Bentornati a tutti!
Oggi andiamo avanti nello scavare tra i dati de “l’Italia che Gioca” per trovare alcuni dati davvero interessanti… parliamo in particolare, di chi ha smesso di giocare.
Una doverosa precisazione: nel sondaggio, chi aveva giocato in passato a qualche gioco e aveva smesso, poteva scegliere di specificarlo: apparivano un paio di questioni relative al motivo per cui si era smesso di giocare, e al fatto di continuare o meno a comprare qualcosa relativo al proprio vecchio hobby.
Il secondo grafico (che soprendentemente mostra come pochissimi continuino a comprare giochi per collezionismo dopo aver smesso) è stato presentato a Lucca, e lo trovate nell’Anteprima già pubblicata.
Precisiamo: chi ha partecipato al sondaggio sicuramente non era un “giocatore disperso”. Già solo aver partecipato, significa che ancora attivo. Continua a seguire il mondo ludico, magari con altre passioni e non più seguendo tutto quanto.
Quindi, era lecito aspettarsi che saltasse fuori il “giocatore collezionista“. Forse ne avete sentito parlare anche voi. Si intende solitamente un ex-giocatore, tipicamente uno che, quando gioca, era molesto, tartassava per giocare, chiamava a notte fonda per organizzare le sessioni… e poi è sparito. Molti (ahimé, anche addetti ai lavori) gli danno una specie di superpotere: il giocatore collezionista compra. Compra più di tutti: secondo alcuni, molti giochi vengono tanto non perché sono giocati, ma perché sono collezionati.
La risposta già è presente nell’anteprima, ed è NO. Chi smette, di solito smette davvero. Ma quale era il campione? Quanti nel sondaggio erano ex-giocatori per ogni tipologia tipo di gioco, e quanti tra di loro potrebbero ricominciare?
Ovviamente la distribuzione degli ex-giocatori è molto influenzata dal campione (non a caso i GdR sono quelli meno abbandonati, e chi li ha davvero lasciati non ha la minima intenzione di ricominciare).
I dati quantitativi (ovvero le risposte concrete date alla domanda) sono interessanti: ben 807 tipi di giochi abbandonati (su quasi 800 partecipanti totali).
Questo vuole dire che in media ogni giocatore ha “messo” nel cassetto poco più di un tipo di gioco, ma continua a praticarne altri.
Insomma, un giocatore tutto sommato cambia hobby, ma difficile che abbandoni più di una o due delle sue passioni. Detto questi, perché si abbandona qualche gioco?
Per scoprirlo, vediamolo attraverso un banale “trucco” : non controlliamo perché si è smesso, ma a quali condizioni si potrebbe riprendere.
Da notare un po’ di dettagli. In primis, le domande erano libere, quindi le abbiamo raggruppate nelle categorie più numerose. Da notare che tra i Videogame moltissimi (tanti quanto quelli che riprenderebbero se avessero più tempo) vorrebbero più “giochi come una volta”; e che parecchi tra quelli Dal Vivo riprenderebbero se avessero iniziative più vicine a casa.
Quindi, in assoluto, la trinità “Tempo, Compagnia, Soldi” è quella che più di ogni altra ferma i Giocatori dal dedicarsi a tutti gli hobby che hanno coltivato in passato. E voi, che ne pensate?
Mentre ci meditate, l’appuntamento è alla prossima settimana, con i dati sui “Giochi con cui avete cominciato“!