L’idea per questo articolo mi è venuta leggendo IFL Science. Seguendo questo link, potrete leggere di un robot giapponese con una tenerissima (nonché ultra-kawaiiii!) faccia da orsacchiotto, creato al solo scopo di uccidere esseri umani. A questo punto mi sorge un dubbio… parto dalla parte noiosa o da quella interessante? Penso che partirò dalla seconda, visto che vorrei che continuaste a leggere! 😀
Nell’articolo di IFL si parla di un robot chiamato SeppuKuma, ovvero Orso del Suicidio. Non ha vere gambe ma un sistema di sollevamento meccanico che gli permette di piegarsi anche fino al pavimento, dopo di che può prelevare il paziente e sollevarlo. Può sollevare un peso massimo di 80Kg, pesa 140Kg ed è stato programmato con software molto complessi oltre ad essere equipaggiato con attuatori di ultimissima generazione. La forza delle sue braccia gli permette di spezzare le ossa di un corpo umano come fossero cartone, ma non è tutto.
SeppuKuma è stato programmato per offrire ben 23 tipi diversi di suicidio assistito e ce n’è per tutti i gusti! Si va dall’iniezione letale (Everlasting Sleep) al soffocamento con cuscino (Pillow Kisses) passando per tanti metodi come l’asfissia da elio (Peaceful Breath) e lo strangolamento forzato finché il cuore del paziente non si ferma per almeno 15 minuti (Sleepy time Hug). Il simpatico orsetto robot fornisce insomma tanti modi diversi per suicidarsi!
E, d’altronde, le fonti ufficiali dicono che con l’aumento della popolazione anziana nel Giappone, la presenza di robot di questo tipo sarebbe una mano santa. Anche perché altrimenti gli assistenti degli anziani e gli infermieri, a sollevar pazienti dal letto o da terra (se son caduti) rischiano di beccarsi un’ernia!
La cosa che mi inquieta di più di tutto ciò, stranamente, resta la meravigliosa faccia dell’orso robot :3
Suppongo sia questo che ha scatenato la voglia di creare tutto questo ammasso di notizie fake nella mente dell’articolista di IFL Science, oltre al fatto che si tratta di un sito web noto per le fesserie che scrive! 😀
Ah ah ve l’ho fatta? Ditemelo nei commenti, ma no, non è tutta una bufala! In realtà il robot esiste veramente ma si chiama Robear e serve proprio come aiuto per gli infermieri e gli assistenti agli anziani! Insomma, non è un robot capace di uccidere o creato per aiutare nel suicidio assistito. Si tratta invece di un robot con la facciona molto rassicurante che serve per aiutare gli anziani! Anche il commento sull’ernia è vero, ma visto in questo contesto ammetterete che ha tutt’altro significato. La vera notizia la trovate su The Guardian!
Pensando a questa Storia di Immaginaria Realtà, insomma, non potevo non parlare soprattutto dell’articolo odi IFL Science che, in sostanza, ha fatto il lavoro principale al posto mio. Ha insomma preso una storia reale, quella del Robear, trasformandola in uno spunto astratto che a noi fa comodo soprattutto per le nostre storie da GDR! Perché se ci pensate, c’è una cosa molto complessa alla base di questo spunto.
Prima di tutto, avete presente le famose Tre Leggi della Robotica di Asimov? Non sono mai state postulate veramente, non sono mai state davvero inserite all’interno di un’intelligenza artificiale per quanto primitiva. In quanto appassionata di fantascienza, però, questa è stata la prima cosa che mi ha fatto venire in mente il SeppuKuma. Le leggi sono:
- Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno.
- Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla Prima Legge.
- Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la Prima o con la Seconda Legge. »
Quindi, per chi dovesse essere colpevolmente a digiuno di queste nozioni, se si programmassero i robot seguendo queste leggi non potrebbe mai esistere un SeppuKuma. Anche perché un robot non potrebbe uccidere nemmeno se lo supplicaste di farlo. Sarebbe in contrasto con la prima legge. Ma anche ammettendo che si riesca a realizzare robot così complessi da poter pensare con la propria testa e che quindi sia necessario o auspicabile installare nelle loro menti queste tre leggi… non saremmo certo i primi a immaginarci un futuro in cui i robot le possano contravvenire.
