Nella puntata precedente ecco cosa è successo.
Ed ora il proseguimento della nostra storia…
In CARTOONER non c’è narratore, ogni giocatore a turno è chiamato ad essere il Disegnatore del cartone animato e potrà mettere in scena i personaggi, set in cui far vivere le scene (il cui Cast ovviamente è stato scelto all’inizio della Puntata da tutti i giocatori). Il Disegnatore ha uno scopo preciso cercare di spingere un personaggio a raggiungere l’obiettivo della missione gli altri giocatori al tavolo con ruoli diversi hanno il compito di impedire a quel personaggio di raggiungere l’obiettivo magari favorendone un altro! Il risultato è che tutti al tavolo sono egualmente impegnati a giocare e nessuno è mai spettatore!
In TOON il narratore è, come in molti giochi, un’entità a sè stante, il regista della storia che dirige gli eventi, questo presenta il classico problema dei giochi classici e cioè la coerenza del gruppo e delle scelte fatte dai giocatori. Se da una parte la separazione dei ruoli rende il gioco imprevedibile e crea delle reti di interazione complesse tra i giocatori, in cui il narratore è solo spettatore e arbitro, dall’altra tende a rendere il gioco più individuale, per cui gli scopi e le azioni di ogni giocatore sono volti solo a perpetrare le idee e gli scopi di quest’ultimo, cosa che in giochi con tematiche incentrate sull’individuo, sono indispensabili, ma in giochi corali tende a mettere il gruppo in senso lato, infatti in CARTOONER non ha senso parlare di gruppo come Party alla D&D, in situazioni sconclusionate che sono più simili ad un ciack mal riuscito o una gag mal congegnata piuttosto che a una scena divertente a cui i cartoni ci hanno abituati. Lo scopo del gioco di CARTOONER: “è quello di creare un Cartone Animato in stile Looney Tunes”, non giocare un Personaggio di un Cartone Animato. Qui non devi far catturare Jerry da Tom, ma devi creare un cartone divertente e devi farlo insieme agli altri giocatori, questo cambio di punto di vista tenderà a privilegiare la Narrazione piuttosto che lo scopo del singolo Personaggio! Il risultato sono scene Comiche ma che rispecchiano le aspettative di tutti i giocatori, come qualità e stile, con un risultato davvero imprevedibile! In CARTOONER devi mettere in conflitto i vari personaggi ed in questo modo i giocatori riusciranno a far agire tutti i vari personaggi! In Cartooner tutti vogliono prendere la zattera della salvezza, ma ha un solo posto. Chi si salverà? Questo crea conflitti fra i personaggi e il resto viene da solo mettendo in gioco la fisica del cartone animato e i Vincoli di ciascun personaggio. I vincoli vengono impostati dai giocatori durante la fase di creazione, ad esempio “Willy il Coyote non riuscirà mai a catturare Beep Beep”, se durante la narrazione Willy il Coyote riesce a catturare Beep Beep in automatico il giocatore che in quel momento è il Produttore, una sorta di controparte del Disegnatore, narrerà come Beep Beep si salva!
In TOON lo scopo del gioco è di creare un Cartone giocando un personaggio del cartone stesso e seguendo la trama scelta dal Regista, ricreando le divertenti situazioni classiche di ogni cartone, combinando le azioni dei vari PG. Questo è il suo più grande punto di forza e di debolezza del gioco, e cioè il problema dell’alchimia. Se un gruppo è male assortito, sia dal punto di vista della caratterizzazione dei PG, pensate a un gruppo con Mr Magoo e Silvestro con Jerry ma non Tom, o dal punto di vista dei giocatori, ad esempio persone con diversi modi di vedere lo humor e le gag e che non sanno prendersi in giro, si rischia di avere sessioni sconclusionate, noiose e potenzialmente irritanti. Se il primo problema è facilmente risolvibile con un buon regista che guida la creazione dei PG, il secondo non lo è, senza mettere mano alla formazione del Cast di Giocatori. L’umorismo e la risata, il sapersi prendere in giro, sono aspetti delicati della persona umana che presi nel modo sbagliato possono creare “incidenti diplomatici” fastidiosi, Munchkin insegna.
In conclusione mi sento di dire che CARTOONER incarna pienamente lo spirito dei Cartoni animati della nostra giovantù e riprende in modo più che degno lo splendido lavoro iniziato da TOON, riuscendo a superare il suo predecessore in molti aspetti. Come già scritto in un precedente articolo, TOON, paradossalmente, non è un gioco per tutti, proprio perchè necessita di autoironia, humor e spirito di gruppo, per poter creare quella sana alchimia necessaria al gioco, mentre CARTOONER, nascendo già come gioco corale che quindi mette tutti in gioco ma non in contrapposizione, ed è questa credo la sua forza, si apre ad un pubblico più ampio, strizzando l’occhio anche ai patiti di Party game e giocatori di ruolo dell’ultim’ora, rendendolo un acquisto interessante e ottimo anche per quei gruppi di amici e, perchè no, famiglie che vogliano passare delle divertenti ore insieme facendo qualcosa di diverso dal solito. Provare per credere.
Th-th-that’s all folks… parararara pararara parapa parapa paraparapapa!
Link utili
– Potete acquistare Cartooner sulle pagine di Vas Quas Editrice in formato PDF: http://quanteidee.blogspot.it/p/cartooner.html
– Ma vi segnaliamo che su DriveThruRPG il gioco è attualmente in offerta con questo link speciale (2.99 $ c’è anche la versione italiana del gioco in Download): http://rpg.drivethrustuff.com/index.php?discount=92076
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