Autori: Simone Fini e Riccardo Giuliani;
Edito da: Limana Umanìta;
Pagine: 190;
Tipologia: A4, B/N, Cartonato;
Brass Age è stata una piacevole sorpresa, perché ero partito con l’idea di trovare il solito steampunk, il solito setting ed il solito approccio all’epoca vittoriana ed invece mi sono trovato un manuale che pur mantenendo un appeal classico ha aggiunto delle novità che ho particolarmente apprezzato. Dall’estetica ai contenuti si nota come questo prodotto è stato ben curato, segno che i ragazzi di Limana Umanìta hanno sfruttato la loro esperienza con Project H.O.P.E. e l’hanno anche migliorata.
Contenuto
Brass Age si presenta come un bel libro di circa 190 pagine in cui si descrive la Londra Vittoriana ammantata non solo dalla classica nebbia ma anche dal mistero. La base portante di questo manuale è il Club Diogene, uno dei Club che ha fatto storia in quell’epoca e tutto quello che gli ruota intorno. Gli autori hanno sfruttato Società Segrete, intrighi di corte, eventi sovrannaturali e tutto quello che si poteva mettere in mezzo. Hanno puntato tutto sulla forza del Potere Sociale mettendo in secondo piano il Potere Fisico. Inoltre, aggiungo che la stesura del testo è molto ben orchestrata, hanno sapientemente alternato narrativa a regolamento aggiungendo sempre qualche dettaglio in più senza mai dare risposte definitive. Una cosa che ho particolarmente apprezzato sono l’Appendice 1 (La Mappa di Londra), il capitolo 4 (una descrizione delle diverse società segrete con tanto di PNG importanti) ed il capitolo 5 (una descrizione sulla vita dell’epoca). Praticamente tutto ciò di cui un narratore ha bisogno per fare una cronaca senza nemmeno studiarsi l’epoca narrata in questo manuale. Forse, se posso trovargli un difetto è proprio la quantità di tali informazioni che pare non lasciare troppo spazio a supplementi senza cadere nel “già letto sul base”.
Grafica
Brass Age è un cartonato A4 e questo la dice lunga sull’evoluzione di Limana Umanìta, già avere una cover rigida a fronte di una brossura è un valore aggiunto non da poco, offre al manuale un tocco piacevole ed una resistenza ben diversa. L’impaginazione, i Dingbat, i Capi lettera e tutto quello che concorre a presentare il testo è ben armonizzato, si legge bene in ogni condizione, non ci si affatica e non si ha l’impressione di trovarsi difronte ad un muro di testo da cui si vuole scappare. Le cornici intorno alle sezioni narrative sono forse una nota leggermente stonata, magari dare l’impressione di leggere una vera e propria lettera avrebbe aiutato nell’immedesimazione ma comunque resta una soluzione in linea con l’epoca. Gli artwork interni sono stati un’altra piacevole sorpresa, la scelta della monocromia è azzeccata ed il tono dato dai due illustratori è molto gradevole ed in linea con il tema del manuale.
Regolamento
Il regolamento è semplice e completo, le regole sui Debiti sono un’aggiunta davvero interessante. La creazione del personaggio avviene in una decina di minuti e si ha una variazione piuttosto ampia. L’uso del D10 e di un massimo di 10D10 è una scelta giusta, l’avere i fattori di soglia ed i bonus fissi aumenta la velocità di gioco, ho però trovato complesso il sistema dietro i Successi Automatici, probabilmente con la pratica viene naturale il conteggio ma sulla carta è un pò ostico da digerire.
Conclusioni
Brass Age risulta essere un bel gioco, dal fascino incredibile, dalla velocità di creazione sia di personaggi che di storie da poche decine di minuti. E’ un gioco che alla lettura sa regalare ispirazione al narratore sull’avventura che vuole raccontare ed il sistema riesce bene a seguire le idee che possono essere messe in campo. E’ un gioco che fa dell’intrigo il suo punto principale tralasciando la mera forza bruta in secondo piano e questo, per un narratore come me, è un pregio non da poco.
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