Gdr,Oggi parleremo di un nuovo modo di custodire i defunti, un modo più “naturale”. D’ora in poi la nostra morta porterà la vita grazie a “Capsula Mundi”
La storia
Sembrerebbe che anche nella vita ultra-terrena si imponga la tendenza alla sostenibilità ed eco-compatibilità, proprio come ormai si sta verificando in tutto il mondo e in tutti i settori, dall’architettura alla cucina. E questa volta l’Italia è apripista con un progetto davvero innovativo che riguarda le sepolture. Si chiama Capsula Mundi ed è un progetto tutto italiano volto alla realizzazione di cimiteri verdi su tutto il territorio grazie a capsule per la sepoltura, simili ad enormi uova ma tanto robuste da sopportare il peso di un corpo umano.
Sembra proprio che nel futuro in Italia i cimiteri non avranno più lapidi né tombe, ma saranno “foreste della memoria” in cui ad ogni albero corrisponderà un vostro caro. “Capsula Mundi è un contenitore con una forma arcaica e perfetta – quella dell’uovo – realizzato con un materiale moderno – la plastica di amido – nel quale il corpo del defunto viene disposto in posizione fetale. Il cimitero assumerà dunque un nuovo aspetto, non più l’architettura della massima sovrapposizione spaziale, ma contatto con la terra e alberi di diverse essenze a costituire una foresta. Un nuovo luogo deputato al culto dei progenitori: un bosco sacro”, spiega la società italiana con sede a Milano. Come un seme nella terra, Capsula Mundi è l’elemento di contatto tra la vita (la nascita di un nuovo albero o pianta) e la mostra (il vostro defunto).
Come funziona Capsula Mundi? Sopra la capsula a forma di uovo che verrà collocata nel terreno, viene lasciato un cerchio di terra ribassato, al centro del quale verrà piantato un albero la cui essenza viene scelta in vita dal defunto. E come ci si reca al cimitero per onorare i propri morti, così sarà cura dei parenti e degli amici del defunto seguire la crescita dell’albero. Dalla società tutta italiana ci tengono inoltre a far sapere che “Capsula Mundi è prodotta con materiale biodegradabile al 100% e realizzato da ‘plastica’ di amido (l’amido si ricava da piante con ricrescita stagionale, quali patate e mais)” sottolineando come in Italia l’uso delle bare sia una delle attività con il più alto impatto ambientale. Si pensi che per produrre una bara un albero ad alto fusto, spesso di essenze pregiate, viene abbattuto per creare poi l’oggetto con il più breve ciclo di vita: la crescita di un albero richiede dai 10 ai 40 anni, a fronte di tre giorni di utilizzo di una bara.
Così Capsula Mundi non solo salva un albero ma ne raddoppia l’esistenza. “Un albero accanto all’altro, di essenze diverse a creare un bosco, magari lì dove un bosco è scomparso. Un luogo in cui i bambini potranno andare ad imparare a riconoscere i diversi tipi di alberi (educazione ambientale) oppure in cui recarsi per una passeggiata e ricordarsi di persone che non ci sono più. Un bosco che godrà il rispetto della popolazione e sarà anzi protetto da possibili scempi, grazie al coinvolgimento emotivo di tutta la collettività”.
Avventure
La prima considerazione, che tra l’altro traspare dalla notizia stessa, riguarda il senso di misticismo che è radicato, in senso letterale, in questo oggetto, infatti l’idea che dalla nostra morte possa nascere e prosperare un altro organismo vivente è molto affascinante, nell’articolo non accaso si parla di “bosco sacro” e “misticismo”. Tutto questo come può essere usato nelle nostre campagne? Il primo modo, e anche il più semplice, è quello di introdurre questo nuovo modo di seppellire i morti nelle nostre campagne, magari in alcune comunità di elfi dei boschi o druidi, se parliamo di campagne fantasy, in questo caso lo spirito stesso del defunto entrerebbe nella pianta e si potrebbe continuare a comunicare con il suo spirito, magari le piante potrebbero assumere sembianze simili a quelle di persone come nel bosco dei suicidi di dantesca memoria, oppure, proprio usando lo spunto appena citato, questo modo di seppellire potrebbe essere un modo utilizzato per punire i suicidi che sarebbero sepolti e i loro spiriti sarebbero costretti poi ad abitare in una pianta, usando proprio la legge del contrappasso della Divina Commedia.
