La storia di cui parleremo oggi è tratta da un racconto le cui fonti sono da verificare ma non per questo è meno affascinante. Il racconto di cui parliamo è la storia della Ourang Medan.
La storia
Nel mese di giugno 1947 una nave mercantile olandese di nome Ourang Medan, il cui nome deriva dalla parola indonesiana Ourang che vuol dire”uomo” o “persona”, mentre Medan è la città più grande dell’isola indonesiana di Sumatra, dando una traduzione approssimativa di “uomo di Medan”, viaggiava nello Stretto di Malacca quando inviò un segnale di pericolo alle navi vicine. Il messaggio in alfabeto Morse diceva: ” Tutti gli ufficiali, tra cui il capitano della nave e l’equipaggio intero giacciono morti in sala nautica e nel ponte…forse in tutta la nave non restano superstiti”; successivamente seguì un codice Morse indecifrabile ed un ulteriore messaggio finale dal macabro sapore: “…anche io sento arrivare il mio momento, aiutatemi!”. Una nave americana, la Silver Star, ascoltò il messaggio e andò ad indagare. Una volta a bordo, constatarono come l’intero equipaggio fosse morto, ognuno con un’espressione terrorizzata in volto. Non c’era segno di colluttazione né di disordini sulla nave.
Lo scafo era perfettamente in ordine, ma tutti i membri dell’equipaggio erano morti. Un incendio improvviso scoppiato nella stiva della nave, costrinse i soccorritori del Silver Star ad evacuare troppo frettolosamente la nave per poter operare ulteriori e più precise indagini. Poco dopo, l’Ourang Medan fu visto esplodere e affondare. Le ipotesi sulla sparizione della nave furono molteplici, ma in molti credono sia una storia inventata di sana pianta a causa della mancanza di documentazione relativa al mercantile, come ad esempio i progetti. Un’ipotesi plausibile è che la nave trasportasse un carico clandestino di acido solforico e nitroglicerina, e che questo abbia ucciso con le esalazioni tutto l’equipaggio poi la nitroglicerina reagendo a contatto con l’acqua di mare avrebbe innescato l’incendio. Altra ipotesi è un malfunzionamento nelle caldaie che avrebbero rilasciato monossido di carbonio e poi dato vita all’incendio. La verità sulle cause della tragedia e sulla vera esistenza della nave resta un mistero.
Avventure
Appena ho letto questa storia ho pensato subito ad un film che ho visto poco tempo fa che si chiamava “Nave Fantasma – Ghost Ship”, la nave del film era un transatlantico italiano dal nome Antonia Graza e non un mercantile però ha delle interessanti simiglianze con questa notizia, dopo ho iniziato a pensare come utilizzare questa storia in una campagna e la prima domanda che mi sono fatto è: qual’ è la natura della causa della tragedia? Come potete leggere ho parlato della “natura” della causa e non della causa stessa, questo perchè in base al tipo di storia che vogliamo fare dobbiamo prima pensare qual’è il filone che vogliamo usare, possiamo seguire ad esempio un filone sovrannaturale horror come nel film succitato, oppure eliminare completamente la parte sovrannaturale e utilizzare qualcosa di più “reale” come delle esalazioni tossiche o un virus letale. Dopo aver individuato l’ambientazione dobbiamo pensare alla causa vera e propria, seguendo l’idea del film succitato, la tragedia potrebbe essere stata causata da un qualche servo di una divinità oscura e blasfema, oppure la stessa entità potrebbe considerare la nave come la propria casa e mangiare tutti gli sventurati che ci capitino dentro, in questo modo la nave diventerebbe una sorta di trappola per i curiosi e gli avidi che sperano di trovare qualcosa da depredare sfruttando la legge del mare sui recuperi.
Passando ora a un genere più “realistico” possiamo ipotizzare che le morti siano causate dalla fuoriuscita di vapori tossici incolore ed inodore, in questo caso i PG potrebbero scoprire la natura della minaccia una volta arrivati nella stiva e dovrebbero cercare di fuggire prima che il gas faccia effetto, a questo punto la fuga potrebbe diventare un viaggio contro il tempo fatto di allucinazioni, dovute al gas, e trappole, dovute all’usura della nave, come scale che si rompono, porte che non si aprono, inoltre se il gas fosse anche infiammabile i PG dovrebbero fare attenzione anche agli strumenti da utilizzare, onde evitare esplosioni letali. Altra ipotesi potrebbe essere quella del virus che potrebbe portare alla follia tramite allucinazioni orribili, in questo caso i PG potrebbero involontariamente combattersi credendosi dei mostri da incubo, oppure morire dal terrore vedendosi in uno specchio,questo virus potrebbe essere arrivato sulla nave a causa di un qualche animale, tipo albatros o gabbiano, oppure un pesce pescato o semplicemente sfuggito al controllo dopo essere uscito da qualche contenitore sigillato, a questo punto i PG oltre che resistere alle loro allucinazioni dovrebbero capire la provenienza del virus e portarne un campione in un laboratorio dove analizzarlo per poter trovare una cura, tutto questo in una lotta contro il tempo, pensate ad esempio se il laboratorio fosse dentro la nave stessa e mentre i PG più sani cercano di trovare una cura, quelli ormai impazziti cercano di sfondare la porta del laboratorio per ucciderli.
