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Nel 1979 usciva Alien, forse il film più famoso di Ridley Scott e di certo uno dei più influenti.

Era più horror che fantascientifico, in un’atmosfera aliena e innaturale, magistralmente creata dall’arte di Hans Reudi Giger, con i suoi esseri biomeccanici angoscianti e intrisi di sottintesi sessuali.

Per il quarantennale dell’opera che ha rivoluzionato la fantascienza sul grande schermo, è arrivata la notizia: Alien avrà il suo gioco di ruolo.

A dare la notizia è la Free League (Fria Ligan), una casa editrice svedese nota in Italia soprattutto per il GdR Coriolis, un’altra opera fantascientifica, realizzata interamente dal team.

La veste grafica sembra già azzeccata.

Che cosa si sa di Alien GdR?

Per ora poco. Quel che è certo è che sarà dato ampio spazio all’ambientazione della saga, con le sue corporazioni corrotte e inumane e la tecnologia priva di etica. Tematiche che nei film di Alien sono spesso meno importanti della trama, ma che la sostengono saldamente.

Non solo quindi viaggi in astronave e pianeti semideserti, ma altro materiale per dare corpo al setting e vivere appieno in un’irriconoscibile civiltà del 2183.

E ce n’è da esplorare…

Regolamento

Il regolamento sarà sviluppato a partire da quello di Mutant: Year Zero e Tales from the Loop, due titoli poco noti in Italia, ma con una solida fanbase.

L’annuncio più intrigante riguarda invece le due modalità di gioco:

Cinematic Play sarà progettata per catturare le atmosfere di un film, con azione rapida e brutale e scenari al cardiopalma già precostituiti. Sarà perciò indicata sessioni autoconclusive (“one-shot”), come la trama di un film.

L’unica cosa certa è che nella “modalità cinema” sarà facile crepare.

Campaign Play sarà invece più simile a un tipico gioco di ruolo, con una campagna che si articola lungo le vicende dei protagonisti (per usare un termine preso dai videogiochi, “sandbox”). I personaggi potranno esplorare l’universo narrativo…e avranno più probabilità di sopravvivere per vedere la sessione successiva.

In ogni caso, Alien avrà regole apposite per catturare l’atmosfera dei film. Vista l’ottima prova data con Coriolis, la Free League sembra sapere bene quello che fa e, finora, gli sforzi per restare fedeli allo stile si vedono.

H.R. Giger ne sarebbe contento.

Gli sviluppi saranno seguibili sul sito apposito della Free League. Voci non ancora confermate dicono che ci sono ottime probabilità di vederlo in italiano.

Nessun commento invece dalla Disney, che già da un paio d’anni, con l’acquisto della Twentieth Century Fox, ha acquisito in blocco il franchise di Alien. A quanto pare, è stata data carta bianca.

E meno male.

Cliccate qui per vedere il video trailer

 

Annunciato il GdR di Alien
79%Punteggio totale
Voti lettori: (9 Voti)
79%

A proposito dell'autore

Lavos-D è un illithid colmo di bontà e di dolcezza, che distilla interamente nei suoi favolosi dolci: per questo non gliene resta più quando scrive i suoi acidissimi articoli. Il suo motto è provare qualsiasi gioco esistente, sennò non lo si può criticare. Quando il suo eterno ruolo di master gli lascia tempo libero lavora a GdRITalia in veste plurima di pasticciere ufficiale, redattore, editor, (re)censore, traduttore in seconda e spalla comica a tempo perso. Da quando si è autoproclamato sommo sacerdote del Grande Cthulhu si è montato la testa e non ci si ragiona più.

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1 risposta

  1. redfox

    L’ambientazione di Alien è quantomeno carente. L’ossatura della serie di basa sui due primi film, mentre tutti i seguenti lasciano il tempo che trovano visto la loro scadente realizzazione.
    Il concetto su cui fa leva è quello della classica casa intestata, ma su un astronave e con una creatura che non ha nulla di naturale, anzi, non ha proprio nessun altro scopo se non quello di recitare la parte del mostro.
    Un gioco di ruolo di sopravvivenza ambientato nello spazio c’è già e si chiama “Mothership”, consiglio agli appassionati di recuperarlo.

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