Nessuno ricorda con precisione come ha avuto inizio, nessuno ricorda bene quando. E, del resto, a nessuno importa.
Tutto quello che importa è resistere ancora un giorno, trovare ancora un po’ da mangiare, qualche altra pallottola, un altro po’ di benzina. A qualsiasi costo.L’avversario è alle porte
Non è una metafora. Non è un modo di dire. Tu e le poche persone di cui ti fidi siete chiusi in un edificio, circondati da una marea di nemici che premono ad ogni uscita, tagliandovi ogni possibile via di fuga. Contate i proiettili… e ricordate di tenere l’ultimo per voi.
(Dalla IV di copertina)
Dopo essere stato annunciato, dopo aver patito la propria “apocalisse” personale (gli studi della Wild Boar sono stati danneggiati nell’alluvione di Genova del 2014) e dopo che la pubblicazione era slittata più volte, finalmente Apocalypse Slayers è una realtà. I volumi hanno visto la luce e la distribuzione inizierà a giorni.
L’uscita di Apocalypse Slayers va a collocarsi in un momento in cui il post-apocalittico va per la maggiore (se ne accennava in un altro articolo), indubbiamente grazie anche al fenomeno mediatico del film di Mad Max. In effetti il gioco sembra strutturato per cavalcare intelligentemente la cresta dell’onda: nel manuale sono presenti tre “mini-ambientazioni”, ciascuna dedicata a un diverso mondo post-apocalittico. Slayers of Aliens è basata sull’intramontabile invasione extraterrestre, Slayers of Zombies sull’apocalisse zombi tanto di moda in questi anni (come scrivevamo già l’anno scorso) e la terza, Slayers of the Open Road, si rifà più al filone “guerrieri della strada” consacrato da Mad Max (e da Ken il Guerriero, su, ammettiamolo…). L’autore promette che quest’ultima sarà ulteriormente supportata con un supplemento.
Qui potete vedere l’anteprima del sommario
Il gioco usa il sistema “Slay Engine” o, per dirla più semplicemente, sfrutta il regolamento di Dungeonslayers, che negli anni ha riscosso un ottimo successo proprio grazie alla semplicità delle regole. Le poche aggiunte al regolamento base riguardano prevalentemente i veicoli e alcune regole di ambientazione (compreso un interessante “livello di pericolo“). Un’altra aggiunta è la meccanica degli “Obiettivi“, che non solo rappresenteranno riconoscimenti per il proprio personaggio, ma forniranno anche vantaggi in termini di gioco.
Apocalypse Slayers non sarà quindi un’ambientazione di Dungeonslayers in stile post-apocalittico, come si pensava, ma un gioco a sé stante, con le proprie regole.
Come lo descrive l’autore Luca Volpino: “Abbiamo lasciato il regolamento “aperto”, con leggi generali, mettendo le regole specifiche e particolari dentro ognuna delle mini-ambientazioni. Tutte le Apocalissi si somigliano, a grandi linee. E, nei dettagli, si trovano le differenze. Come dice il proverbio, “il diavolo (o lo zombie, o il mutante…) è nei dettagli”.
Allo stesso modo, questo gioco mostra la potenza e la versatilità dello Slay Engine. Questo sistema, moderno ma concepito per ricreare le atmosfere della “vecchia scuola”, è un’ottima base per qualsiasi tipo di avventura – non solo per un ottimo dungeon!
Infine, ma non per ultimo… Questo gioco è stato creato per divertire. Noi, giocandolo, ci siamo divertiti; e così speriamo di voi!”