Ben ritrovati giocatori, Master e lettori occasionali all’appuntamento settimanale con la rubrica che vi segnala i gdr sepolti, dimenticati, ma anche le novità che si possono trovare gratuitamente dai recessi dell’internetto italiano. Oggi ci occupiamo di un gioco veramente d’annata che probabilmente solo qualche esperto o chi ha la memoria veramente di ferro si ricorderà: “Ways of Chaos“!
Mi scuso con Max Lambertini se l’ho disturbato la settimana scorsa, ma il giorno prima di andare in “stampa”, come si dice in gergo giornalistico, il sito e la raccolta di link che ci ha lasciato in eredità era down, ma ora ragazzi è tornato up quindi probabilmente era solo un problema tecnico momentaneo. Nessuna paura la scaletta prevedeva che vi avrei parlato di Snuff oggi, ma c’è stato solo una piccola inversione quindi dopo un gioco così cupo e truce oggi si parla di un regolamento più generico. Pertanto allacciate le cinture perché mi sto per addentrare nel cuore stesso dell’articolo.
Il gioco è un regolamento generico che nel marzo 1998 vinse perfino al Lucca Comics & Games dell’epoca il premio come miglior gioco inedito. Se il fatto che ci sia stata una fiera di Lucca a Marzo nel lontano 1998 vuol dire che siete veramente giovani e non “…sapete nulla”. Si lo so la citazione va fatta bene, ma chi doveva capire ha capito alla grande 😛
Creato dalla fervida mente di “Lord Raphael Von Matsch” il gioco è stato ispirato dai creatori di Elish e il gioco ha un approccio più narrativo che prettamente regolistico, pertanto sappiamo già quindi a chi può essere più gradito o chi non se lo filerà neppure di striscio. Come dicevo prima ci troviamo di fronte un generico, non adatto però alle ambientazioni troppo umoristiche (parole dell’autore stesso), pertanto vediamo come si risolvono le azioni.
“[…] Il giocatore lancia i 2d6 e somma i risultati. Al totale aggiunge il punteggio della Componente
Essenziale piú appropriata, ed eventualmente di una Sfumatura di Forma. Poi aggiunge anche
un’Abilità adatta (se la possiede) e l’eventuale Specializzazione; oppure sottrae un’Incapacità. Il
totale è il suo Livello di Successo per quell’azione.”
Tutto qui? Ovviamente sempre citando Lord Raphael in Ways of Choas il secondo dado che si lancia viene utilizzato in questo modo…
“… Uno dei due dadi deve essere distinguibile dall’altro, ed è chiamato Dado Caotico. Master e giocatori
dovrebbero stabilire all’inizio del gioco quale sia il Dado Caotico in ogni coppia di dadi, per evitare
contestazioni in seguito. Ogni volta che il risultato del Dado Caotico è “6”, esso viene lanciato un’altra volta e il risultato sommato al Livello di Successo. Continuate a tirare e ad aggiungere fino a che non ottenete un risultato diverso da 6. In questo modo non esiste un limite massimo al Livello di Successo che è possibile ottenere: questo rappresenta la possibilitá di uno sfacciato “colpo di fortuna”, grazie al quale un personaggio può riuscire a fare cose altrimenti impossibili. Ricordate che solo il Dado Caotico viene rilanciato, mai il suo compagno.“
Capite quindi che in Ways of Chaos anche la componente caotica ha giustamente una struttura che ne tiene conto. Sarebbe stato interessante una meccanica che tiene conto anche del rilancio, ma in negativo, in caso il dado avesse dato un 1, oppure sarebbe stato ancora più interessante se ci fosse stata ad esempio una tabella di eventi caotici gestiti proprio dal secondo dado ad esempio:
- In caso di azione riuscita c’è un però che… / in caso di azione non riuscita c’è un però…;
- L’azione riesce ma accade che… / In caso l’azione non riesca accade che…;
- Ecc. ecc..
