Il 31 maggio scorso è scaduto il termine ultimo delle iscrizioni al Gioco di Ruolo dell’Anno 2015. Ora il sito ufficiale del concorso pubblica i nomi di tutti i giochi iscritti.
Ci sono dodici concorrenti, meno dei 15 dell’anno scorso, più dei 6 del 2013 (che, visto lo scarsissimo interesse riscontrato, spinse a optare per un vigoroso restyling del concorso).
Presentandoli come sempre in ordine alfabetico abbiamo:
Drizzit- Il Gioco di Ruolo (Mini G4mes Studio), il gioco ufficiale del celebre webcomic realizzato in collaborazione con l’autore Bigio;
Dungeon World (Narrattiva), già concorrente l’anno scorso, presentato con un nuovo formato e con una copertina che omaggia la “scatola rossa” di Dungeons&Dragons;
Fate – Accelerato (Dreamlord Press), versione semplificata del diffuso sistema generico, escluso dal concorso 2014 all’ultimo minuto;
Fate – Base (Dreamlord Press), il sistema generico più giocato in USA, nell’edizione italiana, che concorre dopo l’esclusione dell’anno scorso;
Giochi d’Amore (Narrattiva), raccolta di tre giochi della stessa autrice Emily Care Boss, incentrati sui rapporti sentimentali;
Musha Shugyō (Acchiappasogni + GGStudio), ibrido tra un gioco di ruolo e un gioco da tavolo e giocabile in entrambi i modi, dichiaratamente ispirato ai film di arti marziali e ai videogiochi picchiaduro;
Il Richiamo di Gatthulhu (Alephtar Games), parodia dei racconti di H.P.Lovecraft in cui i protagonisti sono pericolosissimi gattini;
Numenera (Wyrd Edizioni), l’ultima creazione del leggendario game designer Monte Cook, che sfrutta il sistema “Cypher System” in un’ambientazione che mescola fantasy e fantascienza;
Paradoxes (autoprodotto); sfortunatamente non siamo riusciti a ottenere informazioni su questo gioco, l’unico titolo “indie” di quest’edizione del concorso;
Precious- La Cosa Più Preziosa (Coyote Press), gioco nato esplicitamente con l’intento di pronunciarsi contro la pena di morte, per il quale è stato approvato da Amnesty International;
Runequest- Sesta Edizione (Alephtar Games), ultima incarnazione dell’antico e blasonato gioco di ruolo, presentata al Modena Play 2015 ;
Star Mini (Mini G4mes Studio), il titolo più recente della collana “Mini”, imperniato sui viaggi spaziali e sull’esplorazione di pianeti misteriosi.
Rispetto al 2014 spicca subito la scarsa presenza di titoli autoprodotti, nonostante nell’ultimo anno siano usciti diversi titoli, e la forte presenza delle case editrici, che in gran parte portano due giochi ciascuna. Spicca l’assenza di Asterion (Sine Requie) e Giochi Uniti (Pathfinder, L’Unico Anello) : la prima sceglie di non concorrere già da qualche anno, mentre l’ultima partecipazione della seconda risale al 2013 con Rogue Trader , nella matricolata edizione del Best of Show in cui concorrevano solo due editori (se ne accennava nell’articolo dell’anno scorso). Non partecipa nemmeno Jolly Troll , il cui Savage Worlds ha vinto la scorsa competizione .Il regolamento del concorso vieta esplicitamente di far concorrere espansioni e supplementi, per cui la grande quantità di titoli pubblicati è fuori gara, sebbene Dragon Kings sia effettivamente un’ambientazione.
Non è riuscita a concorrere neanche la Wild Boar: il comunicato sul sito avvisa che i magazzini e gli uffici sono stati seriamente danneggiati dall’alluvione in Liguria dello scorso ottobre, impedendo la pubblicazione di Apocalypse Slayers in tempo per il concorso. Ancora nessuna notizia da parte della Raven, che continua a dilazionare l’uscita dell’attesissimo ventennale di Werewolf: the Apocalypse. Insomma, come l’anno scorso.
La percentuale di prodotti completamente italiani è alta: ce ne sono cinque, quasi la metà, sebbene comunque meno dell’exploit di nove titoli del 2014. Certo, alcuni sembravano aggiunti per fare numero, per cui si può sperare in un rialzo della qualità per il 2015.
Il regolamento ha permesso la regolare iscrizione dei due titoli FATE, esclusi l’anno scorso per l’impossibilità di presentare la versione definitiva in tempo. Il testo avvisa inoltre che “Sono ammesse al concorso anche nuove versioni di giochi già pubblicati in passato, purché contengano innovazioni significative“. Si presume quindi che Dungeon World contenga abbastanza modifiche da poter concorrere per la terza volta. Anche se, in effetti, nel 2014 partecipò anche True 20, per cui…
… per cui vinca il migliore!