Autori: Luca De Marini, Davide Quaroni e Mattia Cappelli;
Edito da: Acchiappasogni;
Pagine: 196;
Tipologia: A4, Colore, Cartonato;
Di Destino Oscuro esiste già una recensione QUI su GDRItalia, questa è al pari della precedente ma prende in esame l’edizione rivista e corretta di quest’anno. Ho avuto modo di fare una sessione di gioco con l’autore, ho avuto modo di approfondire il mondo di Destino Oscuro e di poterlo provare anche con un ambientazione non prodotta da Acchiappasogni con risultati molto positivi.
Contenuto
Il contenuto di Destino Oscuro riguarda completamente un Regolamento Generico applicabile soprattutto alle ambientazioni prodotte da Acchiappasogni (ndr. Cielo Cremisi e Il Buio di Etherna) ma anche a qualcosa di proprio come anche a qualcosa di già presente sul mercato. Rispetto alla versione precedente, questa riedizione è stata snellita di tanto testo inutile che rendeva difficile la lettura, sono state chiarite molte delle zone d’ombra del regolamento e nel complesso c’è una migliorata compattezza, l’aggiunta di simboli che identificano argomenti meccanici ed altri narrativi rende la vita al lettore decisamente più facile, come sono di aiuto i numerosi riquadri d’approfondimento sparsi per tutto il manuale. Le circa duecento pagine (50 in più rispetto all’edizione precedente) hanno arricchito di buoni spunti ma forse, ci voleva un vero e proprio taglio tenendo le meccaniche fondamentali, separate da tutto ciò che era ed è opzionale. Forse un manuale di 100 pagine sarebbe stato che sufficiente per dare gli strumenti di base per poi arricchirli con moduli aggiuntivi e supplementi.
Grafica
Non mi soffermerò a lungo su questa parte, dato che comunque si discosta poco rispetto all’edizione precedente. In generale, due nuovi immagini tutta-pagina sono state inserite ad introduzione dei due nuovi capitoli su Personaggi Non Giocanti e Ambientazione, più altre all’interno degli stessi capitoli. L’impaginazione è la classica a due colonne ed il formato è il medesimo A4 dell’edizione precedente. A gusto personale, avrei preferito una grafica più snella, meno “grigia”, più luminosa ma questo è un “difetto” che si porta dalla prima uscita se di difetto si può parlare. Come ho avuto modo anche di dire all’autore, avrei preferito una qualità delle immagini meno orientaleggiante seppure il manuale ha alcune belle illustrazioni.
Regolamento
Ho tenuto per ultima la parte più importante di questo manuale per avere un pochino più di spazio. L’introduzione di due nuovi capitoli e la rivisitazione del testo hanno sicuramente migliorato il già ottimo lavoro dell’edizione precedente. Acchiappasogni, con questa riedizione, non ha voluto stravolgere le fondamenta, ha limato gli spigoli descrittivi ed aggiunto parti importanti. Il regolamento è molto completo, prevede praticamente ogni sorta di possibile situazione che ci si può trovare ad affrontare in gioco, dalle semplici azioni fino al combattimento. Proprio nel combattimento, Destino Oscuro dimostra la sua forza offrendo al narratore un sistema ben congegnato con degli Stili di Combattimento curati e realistici. Il vero difetto che mi sento di dover esporre è l’uso di valori Negativi che possono risultare dalla differenza del Valore Base (dato dalla somma di Caratteristica e Abilità) e della somma dei risultati di 2D8. Leggere i valori negativi e confrontarli con una difficoltà impostata dal master può rallentare il gioco, non lo rende immediato al solo sguardo senza dover fare di conto. Un valore negativo -4 apparentemente può sembrare un fallimento ma se la soglia di difficoltà, assegnata dal master, è -8 allora l’apparente fallimento è invece un successo.
Conclusione
Il Regolamento di Destino Oscuro mantiene ciò che promette: Flessibilità, Completezza e Verosimiglianza. E’ un prodotto facilmente modulabile, aggiungendo più o meno dettaglio in base al proprio stile di gioco ed alle necessità. La “stranezza” dei numeri negativi può essere facilmente superata con un pò di pratica. Personalmente lo trovo un buon sistema in grado di regalare ottimi risultati al tavolo ma il livello di dettaglio che raggiunge potrebbe essere più un difetto che un pregio nonostante quasi ogni pezzo dello stesso sia opzionabile.
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