“Una stanza di gente” è il titolo di un libro dello scrittore Daniel Keyes. Tra le sue pagine viene raccontata l’ inquietante e caotica storia di un ragazzo di nome Billy Milligan. Ad un primo esame questa premessa potrebbe sembrarvi al di fuori dei contenuti della nostra rubrica, la verità invece, ne sono sicuro, vi lascerà a bocca aperta. Quello che difatti viene menzionato all’interno del volume non è l’invenzione di un autore di prosa, ma la reale trasposizione della vita di un giovane cittadino americano. Un viaggio all’interno della psiche umana, dei suoi lati oscuri e del suo riflesso sulla realtà.
La Storia:
Siamo nel 1977, in Ohio, all’interno del campus della facoltà di medicina dell’università statale ci sono stati due casi di aggressione, rapina e stupro ai danni di giovani donne. La polizia di Columbus decide di intervenire tempestivamente. Vengono raccolte deposizioni, prove e identikit. La prima vittima, racconta di essere stata minacciata con una piccola arma da fuoco, da un uomo con un evidente difetto oculare (nistagmo). Costretta a salire sulla sua auto, dopo aver subito violenza riceve la minaccia di ripercussioni ad amici e parenti qualora il crimine appaia su giornali. <<Ti metto qualcuno alle costole>> sono le parole usate dallo stupratore dopo aver strappato alcune pagine dall’agendina della ragazza. Stessa sorte capita pochi giorni dopo ad una infermiera. Stavolta l’aggressore utilizza un’arma automatica e indossa degli occhiali scuri, presenta una tintura oleosa sulle mani e rivela in stato di agitazione di chiamarsi Phil. La vicenda termina con la stessa promessa di attacchi nei confronti dei familiari ad opera di una non meglio identificata “confraternita”.
Le indagini da parte delle forze dell’ordine non portano a nulla.L’università viene tenuta in stato d’ allerta, il caso vuole che una studentessa appena rientrata da una vacanza cada nella nuova trappola del criminale. L’uomo rapisce la sventurata mentre è con la sua auto e la utilizza come complice di una rapina. Dopo aver raggiunto un luogo isolato e averla violentata, inizia a vantarsi del proprio status di affiliato mafioso e ad esplodere alcuni colpi di arma da fuoco all’indirizzo di alcune inermi bottiglie.
Una volta libera, la donna si presenta in ospedale e sporge denuncia. La polizia si attiva, intenzionata a porre la parola “fine” al caso. Gli agenti si fanno condurre sul luogo dello stupro e raccolgono un sufficiente quantitativo di prove, corrispondenti a bossoli ed impronte digitali. Avendo quest’ultimo elemento tra le mani decidono di sottoporre le tre vittime al confronto con le foto segnaletiche. In poco tempo si raggiunge un risultato accettabile. La descrizione degli identikit è simile al ragazzo impresso nell’istantanea e le impronte coincidono. Il responsabile delle aggressioni e delle violenze ha un volto e un nome: William S. Milligan. Gli agenti che si occupano del caso si precipitano all’indirizzo del colpevole e lo arrestano, Milligan si dichiara innocente e non capisce cosa stia succedendo, ma non oppone resistenza. La seguente perquisizione all’interno dell’abitazione rivela però un’ altra verità. Vengono rinvenute le pistole utilizzate per compiere i crimini, le pagine dell’agendina della prima vittima, soldi, droghe, tempere per dipingere ed uno strano marchingegno elettronico che gli inquirenti inizialmente temono sia una bomba. Billy viene condotto in carcere sotto stato di fermo.
Capitolo chiuso. Invece è solamente il principio.
Non potendosi permettere un avvocato al ragazzo viene affidato un difensore d’ufficio.Ed è dagli interrogatori che da li in poi seguiranno che ha inizio la “storia” che ci interessa.
William non è l’unica persona che viene arrestata in quel 27 Ottobre del 77, insieme a lui, rinchiuse dietro le sbarre ci sono altri 23 individui. Tutti reali, tutti con caratteristiche fisiche e mentali differenti, alcuni con abilità eccezionali e vivono tutti all’interno della sua mente. Billy Milligan possiede infatti 24 personalità.
Quelle che emergono inizialmente sono solamente 10:
1) William Stanley Milligan, 26 anni. E’ la personalità iniziale. I traumi di violenza perpetrati dal padre adottivo ne devastano la psiche. Inconsciamente la sua reazione è quella di creare tutte le altre persone “dentro”. Durante l’adolescenza inizia a non reggere più i continui vuoti di memoria causati dagli altri inquilini (di cui non conosce l’esistenza), disperato tenta il suicidio. Viene fermato dalla “congrega” che gli impedisce di riprendere il controllo del corpo. “Messo a dormire” è il termine che utilizzano. La traduzione? Billy resta addormentato per più di 7 anni.
