Sta facendo parlare di sé (purtroppo in negativo) l’evento ludico Castello Games che si è da poco tenuto a Castel San Pietro il 25 e 26 luglio: con questo articolo vogliamo fare il punto della situazione e farvi conoscere quel che è successo. Innanzitutto, si trattava della prima edizione e pare che sia andata davvero male. Gli organizzatori promettevano una sorta di piccola Lucca Comics & Games ma, tra eventi annullati, mancanza di forniture elettriche, cambio di location per gli stand rispetto a quanto pattuito e quant’altro, pare che le cose si siano messe malissimo.
In questo articolo un commerciante parla di come abbia perso 1000€ in poche ore, visto che si trattava di un rivenditore di gelati trovatosi costretto a rifornirsi di energia autonomamente per far funzionare congelatore e bancone. Eppure, secondo le stime precedenti all’apertura della fiera, ci sarebbe stato il pienone. Il contatto del nostro commerciante era un certo Riccardo Melandri, del quale parleremo a breve, con il quale aveva prenotato e pagato lo stand e pattuito i termini dell’erogazione di energia elettrica, illuminazione (poi anch’essa assente), etc…
Un Sabato e una Domenica da incubo in cui alcuni hanno pagato l’ingresso e altri no. Perché vista la scarsità dei visitatori, a un certo punto l’evento è diventato a ingresso gratuito, ma nessuno ha rimborsato chi aveva già pagato. A questo proposito, il Comune di Castel San Pietro aveva rilasciato questo comunicato ufficiale il giorno 26 Luglio. Eccone un estratto:
L’Amministrazione comunale di Castel San Pietro Terme è profondamente delusa dall’esito della manifestazione Castello Games, a cui era stato concesso il patrocinio non oneroso, organizzata dalla società Seven Dreams Events Srls.
Dal momento che in questa seconda giornata (domenica) gli organizzatori non sono più in grado di garantire sorveglianza e responsabili per la sicurezza delle aree a pagamento, l’Amministrazione comunale ha preteso e ottenuto che l’ingresso oggi sia completamente gratuito.
Mettiamoci poi che gli addetti agli accessi (diversa da quella organizzatrice dell’evento) a un certo punto ha dato forfeit perché avvertita della mancanza di liquidità e pare che l’unica cosa andata bene sia stata che il gruppo Super Robot ha suonato comunque per una quarantina di minuti, gratis, per non deludere i fans, nonostante la società di service che si occupava di audio e filodiffusione avesse anch’essa abbandonato la barca (quindi tutto staccato), facendo dunque saltare gli spettacoli della sera.
Intervista a Jana Daniela della Zombie Walk Bologna
La Zombie Walk Bologna è una realtà molto nota nel campo dell’intrattenimento basato sul tema Zombie. Per fare le cose in grade, erano stati invitati a Castello Games e hanno fatto la loro apparizione sforzandosi di dare il meglio anche dopo la notizia che sarebbero rimasti senza compenso, come i Super Robots (band musicale). Abbiamo contattato l’organizzatrice Jana Daniela per chiedere la sua opinione e farci raccontare un po’ la storia di questa manifestazione nata sotto una stella, come dire, sinistra…
Buongiorno Jana, in che qualità ti sei trovata a partecipare all’evento Castello Games?
Buongiorno Veronica. siamo stati richiesti a Castello Games come intrattenimento horror. Io sono l’organizzatrice, insieme al mio compagno Jeremias della Zombie Walk di Bologna (e tanti altri eventi horror). Insieme al nostro gruppo Zombie Inside, avevamo preparato una serie di intrattenimenti sia per piccoli che adulti, che sarebbe durato dalle 10 fino a fine serata.
Com’è andata la manifestazione? Di che natura sono stati i problemi d’organizzazione di cui tanto si parla in rete?
La manifestazione è stata un disastro. Ma questa considerazione sarà già stata data da tutti gli intervistati. Fin dalla prima mattina, alle 7, noi eravamo in piazza per preparare il labirinto che sarebbe servito come gioco tra zombie e pubblico. Nessuna assistenza alle nostre richieste: sacchi dell’immondizia, permessi per il parcheggio inesistenti (abbiamo scritto di pugno nostro che lavoravamo per l’evento su un foglio volante), gazebo per proteggere dal sole i truccatori richiesto e promesso in 20 minuti, lo stiamo aspettando ancora adesso, e comunicazione zero.
