Bentornati alla nostra rubrica dei Rant! Oggi prendo volentieri il testimone dal nostro amato (si fa per dire) De4thkiss per parlare di un argomento che, come potete immaginare, mi fa scaldare parecchio ogni volta.
Abbiamo un’emergenza da fronteggiare. Un’emergenza fatta di bile, cuori spezzati, aspettative delusi e piccoli mondi che esplodono al contatto con la dura realtà.
Stavolta non ce la prendiamo con gli editori, con i negozianti, con gli appassionati che spammano ovunque. No, ce la prendiamo con gli autori di gdr, in particolare con quelli che hanno un loro gioco nel cassetto da anni.
Lo so, questo racchiude quasi tutti i giocatori di ruolo esistenti. Dopotutto nel GdR si può spaziare con la fantasia… e prima o poi il regolamento ci va stretto. Ed ecco home rules, variazioni, ibridi di sistemi a più non posso. E poi dai… i nostri amici si divertono. Tutti ci dicono che funziona bene! La campagna è fighissima, ed è durata anni. Il sistema funziona mille volte meglio di D&D. Questo è un bene no?
Mica sempre. In particolare, perché questa onda di entusiasmo porta l’autore esordiente a presentare il suo gioco usando uno o più dei seguenti termini, e va sempre a finire che qualcuno (spesso l’autore, ma di sicuro la discussione) si fa male.
“Innovativo”, “originale”, “mai visto” “funzionale” “semplice”.
Tutti questi terribili difetti di comunicazione, che vi espongono al pubblico ludibrio, sono peggiorati dal nefasto uso di superlativi come assolutamente, totalmente, completamente, definitivamente e via dicendo.
Lo so, lo so. Voi siete davvero convinti di quel che dite, e siete certi che io parli in questo modo solo perché non ho ancora visto il vostro gioco. Ah, se lo avessi letto… allora sì che mi stupirei! Non ci sono gli allineamenti! Avete creato un sistema che non usa i livelli! L’interpretazione conta davvero. Non si fa solo somma di bonus e malus….
Vi sbagliate. Il vostro gioco, molto probabilmente, è una merda. Lo so, mi sbaglio. Come posso parlare? Non lo ho visto? Bè, consolatevi: siete in ottima compagnia. Ci sono centinaia, se non migliaia di autori là fuori, tutti con il gioco nel cassetto. E chiedetevi, con umiltà: perché proprio voi? Perché designer che lavorano per multinazionali da anni fanno sistemi sbagliati e fallati, e voi (e le centinaia di altri come voi) no?. Perché le cose non stanno così. Il vostro gioco, se va bene, è nella media dei prodotti amatoriali. Cioè sotto qualsiasi altro gioco che è stato DAVVERO pubblicato. L’unico motivo per cui non ve ne siete accorti è che siete ignoranti: non nel senso di stupidi, nel senso che ignorate quanto esiste al mondo.
Facciamo un esperimento, vi va?
Pensate ad una cosa impossibile da avere in un gioco di ruolo. Ci avete pensato? Bene, ora cercate su Google.
Sicuramente esiste di già. Volete un GdR senza Master? Ce ne sono dozzine. Volete giochi senza dadi e senza casualità? Esistono dai primi anni ’80. Volete delle pornostar? C’é un gruppo di attrici hard che dopo le riprese gioca a D&D. Volete una ambientazione dove siano presenti orsi volanti che sparano laser dagli occhi? C’é Synnibar. Volete giochi di cattivo gusto? C’é F.A.T.A.L. (dove tiri per determinare la dimensione del tuo ano. Sì, ho scritto proprio ano). Volete ubriacarvi? Ci sono giochi dove si beve e si interpreta (Il Barone di Munchausen) e GdR a tema alcolico (Le Storie del Vagabondo Galleggiante). Volete un gioco con gli animali del bosco? Esiste Forest Keeper (ed è di un autore italiano!). Volete un gioco in pdf tutto interattivo? Esiste Eclipse Phase. Volete i robottoni? Ce ne sono almeno una decina solo per citare quelli italiani. Volete dei mutanti con dei genitali in faccia? In Urban Heroes ci sono (e anche lui è italiano).
Rassegnatevi. Il mondo non solo è vario, è mostruosamente più grande di quanto possiate immaginare. E noi, in Italia, rintanati nella nostra lingua, abbiamo accesso ad una porzione infima di quanto esiste all’estero.
Sapevate che Cyberpunk 2020 è più famoso in Italia che nel resto del mondo, dove è solo uno dei tanti giochi futuristici pubblicati? Sapete che in Giappone esiste un filone di giochi in lingua giapponese che usano meccaniche per noi assurde? Sapete che uno dei primi giochi pubblicati in Italia prevedeva di reincarnarsi in varie epoche (come in Cloud Atlas?) Sapete che non è stato D&D il primo GdR pubblicato in Italia?
Per carità, nessuno nasce imparato. E non sapere le cose non è una colpa, nessuno dovrebbe rinfacciarvi di non sapere qualcosa. Peccato che avete pubblicato il vostro gioco. Peccato che lo facciate su internet, dove due cazzo di click potrebbero aprirvi il mondo. Peccato che vi presentiate tutti tronfi e convinti di aver scoperto l’America, quando (se va bene) avete reinventato l’acqua calda. E spesso pure male.
Esiste perfino un termine, fantasy heartbreaker per tutti quei giochi che ti “spezzano il cuore” quando pensi all’impegno e alle ore di lavoro profuse dall’autore con amore per reinventare (male) cose che esistono da decenni?
Quindi: il mondo purtroppo è un brutto posto, popolato di nerd senza vita sociale che non hanno fatto nient’altro che rubarvi le idee (o meglio, arrivarci prima di voi).
Ma avete anche un sacco di vantaggi sapete? Il mercato dei GDR è così piccolo che gli altri autori ed editori (anche se in teoria sono vostri concorrenti) vi aiuteranno, perché siamo così pochi che il nostro numero non può che crescere. Nessuno ruberà il vostro gioco, perché ognuno è impegnato a scrivere il suo. Vi daranno più consigli di quelli che vorrete ascoltare. E a tutti fa piacere vedere un gioco in più, piuttosto che uno in meno.
Ma, PER FAVORE, non diteci che il vostro gioco è originale. State entrando in una libreria di gialli annunciando di aver scritto il libro con il “delitto perfetto”, e avete letto (se va bene) due volte Conan Doyle e una volta Agatha Christie.
Nessuno vi farà il culo a strisce su come giocate con i vostri amici e su come vi divertite. Ma scrivere e pubblicare è una cosa seria. Fottutamente seria. Non basta mettersi al pc a scrivere (anche se, per la legge dei grandi numeri, sicuramente qualcuno là fuori ha imbroccato per puro caso la strada giusta e sta scrivendo un grande capolavoro del GdR che verrà ricordato nei secoli. Solo che non siete voi).
Noi vi tratteremo con più delicatezza, promesso. Ma voi ampliate le vostre vedute. Per favore. Non ci divertiamo a smontarvi sapete? Ogni volta sentiamo un dolore proprio qui, in mezzo al petto. Perché eravamo come voi . Siamo stati tutti come voi, ad un certo punto della nostra vita ludica, e sappiamo bene quanto fa male sentirsi dire certe cose.
Ma voi non aiutereste qualcuno che gira per strada con un rocchetto di cavo telefonico da 200m e una cornetta urlando di aver inventato il telefono portatile?