2) Arthur Smith, 22 anni. Inglese, parla con accento londinese, indossa gli occhiali, si mostra saccente e pieno di se. Conservatore e ateo, è la mente razionale, lucida e pianificatrice. Dotato di notevole intelletto si distingue negli scacchi, nella biologia e nell’ematologia. Legge e scrive in arabo. E’ colui che impone alla “famiglia” il bisogno di organizzarsi, assumendo il comando e il diritto, di decidere chi deve uscire e chi invece deve essere bandito dal controllo della coscienza. Presiede il comando nei luoghi sicuri.
3) Ragen Vadascovinich, 23 anni. Iugoslavo di nascita, parla e scrive sia in serbo-croato che in inglese (ma con un forte accento). Comunista, pesa 95 Kg e presenta un fisico massiccio. Definito il “Guardiano dell’odio”. Esperto di Karate, armi e combattimento corpo a corpo, possiede la capacità di controllare il flusso di adrenalina, così da ottenere una forza molto superiore a quella standard. Svolgerà effettivamente dei lavori per delle associazioni criminali nelle vesti di guardia del corpo. E’ l’unico autorizzato ad utilizzare la violenza qualora ci sia una situazione di pericolo, oppure in tal condizione si trovino donne o bambini. Presiede il comando qualora ci si trovi in luoghi pericolosi (come in carcere o in riformatorio). Vede in bianco e nero.
4) Allen, 18 anni. Destrimane, fisicamente assomiglia a Billy. Dipinge ritratti ed è l’unico a fumare. Solitamente ha l’incarico di rapportarsi con le persone del mondo esterno, grazie soprattutto alle sue capacità colloquiali e nel raggiro.
5) Tommy, 16 anni. Viene spesso confuso con Allen, se non fosse per il suo carattere molto più rissoso e antisociale. Queste caratteristiche lo collocherebbero tra gli “indesiderati”, se non possedesse una profonda conoscenza dell’elettronica e soprattutto la capacità di saper evadere da ogni costrizione e di aprire ogni serratura. Suona la batteria e il sax.
6) Danny, 14 anni. Timido e spaventato, si rapporta solamente con le donne. Di corporature esile, dipinge con talento nature morte. Ha la fobia della terra, visto che possedeva la coscienza quando il padre adottivo di William decise di punire il figlio seppellendolo vivo.
7) David, 8 anni. Gracile,capelli rossi occhi azzurri. Il suo unico compito è quello di assorbire e metabolizzare tutto il dolore che il corpo riceve. Per questo quando si presenta agli altri lo fa quasi esclusivamente in lacrime e in stato confusionario. Possiede in compenso un grande intuito.
8) Christene, 3 anni. La sua identità viene volutamente lasciata allo stadio infantile. Ama disegnare e da Arthur impara a leggere e scrivere. Dislessica, da piccola veniva spesso richiamata qualora la punizione consistesse nell’essere relegati all’angolo.
9) Christopher, 13 anni. Fratello maggiore di Christene, inglese. Obbediente, soffre la sua condizione con profondo tormento. Sa suonare l’armonica.
10) Adalana, 19 anni. Lesbica, timida ha un disperato ed ossessivo desiderio di essere amata. Scrive poesie, cucina e si occupa della casa. L’unica a possedere la capacità di rubare il tempo alla coscienza degli altri. Dono che sfrutta rendendosi colpevole degli stupri per cui tutti vengono arrestati. I suoi occhi soffrono di nistagmo.
Le altre sono quelle che Arthur reputa indesiderate, negandogli la possibilità di emergere:
11) Philip, 20 anni. Criminale di New York (parla con accento Brooklyniano), volgare e sboccato. Commette varie violazioni del codice penale. Assume volentieri sostanze stupefacenti.
12) Kevin, 20 anni. Cerca di portare a termine alcune rapine, pianificando le proprie mosse. Delinquente di mezza tacca, a un debole per la scrittura.
13) Walter, 22 anni. Australiano. Fantastica di diventare un cacciatore, eccentrico ma represso. Viene chiamato in causa qualora ci sia bisogno di un “ricognitore” poiché possiede un infallibile senso dell’orientamento.
14) April, 19 anni. Cresciuta a Boston è la personalità che possiede probabilmente il Q.I. più elevato. Il suo talento di gran lunga superiore agli altri è secondo solo al suo desiderio di veder morto nel peggior modo possibile il padre di Billy. A causa di questa sua passione, sadica e malata, viene ritenuta completamente folle.
15) Samuel, 18 anni. Ebreo, è l’unico a credere in Dio. Si diletta nell’arte dell’intaglio e del cucito. Vende una delle opere di Allen dopo essersi risvegliato senza un soldo. Contravviene così ad una delle regole di Arthur, guadagnandosi l’esilio.
16) Mark, 16 anni. Nonostante dimostri di possedere una mente sensibile, decide di diventare colui che si occupa delle faccende più noiose e ripetitive. Sempre disposto a servire viene definito “Zombie”.
17) Steve, 21 anni. Non accetta la sua condizione di “personalità”, ritenendosi l’unica persona reale. Presenta un profondo grado di egocentrismo, tanto da essere ritenuto patologico. Schernisce chiunque facendone delle grevi imitazioni.