Nessun organizzatore nei paraggi se non volante, ansioso, niente di rassicurante ad istinto. Avremmo dovuto capire da subito la poca serietà dell’organizzazione, essendoci in piazza ancora strutture da montare, ma abbiamo tenuto botta. I disagi sono normali e tutto può succedere creando un evento così grande. Ma solitamente l’assistenza e la comunicazione sono veloci tra organizzatori ed espositori/artisti. Lì era il silenzio, l’indifferenza, tutto lasciato a sé stesso.
Come ti ho scritto sopra, zero comunicazione, zero. Noi ci siamo arrangiati. Abbiamo fatto il possibile per rendere al 100%, cosa molto difficile, visto il budget per il materiale che ci avevano dato (chiedendo insistentemente lungo tutta la settimana fino al giorno prima. Il telefono di Laura (una delle organizzatrici della manifestazione assieme a Riccardo Melandri, n.d. Veronica) era spento o irraggiungibile, un disagio grande per chi come noi avrebbe dovuto comprare il materiale adeguato per tempo).
Ad ogni evento che abbiamo partecipato, ci è sempre stato garantito cibo, acqua, parcheggio, assistenza. Qui invece zero. Organizzazione degna di persone che forse hanno organizzato compleanni tra parenti, e facilmente hanno fatto flop anche lì.
Ti va di parlarci un po’ della tua esperienza personale riguardo a Castello Games?
La mia esperienza a Castello Games e quella del mio gruppo Zombie Inside, tutto sommato, non è stata del tutto male. Il pubblico ci ha accolti con calore, ha partecipato alla piccola walk che i ragazzi hanno fatto a fine serata, con coinvolgimento dei piccoli, entusiasti. Il gruppo ha interagito per l’intera giornata con il pubblico, anche dopo aver ricevuto personalmente la notizia della nebbia di cui si erano fatti Laura e Riccardo.
Io sarò sincera, avrei mollato tutto dopo la notizia che non saremmo stati pagati. Ti lascio immaginare i costi che hanno affrontato ragazzi del gruppo che sono partiti da Vicenza, Padova, Ferrara, Bologna. Sentirmi dire che non saremmo stati rimborsati mi ha fatta infuriare, e con me il gruppo intero, ovviamente. Ringrazio Gaby Cividati, che ci è stata vicina al 100% consigliandoci di non andare via, di mantenere la nostra posizione fino alla fine per poter ottenere il giusto rimborso spese e compenso pattuito quando mai si sarebbe risolta la questione.
Così abbiamo fatto. Avanti fino alle 22. Con molta rabbia, questa volta non costruita dai personaggi interpretati, ma vera, un risentimento grande verso chi ci ha riempito la testa di promesse e parole piene di aspettative, mancate.
Il commerciante intervistato a questo link ha parlato di un incidente con le bottiglie d’acqua causato dallo stand Zombie che gli avrebbe provocato danni all’attrezzatura dello stand (frigorifero, bancone). Ho visto un commento all’articolo che smentiva parzialmente la cosa, ti va di parlarne?
Le bottiglie d’acqua le avevamo portate da casa per fissare i pali di sostegno del labirinto. Il vento forte, il materiale non idoneo (dato il budget datoci, avremmo potuto fare molto meglio, ma non è stato possibile), ci hanno visti costretti a smontarlo, e crearne uno più piccolo, ma anche in quel caso, pericoloso in caso di crollo, vista la plastica sottile ed i pali che si piegavano sotto il vento.
Bene: le bottiglie sono state svuotate una ad una in piazza, creando non uno tsunami o una tracimazione tipo Vajont, te l’assicuro. Se fosse successo ciò che è stato scritto, sicuramente chi gestiva gli stand (20 metri sotto di noi) avrebbe provveduto ad un richiamo. Niente. Nessuno ci ha detto niente. Le bottiglie sono state svuotate per essere riposte in sacchi di plastica per il riciclo. La piazza dopo mezz’ora era pulita. Ed ASCIUTTA.
