La rubrica mensile Unearthed Arcana sul sito ufficiale di Dungeons&Dragons ha abituato a presentare nuovi contenuti che, dopo il playtest e la survey, verranno in un modo o nell’altro integrati fra le regole ufficiali di D&D 5^ edizione. Ma quello che quasi nessuno si aspettava di vedere, dopo l’atteso psionico e il dovuto ranger ribilanciato, erano le classi di prestigio!
Con il Rune Master, infatti, Mike Mearls ( che GdRItalia aveva intervistato l’anno scorso) trasferisce in 5^ edizione (ecco il link per gli increduli) una delle regole più iconiche e stigmatizzate della 3.X.
L’uso delle classi di prestigio era nato originariamente come opzione per rendere il personaggio parte di un’organizzazione, come venivano proposte per la prima volta nella Dungeon Master’s Guide 3.0 ; quasi subito, però, si arrivò a una tale varietà di classi alternative per cui se ne perse la valenza originaria e divennero solo un modo per aggiungere nuove capacità a un personaggio. nuove capacità che, combinate in maniera potenzialmente imprevedibile, finivano talvolta per mandare alla malora ogni equilibrio di gioco. E, del resto, per un certo tempo la stessa WotC approfittò di questa tendenza, dando alle stampe dei manuali rigonfi di classi di prestigio d’ogni genere e tipo, spesso con evidenti disparità di potenza fra loro. Solo negli ultimi anni di D&D 3.5 si preferì dar sempre meno spazio alle CdP, suggerendo invece privilegi di classe alternativi e Affiliazioni per personalizzare il proprio personaggio ed evitare possibili abusi delle classi di prestigio. Lo stesso trend era poi stato seguito in Pathfinder.
Anche in 5^ edizione, fino a ieri, si poteva pensare che le classi di prestigio fossero solo roba del passato: assassino, cavaliere mistico, ombra danzante e discepolo dei draghi, del resto, erano stati affrontati come varianti delle diverse classi base.
D’altro canto, chi odiava le tanto vituperate CdP non deve ancora fasciarsi la testa: il materiale di Unearthed Arcana, noto per avere avuto in passato notevoli problemi di bilanciamento, è tutto sommato una beta che potrà essere bocciata in base ai risultati della survey. E, d’altro canto, alcune modifiche del sistema delle classi in 5^ edizione lasciano sperare che non si arrivi agli eccessi della 3.X. Nel contempo, questa è senz’ombra di dubbio una mossa vincente per attirare ancor di più gli aficionados della terza edizione verso il nuovo D&D.
E, male che vada, la magia runica è molto interessante da inserire nel gioco anche senza la relativa classe di prestigio!
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