È in prevendita su Ulule da nemmeno due settimane e sta riscuotendo un successo incredibile: ma il modo migliore per presentare Bruti è lasciare la parola al video del crowdfunding.
Il video dice tutto: un gioco di carte di ambientazione fantasy medioevale (poco fantasy e tanto medioevale, pare), con un ritmo incalzante, basato su combattimenti furiosi e anche una certa ironia di fondo. E un ribadire che non è necessario essere appassionati di giochi per farselo piacere, il che non fa mai male…
Il successo di Bruti è stato fulmineo: in poco più di dieci giorni ha raggiunto la quota iniziale. Durante la stesura di questo articolo è stato raggiunto il traguardo dei trentamila euro e non accenna a fermarsi. È quindi certa la pubblicazione del gioco a opera della Raven Distribuzioni. Il crowdfunding terminerà il 21 giugno e, se continuerà così, riuscirà a raggiungere anche l’ultimo obiettivo.
Parte del successo della prevendita è dovuto anche all’intelligente gestione del crowdfunding, che promette sia ricompense personali sia ampliamenti del gioco una volta superate determinate quote. Per ora si è aggiunto un personaggio al mazzo base, ma pare proprio che gli autori vogliano arrivare alla Collector’s Edition passando per la versione Android.
A proposito di autori è impossibile non spendere due parole sull’illustratore Gian Alfonso Pacinotti, in arte Gipi, già noto al grande pubblico per le sue graphic novel dal forte impegno storico e sociale.
In effetti passare dalle atmosfere del suo pluripremiato Unastoria alle botte spensierate di Bruti è quantomeno inaspettato. Ma Gipi non delude: il suo tratto nervoso e sporco è perfetto per illustrare un medioevo cupo e grottesco. Non solo: la colorazione delle carte, molto più variopinta del suo tipico stile, conferma Bruti come un’evidente prova di stile. Non che Gipi avesse bisogno di dimostrare il suo talento, ma questo cambio di stile è una scelta più che appropriata per il gioco.
È indubbio che la popolarità di Gipi abbia contribuito al successo di Bruti: del resto svariate ricompense del crowdfunding consistono in suoi disegni originali, ottenibili esclusivamente tramite Ulule.
Il gioco è già ultimato e il regolamento è disponibile online. Il gioco è pensato per simulare un rapido scambio di colpi e in effett gli autori ribadiscono che il ritmo di gioco è molto veloce: eppure le meccaniche lasciano spazio a ottime strategie di combattimento (pardon, di gioco): anche solo la possibilità di parare i colpi con Carte Parata, Carte Schivata e Carte Colpo la dice lunga sulla profondità del sistema e porta una gradevole nota di realismo al gioco.
E, a proposito di realismo, in Bruti si muore, nel senso che i personaggi combattono per davvero. Un elemento appropriato per un’atmosfera di gioco da “cupo Medioevo”, sebbene stemperata da nomi e facce grotteschi che affiancano una nota di umorismo.
A proposito, avete riconosciuto il cavaliere del video? Quello che mena botte, presenta il gioco e batte la spada con lo scudo in modo molto macho?
Sì, è lui… è proprio Gipi!
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