Che la quinta edizione di Dungeons&Dragons abbia avuto uno straordinario successo non è certo una novità: fin da subito era stata accolta calorosamente dai giocatori, con lo Starter Set rimasto in vetta alle classifiche di Amazon per settimane e coi tre manuali base tuttora nella Top 100.
Al momento della stesura di questo articolo sei posizioni su sette nella categoria giochi fantasy di Amazon sono occupati da D&D e alla Wizards of the Coast hanno buone ragioni per gongolare.
Dati alla Mano
A lasciare stupiti, invece, sono i dati di Roll20 . Quest’ultima è una piattaforma nata nel 2012 dopo un kickstarter di successo, che fornisce supporto digitale alle partite di GdR, con strumenti utili per accelerare le partite e veri e propri “tavoli da gioco virtuali” su cui i giocatori possono incontrarsi e dare il via a sessioni. È presente in rete anche un video di spiegazioni in italiano per gli interessati:
Il sito examiner.com pubblica i numeri dei giocatori e delle partite di Roll20, suddivise per i vari giochi, e i risultati sono inaspettati:
Anche tenendo conto dell’ effetto novità -si parla di un gioco uscito solo l’anno scorso- e dell’innegabile hype che circondava l’attesa quinta edizione, l’exploit di D&D è impressionante: un terzo degli utenti di Roll20 gioca a D&D5E e una partita online su quattro è a D&D5E. Ovviamente la maggioranza degli utenti di Roll20 segue più di un gioco contemporaneamente (per chi non l’avesse notato, la somma delle percentuali è molto maggiore di 100%), per cui il numero di giocatori che hanno abbandonato gli altri sistemi non è così alto. Rimane il fatto che ha scalzato gli altri “concorrenti” in pochi mesi. Niente male per un gioco il cui terzo manuale base è uscito solo a novembre 2014.
A studiare i dati, D&D5E è attualmente l’unico gioco che abbia più partite in corso che giocatori. L’effetto novità di cui sopra ha ovviamente il suo peso.
Non solo: la terza e la quarta edizione sono rispettivamente terza e quarta in classifica e la seconda posizione è occupata da Pathfinder, che sfrutta lo stesso sistema di D&D3.5. È interessante notare che, dati alla mano, Pathfinder mantiene un numero maggiore di giocatori di D&D5E, ma meno partite giocate. Il primato per il numero di giocatori spetta ancora a D&D 3.5, che ha ormai una “vecchia guardia” di appassionati fedeli, con un numero relativamente basso di partite giocate, ma un gran numero di utenti.
Una situazione ironica, contando che la WotC aveva già provato in passato a lanciare tavoli virtuali per D&D senza riuscirci .
E gli altri GdR?
Hanno la loro parte, sebbene distante dagli enormi numeri dei primi in classifica. In particolare il World of Darkness, dopo essere stato uno dei giochi più diffusi e amati degli anni ’90 e aver riscosso un grande successo fino a pochi anni fa, sembra caduto nel dimenticatoio, quasi in fondo alla classifica. E stiamo parlando di una serie con un gran numero di appassionati, anche in Italia. Decisamente il passaggio dalla White Wolf alla CCP non ha fatto bene al Mondo di Tenebra.
Stupiscono anche le altissime posizioni di AD&D e GURPS: due sistemi che non vengono più supportati da quindici anni (praticamente un’era geologica in termini di GdR) e che hanno più partite e più utenti di giochi recentissimi. Tanto per capirci: ci sono più giocatori di AD&D che di FATE e Savage Worlds messi assieme.
Potrebbe essere la dimostrazione che i vecchi sistemi sono ancora amati, ma i dati possono essere interpretati in un altro modo molto meno confortante: il mercato RPG odierno ha un giro molto inferiore a quello degli anni d’oro (fino alla prima metà degli anni ’90). Quanti dei giocatori di Roll20 sono “attivi” e quanti lo usano solo per giochi ormai fuori mercato?
Si può solo sperare che il successo di D&D5E porti nuova affluenza di pubblico al mercato dei GdR. Considerando che è un’edizione pensata apposta per attirare nuovi giocatori si può ben sperare.
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