…per mano della Alephtar Games.
Si, è proprio una notizia che diamo in tempo reale con Alephtar Games ed il comunicato stampa che potete leggere subito di seguito:
Alephtar Games ha firmato un accordo di licenza con The Design Mechanism, creatore della Sesta Edizione del classico sistema di gioco di ruolo RuneQuest, e Moon Design Publications, detentore del Trademark RuneQuest, per la pubblicazione della traduzione italiana di RuneQuest 6.
La pubblicazione del gioco, verosimilmente in arrivo per Lucca 2014, sarà preceduta da una campagna di crowdfunding che sarà anche un’occasione per ascoltare suggerimenti e desideri dei molti appassionati che già giocano la versione italiana precedente – RuneQuest II – o la versione inglese della sesta edizione.
Alephtar Games pubblicherà anche alcuni dei supplementi per RuneQuest 6 prodotti da Design Mechanism, come Mythic Britain e Mythic Constantinople, oltre a supplementi originali Alephtar Games come il già disponibile Stupor Mundi. Come per la versione inglese di RuneQuest 6, agli appassionati sarà comunque consentito pubblicare supplementi in proprio, sia gratuiti che commerciali, tramite una licenza aperta che non prevede oneri per gli autori ma semplicemnte il rispetto di standard minimali di qualità.
Per sgombrare da subito il campo da qualsiasi polemica, vogliamo infine cogliere l’occasione – da appassionati prima che da editori – per ringraziare Asterion Press per la “scommessa” fatta sulla precedente edizione di RuneQuest nel 2010. Anche se non è stata una scommessa vinta, non è stato certo per mancanza di impegno e volontà da parte dei colleghi di Asterion. Alephtar Games intende lavorare con target e un business plan differente, facendo tesoro dell’esperienza precedente per creare una linea editoriale con un’aspettativa di vita più lunga. Si tratta di un aspetto che seppure in teoria non dovrebbe interessare ai giocatori, è invece abbastanza sentito quando un gruppo decide se investire tempo e denaro in un nuovo gioco di ruolo.
Inutile dirvi che siamo contenti che un nuovo (ma vecchio) regolamento approdi nel nostro idioma e siamo anche convinti che comunità come l’Ordine di Cerbero riprendano in mano i loro progetti per supportare questo prodotto al meglio.