Se invece andiamo in là con la fantasia possiamo ipotizzare un mondo in cui non ci si può riprodurre normalmente e dove non vi sono nuove nascite perché non vi sono nuove anime, ma si ha bisogno di un tramite per trasmettere lo spirito del defunto in un nuovo corpo, questo tramite potrebbe benissimo essere la capsula mundi e la pianta che da essa si genera, in pratica la pianta assorbe lo spirito del defunto e poi lo trasferisce nel suo frutto che può essere inserito in un corpo artificiale oppure essere esso stesso l’essere che crescerà all’interno della pianta per uscirne quando è maturo, oppure essere addirittura un feto da raccogliere, come in Matrix dove gli uomini nascono su “piante” meccaniche e poi “raccolti”, in questo tipo di civiltà i corpi dei defunti avrebbero una particolare importanza perché senza di essi non ci sarebbero nuove nascite.
Facendo un salto nell’horror invece, potremmo pensare a questa capsula come ad una parte di un rituale più complesso dove si utilizzano i defunti e loro spiriti per nutrire blasfeme piante legate a divinità oscure come Shub-Niggurath, oppure piante arcane come le Mandragole in Vampire – The Requiem, che si nutrono dei corpi delle creature viventi. Un’ultima possibilità potrebbe essere la necessità di utilizzare questo metodo, ad esempio in un mondo alla Mad Max, con scarse riserve di cibo e pochi terreni coltivabili, i defunti potrebbero essere il modo in cui si nutrono le piante per dare da mangiare ai vivi. Prima di passare ai due soliti spunti per avventure vorrei focalizzare l’attenzione su alcuni aspetti che possono essere usati durante le vostre sessioni: il profumo delle piante, lo stormire delle foglie e la forte sensazione di presenze invisibili all’interno dei boschi, le sembianze delle piante del bosco della memoria, questi sono tutti aspetti da valutare e far percepire ai giocatori.
Concludiamo con i consueti due spunti, il primo di genere fantasy: Nel mondo in cui vivono i giocatori vi è una razza di Elfi dei boschi che non può procreare se non attraverso l’uso di un rituale che loro chiamano “Il passaggio dell’anima”, in pratica gli elfi defunti vengono chiusi in un bozzolo fatto di foglie e rami e sepolti, sopra di esso viene piantato un albero che si nutre del bozzolo e assorbe lo spirito dell’elfo, a questo punto il frutto che ne deriva viene mangiato da un’ elfa che ne viene fecondata. I nostri eroi vengono chiamati dal reggente per recuperare il corpo del regnante defunto, corpo senza il quale non è possibile far continuare la stirpe. I PG seguendo le tracce dei rapitori, arriveranno nella torre un potente alchimista che vuole studiare il corpo del re degli elfi per poter sfruttare il rito del passaggio dell’anima per poter diventare immortale.
Secondo spunto di stile horror: I PG vengono contattati per ritrovare un giornalista scomparso, dalle ultime informazioni che si hanno, pare sia scomparso mentre lavorava sulla misteriosa sparizione di numerosi barboni. Seguendo la pista dei barboni i PG scopriranno che effettivamente da qualche settimana molti senzatetto sono stati rapiti, la maggior parte frequentava un ricovero per senzatetto dal nome “La madre dell’abbondanza”. Andando a fondo i PG scopriranno che dietro questo ricovero vi è una oscura setta legata ad una divinità blasfema e che i vagabondi vengono utilizzati per un rito blasfemo che consiste nel sotterrarli dentro delle budella di animali e piantare sopra i loro corpi delle piante legate alla divinità, tali piante, semi senzienti e contorte, non sono altro che i bozzoli di creature ctonie, tali bozzoli, una volta nutritosi a sufficienza, si aprono per dar vita a questi essere blasfemi.
Giochi consigliati
Partendo dall’aspetto mistico e fantasy, consiglio di usare D&D/Pathfinder e introdurre la capsula mundi in qualche sub cultura elfica o druidica, oppure in Lex Arcana si potrebbe usare l’aspetto horror, introducendo qualche divinità oscura che esige sacrifici umani, oppure ricalcare ricordi di dantesca memoria e far incontrare ai PG una foresta di alberi nati sopra ai cadaveri di suicidi, tali piante potrebbero essere senzienti e magari dare informazioni ai PG in cambio di qualcosa.
Per quanto riguarda l’aspetto horror ben si adatta al classico Richiamo di Cthulhu e a culti della natura distorti come quello di Shub-Niggurath, stesso discorso per Cthulhutech. Infine in giochi tecnofantasy come Shadowrun, queste piante nate dagli uomini potrebbero essere piante magiche messe a guardia di particolari luoghi, che possono avvertire telepaticamente la persona che le ha create.
Link consigliati
– Il sito di Capsula Mundi
– design.fanpage.it