Non so se mi sono spiegato: insomma quello che voglio dire io è che se il secondo dado fosse stato davvero caotico e avesse reso il gioco non legato solo a un caso di fortuna il dado del Chaos avrebbe avuto un impatto probabilmente più legato al suo nome! Insomma come alcune figure dei tarocchi del Sine per intenderci in cui magari sei riuscito ma l’inconveniente piccolo che sia si è verificato per i più svariati motivi legati al capriccio del caso.
Tornando a noi, in pratica anche i confronti sono presto spiegati, basta che invece di superare col proprio tiro una difficoltà data dal Master basta fare un valore più alto del proprio bersaglio o oppo. Quindi per quanto riguarda il lato della riuscita delle azione Ways of Chaos è molto semplice e per noi del 2016 anche piuttosto intuitivo. Attenzione però se pensate che sia tutto qui commettete un grossolano errore di valutazione perché ci sono due chicche che mi permetto di segnalarvi a parte:
- se al primo lancio i vostri fidi d6 ottengono entrambi due uno ecco che siete incappati nel fallimento critico, questo significa che l’azione è fallita miseramente a prescindere da quale sia il valore di Caratteristiche o Abilità che avreste aggiunto al tiro dei dadi;
- nel tiro contrastato non sempre due personaggi partono alla pari, se Ginetto rinomato filosofo e pacifista si vede arrivare contro Krovax il devastatore di universi armato della sua Sventramontagne il Master può decidere di assegnare dei punti di Vantaggio che si andranno a sommare al Livello di Successo in questo caso di Krovax!
Esatto non è che se io tiro un 15 e il mio avversario un 13 vuol dire che io ho stravinto, infatti in Chaos of Way c’è la possibilità di vedere e considerare anche il Livello di Successo della propria azione che si ottiene sottraendo al lancio più alto il valore più basso. Esempio: Ginetto prende una pietra da terra e la scaglia ottenendo 11 contro Krovax il quale in difesa ottiene un 31 essendo superiore perfino all’ultimo grado della tabella presentata non solo si ottiene che il sasso di Ginetto non ha effetto, ma il poveretto in questione è stato bandito da questa realtà e dalle prossime sedici reincarnazioni! Ovviamente in questo caso il Master ha tirato fuori un PNG non affrontabile per il povero pg…
Ora il manuale nonostante sia solo di 34 pagine vi è tutto quello che serve, sia in fase di creazione, ma anche in fase di espansione del mondo e perfino su come alzare sempre di più l’asticella da superare. Devo però dirvi che arrivati a un certo punto potreste davvero essere in grado di superare anche i test più complicati senza dover ricorrere ai dadi.
La meccanica per non usare i dadi c’è, ma se usata sappiate che l’azione si considera passata con una soglia veramente bassa, in pratica l’azione è riuscita per il rotto della cuffia e non vi siete manco impegnati più di tanto.
Tornando però al discorso principale il gioco presenta perfino un intero capitolo su come gestire un mondo dove sia presente non solo la magia elementale, ma anche quella codificata e pure quella improvvisata. Che dire qualcuno potrebbe subito pensare a Maghi l’Ascensione, ma vi consiglio di leggere anche questa parte e solo dopo trarre le vostre conclusioni!
Detto questo, io penso e credo che Ways of Chaos renda bene l’idea di come dovrebbe essere un gioco generico, a oggi però alcune sue meccaniche sanno molto di già visto e già sentito soprattutto, però sicuramente il lavoro di Lord Raphael è degno di nota se si pensa che è fatto in tempi piuttosto lontani da noi e da tutti i grandi (e non) nomi che in campo gdr si sono susseguiti.
Io come al solito vi auguro quindi una buona lettura, vi consiglio Ways of Chaos se avete un’ambientazione tutta vostra e non avete il tempo per crearvi anche il regolamento. Usatelo pure, ma come dice l’autore stesso vi ricordo che il tutto deve essere per forza Free 😀 Io a questo punto vi auguro buon gioco e buon week end, ci vediamo la prossima settimana.
Scrivi