Presentato a Lucca 2016, Omen ha già esaurito la prima tiratura. Esploriamolo…
Ideato e Scritto da: Daniel Comerci – Alberto Tronchi
Edizioni: Black Box Games
Pagine: 113
Tipologia: A5, bianco e nero, brossurato, copertina rigida
Prezzo: 25€ prevendita comprensiva di sacchetto personalizzato e pietre
SETTING E REGOLAMENTO
Omen è un gioco narrativistico di stampo horror. Non presenta un proprio setting, ma si tratta di un regolamento generico ideato per giocare varie ambientazioni; queste possono spaziare dal fantasy al paranormale, mantenendo come unico filo conduttore un mondo oscuro e strettamente legato al destino ed ai presagi.
In ogni ambientazione i giocatori interpreteranno dei Vedenti, persone dal grande potere in grado di percepire il mondano e l’occulto, l’aspetto reale e paranormale del mondo, e di esercitare un grande ascendente sulla realtà. A loro si opporrà l’Ombra, una forza che si opporrà in varie forme ai personaggi.
Le ispirazioni e gli spunti proposti nel manuale sono molteplici, dall’inquisizione alla seconda guerra mondiale, fino a futuri dove ESP od oscure tecnologie sono reali. Gli autori citano fonti letterarie, cinematografiche e ludiche nel manuale, fornendo un prezioso aiuto per la composizione futura della sessione al tavolo.
Passando al regolamento saltano subito all’occhio due peculiarità di questo gioco:
– Narrazione condivisa. Il ruolo di master, Oracolo in questo gioco, viene gestito da un giocatore diverso ad ogni scena (regola che comunque da manuale può anche non essere applicata, se il tavolo è d’accordo nel mantenere un unico Oracolo). Anche i personaggi possono essere condivisi e scambiati tra i giocatori al cambio di scena oppure possono essere indipendenti e mantenuti dallo stesso giocatore per tutta la storia.
– Niente Dadi. Il regolamento risolve i bivi (azioni dall’esito incerto) estraendo da un sacchetto pietre di tre colori, rosso, bianco e nero. Prima della risoluzione verranno inserite varie pietre nel sacchetto, bianche dai giocatori in base ad alcuni descrittori per favorire il successo, nere dall’Oracolo in base alla difficoltà di riuscita e rosse se in quel contesto rientra la parte sovrannaturale. A quel punto ne verranno estratte due e ciò verrà poi interpretato dall’Oracolo e darà esiti di varia natura, che possono anche riportare conseguenze future sui personaggi nonostante il successo.
Un sistema sicuramente atipico che aiuta a creare atmosfera.
ASPETTO
Il manuale presenta una copertina nera rigida, che riporta in bianco il titolo e i tre cerchi simbolo del gioco. L’impressione è di avere tra le mani un arcaico testo magico o un oscuro libro e ciò si associa benissimo all’idea alla base di Omen.
La grafica all’interno è ben distribuita e le illustrazioni sono si adattano perfettamente all’orrore onirico che gli autori vogliono trasmettere al lettore.
Piccola nota personale: già dalla scorsa Lucca attendevo l’uscita di questo gioco essendo io un appassionato di horror e ero rimasto catturato dalla grafica che vidi su un volantino al loro stand e che preannunciava l’uscita del gioco.
ESPOSIZIONE
Il gioco è spiegato nel manuale in maniera molto chiara e spesso sono riportati esempi, sia di fonti d’ispirazione per la trama, si di situazioni di gioco, che aiutano molto il lettore. Con un diverso formato sono inseriti nel testo piccoli racconti di poche righe dal tono mistico e profetico, che mantengono il tono oscuro del gioco durante la lettura.
Alcune volte durante l’esposizione si accenna a concetti che vengono esposti più avanti. Ciò aumenta molto la curiosità del lettore nel proseguire la lettura più velocemente possibile, ma potrebbe non agevolare la comprensione immediata del testo. Nel manuale non sono presenti particolari errori grammaticali o refusi.
L’atmosfera di Omen è ben resa e permette di dar sfogo alla propria immaginazione in vari ambiti horror. Adatto maggiormente a delle one shot, permette comunque di giocare campagne con gli stessi personaggi, o mantenendo lo stesso “male ancestrale” che si ripercuote in varie epoche.
Sul sito blackboxgames sono presenti le prime due avventure già fatte che aiutano a introdursi al gioco, e che con l’arrivo dell’inverno sono ideali per sessioni one shot (o come spunti iniziali per cronache più lunghe), magari vicino ad un bel camino mentre fuori nevica.
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