Su questo tema vi consiglio un videogioco survival horror di nome “Cold Fear” i cui primi livelli si svolgono proprio su una nave. Variando un po’ il tema del virus e sconfinando nella fantascienza vi consiglio il film “Virus” in cui un virus informatico alieno prende il controllo di una nave oceanografica e crea delle sorte di automi per poter poi arrivare a replicarsi sulla terra ferma. Prima di passare ai consueti spunti vorrei soffermarmi su un altro aspetto importante da valutare che è la descrizione dell’ambiente e la sua spazialità. Quando descriverete la vostra nave ai giocatori varrà la pena soffermarsi sullo stato della carta da parati staccata sulle pareti metalliche delle cabine, le muffe e la ruggine, oppure sui quadri che riprendono paesaggi o persone, quadri muffiti o dai vetri rotti. I vostri PG dovranno essere colti dall’odore acre della muffa, dall’odore salmastro della salsedine e sentire cigolii, rumori metallici indefiniti, echi distanti nei lunghi corridoi. Questi particolari serviranno a rendere il clima di orrore e smarrimento che le enormi dimensioni e gli intricati corridoi della nave creano, in questo senso, per rendere la “spazialità” della nave, non serve creare una vera e propria mappa ma più delle stanze tipiche da mettere al momento giusto, dietro un angolo, sopra una scala, dietro una porta stagna, ognuna di queste stanze dovrebbe essere una sorta di “incontro” in cui i PG si imbatteranno vivendo scene differenti per ogni stanza, come una sorta di casa degli orrori.
Concludiamo ora con i due consueti spunti, il primo di stampo horror: i PG fanno parte dell’equipaggio di una nave mercantile, durante il suo viaggio la nave si imbatte nel relitto di un vecchio transatlantico. Il capitano decide di mandare una piccola squadra, ma questa non fa ritorno, allora decide di mandare i PG, che sono tra i suoi uomini migliori. Quando i PG saliranno sulla nave, inizieranno un viaggio fra ombre e rumori, stanze con cadaveri di uomini morti letteralmente dallo spavento e corridoi che risuonano di versi inumani. Scendendo in profondità nel ventre della nave, i PG incontreranno strane creature antropomorfe ma formate da una sorta di sostanza viscida e traslucida simile a quella delle amebe. Queste creature secernono un veleno che causa allucinazioni, se i PG verranno avvelenati rischieranno di morire a causa delle loro stesse allucinazioni. Ma questi esseri non sono altro che i servi di un orrore ben più crudele e blasfemo che si trova nella parte più vicina allo scafo della nave. Quando i PG apriranno la porta che da alla sezione inferiore della stiva si troveranno di fronte ad un’enorme creatura viscida e purulenta che riempie totalmente il locale ed agganciata allo scafo tramite degli pseudo podi, l’essere ctonio si nutre delle paure degli esseri che gli capitano a tiro e le creature che i PG hanno incontrato non sono altro che suoi servi generati dal suo stesso corpo. A questo punto i PG dovranno fuggire dalla trappola in cui si trovano prima di essere uccisi dalle loro paure.
Il secondo spunto è per un’ambientazione moderna: i PG fanno parte di un’agenzia governativa segreta che viene mandata ad esaminare il relitto di una nave mercantile russa a largo delle coste americane. Da una prima analisi il relitto sembra essere abbandonato, quando però i PG scenderanno sottocoperta, cominceranno a incontrare cadaveri di marinai con le espressioni di chi prova un dolore acuto e le mani sulle tempie. Proseguendo i PG scopriranno una sezione segreta in cui è stato installato un laboratorio medico con un area di contenimento piena di scimpanzé morti tranne una gabbia vuota con una targhetta che recita “Sam”, secondo l’analisi dei diari dei medici, sembra che si conducessero esperimenti per il potenziamento dei poteri mentali degli esseri umani, prima di sperimentare su cavie umane venivano utilizzate delle scimmie. Andando avanti con la lettura i PG scopriranno che le ultime note parlano di come la cavia di nome “Sam” abbia sviluppato potenti poteri telepatici in grado di uccidere ma come effetto collaterale aveva maturato un forte istinto omicida e rabbioso. Facendo due più due i PG capiranno che Sam è ancora in giro ed è la causa delle strane morti, a questo punto inizierà la caccia alla crudele creatura, che conosce bene la nave e riesce a muoversi agilmente fra i silenziosi corridoi, l’incubo è appena iniziato.
Giochi consigliati
Il primo primo gioco a cui ho pensato è “Il Richiamo di Cthulhu”, in questo gioco grazie alla meccanica dei punti SAN si può rendere molto bene il senso della sanità che lentamente scendo a causa delle allucinazioni o dei mostri. Il secondo gioco che vorrei citare è “Cosnpsiracy X” in questa ambientazione la nave della storia potrebbe essere un laboratorio del Black Book in cui si facevano esperimenti su ibridi alieni o virus letali. Le stesse tematiche con pochi adattamenti si possono introdurre in giochi come “Cthulhutech” o “Cyberpunk 2020”, inoltre si può anche pensare ad un’avventura di “Shadowrun” dove la nave potrebbe essere vittima dell’infestazione di qualche spirito, magari proprio degli spiriti degli insetti. Mollate gli ormeggi e salpate per il mare del terrore…
Link consigliati
– Sito da cui è tratto l’articolo
– Pagina wikipedia sulla Ourang Medan
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