A Pavia doveva svolgersi il 5 ottobre la quinta edizione di Giocanda. Un evento che dal 2013 porta migliaia di persone nelle piazze cittadine, nato come contraltare alla diffusione del gioco d’azzardo, e che negli anni è stato sostenuto da diverse istituzioni. Non ultime la sezione di Pavia della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) e l’associazione ludica Aerel.
Doveva, per l’appunto. L’autorizzazione all’uso degli spazi pubblicinon è arrivata come ogni anno dal comune di Pavia. La giunta comunale (Lega) ha negato il patrocinio al festival e negato la possibilità di occupare le piazze cittadine, benché conceda lo spazio per ospitare Giocanda all’interno del Castello Visconteo.
Un compromesso che non è stato ben accetto dagli organizzatori, non solo per lo spazio molto inferiore, ma anche per lo scarsissimo preavviso: qattro giorni.
“La manifestazione non risulta completamente allineata con le proposte socioculturali previste dalla giunta.” (Fabrizio Fracassi, sindaco di Pavia)
A destare perplessità sono le motivazioni fornite dalla giunta. Dopo cinque anni di patrocinio (la prima edizione era stata sostenuta dalla giunta dell’epoca, di centrodestra), l’appoggio è bruscamente cessato. Effettivamente, le norme vigenti sono molto rigide e danno come responsabile il Sindaco del comune dove l’evento si svolge. Tuttavia, spiegano gli organizzatori dell’evento, “gli uffici comunali hanno addotto a pareri negativi della polizia locale e dell’ufficio traffico per supposti problemi di sicurezza pubblica, mai stati rilevati nelle precedenti edizioni“. Le normative vigenti sono le stesse dal 2018.
Di fronte a questa situazione, gli organizzatori di Giocanda non sono stati a guardare. Sulla pagina della petizione (qui sotto) si legge un atto di accusa molto duro alla giunta comunale.
“Riteniamo dunque la presa di posizione del Comune non un atto amministrativo, quale dovrebbe essere la concessione di spazi, ma una scelta politica, un vero abuso di potere, che contrasta il diritto al gioco ed alla libera di circolazione di centinaia di famiglie, di bambini, giovani, adulti e anziani.” (dalla pagina della petizione)
Per chi volesse sostenere la causa di Giocanda, che si è sempre distinta come mezzo di promozione del gioco intelligente, vi segnaliamo qui sotto il link alla petizione lanciata su change. org, allo scopo di richiedere al Comune di Pavia di riconsiderare la propria decisione.
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