Nessuno ci ha accusati di persona di aver allagato o creato danni a strutture o prodotti. Credo che se ci fosse stata quella massa d’acqua di cui siamo stati accusati, primo, ce ne saremmo accorti subito. Secondo, ci avrebbero ripresi, cosa che non è successa. Se qualcuno doveva addossarci colpe che non esistono, si faccia un esame di coscienza, ed indirizzi la sua rabbia a chi ha organizzato quest’evento.
Grazie della tua pazienza Daniela, vuoi fare qualche commento conclusivo?
Chiudo ringraziando la città di Castel San Pietro, che ci ha accolti con partecipazione ed affetto. Noi siamo disposti ad organizzare qualcosa anche lì, in modo serio e professionale, come facciamo sempre, senza falsa modestia, in modo da far risalire la fiducia dei cittadini rispetto a chi crea eventi. Non sono tutti così, no.
Il danno è stato per tutti, anche per l’immagine della città. Se ce lo consentiranno, prepareremo qualcosa di bello, a modo nostro, senza troppe promesse, ma con garanzie di tanti eventi di successo creati con tanta passione. Grazie per l’intervista, ecco il Link alla nostra Pagina Facebook!
Aggiungo: questa è una Zombie Walk, l’ultima che abbiamo fatto su Bologna. Per chi ha mosso critiche rispetto alla piccola che è stata creata a Castello, venga a fine maggio 2016 (giorno da definire). Ci vuole un anno per prepararla al meglio. Faremo il possibile per ricreare questo a Castel S. Pietro, se ci sarà concesso.
Ringrazio moltissimo Daniela per la sua pazienza e la sua disponibilità! A nome di tutta la redazione posso dire che speriamo incidenti del genere non si ripetano così spesso, soprattutto perché rischiano di alimentare i semi del dubbio e della diffidenza verso manifestazioni di questo genere, specie se locali. Purtroppo, come ho letto su Facebook in un commento, i nemici di Castello Games sono stati principalmente tre: la concomitanza con la Festa dell’Unicorno, RiminiComix e la convinzione di poter fare un evento in grande come Lucca Comics & Games, o anche solo paragonabile.
I Comunicati ufficiali dell’Organizzazione
Il giorno 26 luglio alle ore 9.37 gli organizzatori della fiera, Seven Dreams Events su Facebook, hanno postato questo comunicato.
CAUSA PROBLEMATICHE I CONTEST COSPLAY E I CONCERTI SONO STATI ANNULLATI. Rimarrà comunque l’area commerciale aperta con accesso gratuito
Ed ecco il comunicato ufficiale pubblicato invece il 27 luglio alle ore 20.48:
Chiedo scusa a tutti per non aver risposto prima Alle vostre domande ma siamo ancora impegnati nella fase di smontaggio degli allestimenti, e fino a giovedì saremo impegnati in questo. Stiamo già contattando consulenti esperti in materia per riuscire a sistemare le cose nei migliori dei modi ove sia possibile.
Tenevo a precisare che, visto i vari commenti riferiti alla vita di un socio, nel periodo antecedente alla società, quest’ultima si DISSOCIA sugli avvenimenti accaduti negli anni precedenti, al citato Riccardo Melandri.
Chiedo ancora scusa a tutte le persone e attività che hanno trovato disagio.
Appena sapremo come dovremo agire ve lo comunicheremo .
Saluti.
M.p.
Ma chi sarà mai questo Riccardo Melandri che viene citato nel comunicato ufficiale? Dopo alcuni post letti su Facebook mi sono incuriosita, specie perché l’organizzazione dell’evento ha preso le distanze da questa persona con il suo comunicato ufficiale. Ho fatto qualche ricerca e pare si trattasse di uno degli organizzatori dell’evento (come diceva anche Daniela, era uno dei suoi contatti) e in questo articolo si spiega che fa parte della Seven Dreams Event.
Facendo qualche ricerca ho anche scoperto che alcuni siti parlano del fatto che Melandri sarebbe una persona coinvolta nel caso di Fabio Facchini, promoter per la WWP Italia (World Wrestling Promotion), poi rivelatosi una persona fittizia usata come scusa per annullare un evento ormai bello che organizzato perché c’erano state solo due prevendite. Trovate tutta la storia in questa pagina e un altro caso che coinvolgerebbe il Melandri nella pagina della Federazione Italiana Football.
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