Lo stesso Asimov creò l’antologia di Io, Robot, una serie di racconti meravigliosi che hanno permesso la creazione di un film omonimo la cui storia è ovviamente rimaneggiata rispetto a quella dei racconti. Però è un bel film secondo me, provate a guardarlo se non lo conoscete! Anche se dubito che una massa di nerdacci come voi lettori non conosca cotanta opera fantascientifica con Will Smith 😉
In Io, Robot esiste appunto un robot speciale, diverso dagli altri e con una personalità, che non deve necessariamente sottostare alle tre leggi della robotica. Perché il suo creatore voleva farlo come un essere umano: infatti gli donò prima di tutto la capacità di sognare! Quella che, secondo il suo creatore, era la caratteristica principale degli esseri umani, del loro intelletto e della loro fantasia. Ma è anche logico che se un robot dovesse non dover rispondere alle tre leggi potrebbe anche uccidere un uomo!
Ecco, io leggendo quella news sono saltata dalla sedia (inizialmente un po’ ci sono cascata, lo ammetto) perché nella mia testa le leggi della robotica sono necessarie se si vuole creare un robot! Immaginate cosa succederebbe se si creassero macchine senzienti che possono scegliere cosa fare liberamente e sono persino state progettate per ammazzare persone? Uno scenario apocalittico a dir poco. Mi viene in mente Matrix prima di tutto, ma anche Terminator! Skynet come prima cosa fa proprio questo, appena riesce a ottenere il permesso per agire inventandosi una minaccia terroristica inesistente. Provoca una strage di esseri umani e commette un genocidio dichiarando guerra agli umani!
Anche in BattleStar Galactica i Siloni prendono il sopravvento dichiarando guerra all’umanità! Sono un mix tra le macchine di Matrix e i Terminator, perché hanno una coscienza, prima di tutto provano ad ottenere una propria indipendenza pacificamente (come in Matrix) e poi, quando si vedono trattare come meri oggetti, danno fuori di matto e scatenano una guerra. Ecco, io penso che questo simpatico SeppuKuma potrebbe essere l’inizio di uno scenario del genere. Dai a un robot il compito di ammazzare esseri umani e parti già dal principio da un concetto che è mille volte più atroce di quello di partenza di Matrix, Terminator o BSG.
D’altronde, in questi film, i robot inizialmente erano stati ideati solo per servire, non per uccidere. Beh dai, Skynet di Terminator in effetti era progettata per uccidere xD
Pupazzi
Avete presente quei filmati meravigliosi che circolano in rete ogni tanto in cui ci sono i pupazzi che combattono per i loro bambini contro i mostri che vengon fuori dal mondo delle tenebre? Ecco, proprio ieri è uscito un GDR per il #MiniSettings #Contest di Musha Shugyo RPG che si chiama La Città dei Pupazzi. Spero di non contravvenire alle regole del contest parlandone, ma è un gioco davvero meraviglioso anche come ambientazione.
Mean Teddies from Tyler Novo on Vimeo.
In questo gioco ci sono alcune fazioni che cercano di accaparrarsi i bambini per ottenere la loro forza di volontà, contaminare e piegare le loro menti per sfruttarne il potere della fantasia. Ci sono i Tutori che tentano di fare questo ai bambini, ma ci sono anche i Tati e i Pupazzi che li difendono e spesso sono orsetti. La cosa preoccupante è che però, oltre a mostruosi incubi che saltano fuori dalle ombre, ci sono anche altri pericoli. Per esempio, i Perduti: pupazzi che hanno smesso di difendere i bambini e si sono votati al male: possiedono poteri spaventosi e, rispetto ai Pupazzi normali, sono purtroppo fortissimi.
A parte la poetica e l’ispirazione di fondo che permea tutto il setting, con racconti bellissimi e storie dei personaggi commoventi, ci sono alcune idee che si ricollegano a questo post in modo più che diretto! Perché io mi immagino che i Tutori potrebbero trovare un modo macabro e terrificante per inserire all’interno dei corpi di possenti Robot lo spirito di Pupazzi ormai sconfitti, tramutandoli in loro strumenti malvagi e sfruttando al contempo i poteri magici dei Pupazzi! Normalmente, questi poteri fantastici hanno effetto solo contro gli Incubi ma non contro gli esseri umani… però, cosa succederebbe se inserissimo lo spirito di un Pupazzo decaduto all’interno di un robot, che è un mezzo tecnologico e meccanico?
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Curiosità: in una puntata dei Thundercats appare proprio un Robear e il bello è che si chiama proprio così, oltre ad assomigliare molto a questo robot! 🙂