Siete tra quelli che visitano la fiera di Lucca non solo per i “Comics”, ma anche per i “Games”? Godeteveli finché potete: dal 2016 potreste non trovarne più.
Sembra infatti confermata la voce che la più importante convention italiana subirà un brusco cambiamento. Il Padiglione Carducci, sede dell’area dei giochi, sarà spartito integralmente tra il settore dei videogiochi e quello del cosplay e giochi di ruolo dal vivo, che negli ultimi anni si sono espansi proporzionalmente al loro successo. Addirittura il restyling potrebbe avvenire già per l’edizione 2015.
Non si sa ancora quali spazi occuperanno i giochi da tavolo, di carte e di ruolo; anzi, a questo punto la loro stessa presenza a Lucca sembra quanto mai dubbia.
“Il trend che da anni prende sempre più piede è il videogioco e, soprattutto, il cosplay”, spiegano dal Comitato Organizzativo dell’evento. “L’appuntamento annuale a Lucca è ormai un’istituzione irrinunciabile. Per rispetto verso i nostri clienti ci sentiamo in dovere di proporre una manifestazione sempre al passo coi tempi, che sappia rispondere ai cambi di esigenze.
Una maggiore affluenza di pubblico richiede maggiori spazi per evitare lunghe code e congestionamenti. I cambiamenti porteranno quindi beneficio a tutti, compreso il pubblico dei giochi da tavolo.”
E separare il settore videogiochi in un padiglione dedicato? C’è già stato un precedente nel 2012, in occasione della presentazione di Assassin’s Creed 3. “Oggi il mercato videoludico conosce una straordinario successo che ai suoi albori era impensabile. È quindi nostro dovere sostenere questa forma d’intrattenimento con tutto lo spazio occorrente per ampliarsi. Lo stesso vale per il cosplay, che negli ultimi anni è diventato la vetrina di presentazione dell’evento. I media si sono accorti di Lucca Comics grazie ai cosplayer ed essi hanno portato nuova linfa alla convention. Il visitatore casuale è comprensibilmente attirato più dai costumi brillanti che dalla carta stampata.”
Insomma, nel nuovo Lucca Games non c’è più spazio per i giochi “vecchi”. L’amministrazione, tuttavia, garantisce che GdR e giochi da tavolo non saranno ignorati come invece è stato per i giochi di carte. “Riconosciamo la rilevanza che hanno avuto per la manifestazione le forme d’intrattenimento nate nel secolo scorso: rinunciare al loro apporto sarebbe ingiusto. Gli stand delle case produttrici di giochi di società saranno ancora una presenza importante nel nuovo Lucca Games, dopo un’opportuna ricollocazione”.
Pare che l’idea sia spostare gli stand di giochi in zone periferiche della fiera, in cui gli appassionati potranno recarsi liberamente senza infastidire cosplayer e videogiocatori, lontani dalle aree di maggiore affluenza di pubblico, insieme agli stand di fumetti vecchi e modernariato. Nell’attesa che questo ghetto sia pronto si pensa di “ricollocare” gli stand delle case produttrici di giochi prendendo i proverbiali due piccioni con una fava. Come? Riqualificando gli spazi aperti intorno al Padiglione Carducci, saldamente occupati dai bagarini, che saranno invece offerti agli editori a prezzi stracciati.
Le reazioni dei produttori a una simile notizia non si sono fatte attendere:
“Ci rammarichiamo di sapere la cosa così in ritardo, anche in virtù dell’amicizia che ci lega con parte degli organizzatori della fiera” dichiarano amareggiati alla MiniG4m3s Studio. “Da anni auspichiamo una separazione della realtà videoludica da quella dei giochi da tavolo e dai giochi di ruolo e sapere che invece la più importante manifestazione del settore volgerà il suo sguardo solamente all’aspetto che meno amiamo di quella che finora è stata Lucca Comics & Games ci rende tristi. Tuttavia, non potendo permetterci di perdere un simile appuntamento, convertiremo il titolo cartaceo che avevamo previsto in un JRPG per console.”
La Wild Boar risponde con sottile ironia: “Non solo lo sapevamo da due anni, ma siamo pronti! A Lucca lanceremo il nostro primo MMORPG: Edition Wars!” Ironia o sollievo per non dover noleggiare uno stand a prezzi sempre più gonfiati?
Il team Acchiappasogni non si scompone: “L’avevamo già intuito, motivo per cui puntiamo su titoli versatili. Il nostro supplemento Keiros si evolverà a breve da gdr cartaceo a videogioco di ruolo di altissimo livello, che verrà realizzato nientemeno che dalla Electronic Arts.”
“E, per lanciare la versione Live di Musha Shugyo, abbiamo già un supertestimonial d’otralpe: Jean-Claude! Chi ha bisogno di Lucca?”
Del tutto indifferente, invece, la neonata 9Tales, affermatasi sul mercato con l’edizione italiana di Tenra Bansho Zero.
“Il concetto di “gioco di ruolo” inteso intorno a un tavolo a lanciare dadi e interpretare personaggi inverosimili è ormai obsoleto” spiega Stefano Rosiello, portavoce e socio fondatore. “Il giocatore tradizionale tipico è un sociopatico che passa la vita su Internet a scrivere che i giochi che gli piacciono sono “oggettivamente migliori” di quelli in cui non riesce a sentirsi migliore. Se certi cerebrolesi stanno alla larga da Lucca, e dai nostri clienti, tanto di guadagnato.
Siamo pronti a lanciare sul mercato titoli innovativi e fatti bene pensati per giocatori maturi, che fanno della multimedialità il loro punto di forza. Il nostro cavallo di battaglia Parpuzio, in cui s’interpretano veri giocatori di ruolo impegnati a promuovere il vero gioco di ruolo screditando gli altrui giochi di ruolo, è stato messo a punto contemporaneamente in versione cartacea, online e LARP. È stato accolto con tale entusiasmo che i nostri betatester ci giocano tutto il giorno da anni senza soste, alternando le tre versioni: tutto gratis, per pura passione.
Questi sono i giocatori che vogliamo. E ora anche Lucca Games.”
Pare proprio che, se il mercato ludico italiano verrà estromesso da Lucca, gli editori siano già corsi ai ripari. Nel frattempo vediamo come sarà il Modena Play. Almeno per ora, quello non ce lo toglie ancora nessuno.