insomma ottimo come riempitivo, provatelo e sappiatemi dire. Io rifaccio gli auguri al Maestro di Providence e vi aspetto direttamente la settimana prossima!