18) Lee, 20 anni. Capelli castani, occhi nocciola. Spiritoso e burlone, si mette sempre nei guai. La sua principale occupazione è quella di creare pessimi scherzi che finiscono solo per generare risse o lo costringono a soggiornare in isolamento.
19) Jason, 13 anni. Provoca le amnesie della “famiglia”, cancellando così i brutti ricordi. Considerato la “valvola di sfogo”, con i suoi frequenti scatti d’ira, lascia defluire la tensione accumulata dagli altri.
20) Robert, 17 anni. Nessuna ambizione o interesse particolare. Sogna sempre ad occhi aperti.
21) Shawn, 4 anni. Sordo, ha una percezione limitata della realtà è considerato un ritardato.
22) Martin, 19 anni. Sbruffone, sfrontato, esibizionista. Snob almeno quanto Arthur, quest’ultimo decide di bandirlo per la sua pericolosità nell’eccedere in pubblico, anche perché si può essere snob solo qualora sia affiancato da un eccesso di intelletto.
23) Timothy, 15 anni. Durante il suo ultimo periodo di coscienza ha ricevuto delle avances da parte di omosessuale. Da allora si è chiuso nel suo mondo.
Non solamente quella prigione può vantare questa descrizione. Il titolo del romanzo si riferisce difatti all’ambiente osservato da tutte le personalità o meglio persone ( perché tali in tutto e per tutto si ritenevano), che risiedevano all’interno di William Morrigan.
Una stanza buia, simile ad un palco, con una luce al centro, colui che era designato a stare “sul posto”, andava ad occupare il cono di luce, mentre gli altri continuavano a studiare, dormire, giocare ecc. ecc.
La storia i Billy è una storia fatta di salti nel tempo, di menti divise, di orrori, di segreti, di violenza, ma anche di talento, di ingegno e di sentimento. Una storia che sarebbe rimasta segreta se non fosse intervenuto l’ultimo attore della nostra tragedia. Abbiamo parlato di 24 individui o ve ne eravate dimenticati? Ebbene è proprio grazie all’intervento di questo membro della “famiglia”, se la genealogia e la cronologia degli eventi è infine stata raccolta dal signor Keyes.
24) Il Maestro, 26 anni. La totalità di tutti gli altri alter ego, condensati all’interno di un unico individuo. L’insieme di tutti i talenti, le abilità e le conoscenze , Colui che li ha creati prima e addestrati poi. E’ solo grazie alla sua comparsa se la vita de nostro protagonista è stata tramandata nella sua interezza ai posteri.
Conclusioni :
Furono cinque gli specialisti che collaborarono tra di loro, al fine di aiutare curare e capire quali segreti nascondesse la mente di William. Nuove basi vennero gettate nell’affrontare il disturbo da personalità multipla, o disturbo dissociativo dell’identità. E per la prima volta nella storia degli Stati Uniti, un individuo venne dichiarato non colpevole di gravi crimini per ragioni di infermità mentale.
Dalla narrazione del libro, si evincono le terribili sofferenze patite da Billy, ma anche l’enorme forza con cui ha cercato di rispondere colpo su colpo, una forza che paradossalmente è celata all’interno di ognuno di noi. Che in linea di massima cerca di essere giusta, equilibrata, votata al raggiungimento di un obbiettivo positivo, ma che non può esimersi dall’essere corrotta dalle influenze del mondo esterno.
Credere per intero a quanto riportato credo sia difficile per tutti, privi di una testimonianza reale è facile pensare che i signor Milligan possa essere in realtà un millantatore. Ipotesi tra le altre scartate da esami scientifici quali l’elettroencefalografia ( in grado di tracciare la mappa cerebrale), che mostravano come i risultati variassero da occupante ad occupante.
Resta impossibile da provare però la sensazione di vedere con i propri occhi, i molteplici cambiamenti che intercorrevano sul volto, la postura e la voce di Billy, laddove una persona si tramutava in un’altra.
Consigli di gioco:
Diciamo che in questo caso specifico esco un po’ dal seminato, in quanto più che parlare di ambientazioni, dovremmo rivolgerci alle caratterizzazioni. La vicenda fin qui narrata, a mio avviso, può introdurre dei nuovi termini nella stesura o nella sviluppo del background di PG o PNG. Personalità multiple nascoste che escono all’esterno solo in determinate situazioni, l’attivazione di capacità latenti o trasmesse per discendenza, potrebbero essere prese in considerazione come le fondamenta su cui ampliare la personalizzazione dei nostri personaggi . Naturalmente tale espediente può generare le più svariate delle combinazioni ( da quelle estremamente tragiche ad altre,perché no, più comiche).
Altrimenti provo ad immaginare una campagna in cui per liberare la mente di un determinato personaggio, il gruppo di avventurieri di turno dovrà cimentarsi in un viaggio all’interno delle trame della psiche, affrontando gli orrori e le paure insite in ognuno di noi. Magari dovendo svolgere un breve percorso per affrontare ogni singola personalità muovendosi all’interno di un regno che potrebbe variare di vola in volta le regole in uso.
Scrivi