Che Vin Diesel fosse un appassionato di Dungeons&Dragons era cosa nota già da tempo, visto che viene ricordato ogni volta come esempio che si può essere appassionati di giochi di ruolo e avere successo (specie perché l’altro giocatore di ruolo famoso era Robin Williams, ma ora è meglio non citarlo come esempio).
Meno noto è invece che l’interprete di Riddick è un autentico fan di D&D . E non solo per la sua ultima torta di compleanno…
Diesel è talmente appassionato da basare il personaggio del suo ultimo film, The Last Witch Hunter (dal 29 ottobre anche in Italia), su un suo vecchio personaggio creato con Advanced Dungeons&Dragons.
Quella che segue è l’intervista a Vin Diesel pubblicata su Yahoo!TV, per voi tradotta da GdRITalia.
Che cosa ti ha attratto in “The Last Witch Hunter”?
Vin Diesel: Facciamo un passo indietro. Per il 30° anniversario di Dungeons and Dragons la società dell’epoca mi chiese di scrivere la prefazione del libro. [In esso] parlai religiosamente delle mie esperienze giocando a Dungeons and Dragons . Avevo perfino parlato di un mio personaggio chiamato Melkor -nome chiaramente rubato dal Silmarillion– e [di come] quel personaggio fosse un cacciatore di streghe.
[Poi] circa quattro anni fa incontrai uno scrittore di nome Cory Goodman e iniziammo a parlare. Qualcuno ci ci fece incontrare perché era un giocatore di D&D. [Dopo, Cory] ne uscì con lo scrivere un intero film basato sul mio personaggio Melkor. Basta il fatto che giocassi un cacciatore di streghe a far capire quanto fossi nerd su quel gioco, quanto fossi appassionato a D&D, perché all’epoca il cacciatore di streghe [non era una] classe della TSR. Era un personaggio tratto da un libro di personaggi opera di terze parti, chiamato The Arcanum. C’erano alcuni personaggi che erano partiti da lì e che poi vennero sostituiti da Dungeons&Dragons, e uno di questi era un cacciatore di streghe.
Che cosa ti ha fatto scegliere il cacciatore di streghe?
Vin: Giocavo un cacciatore di streghe perché ero un fan sfegatato dei ranger e quella era una classe che aveva qualcosa del ranger e aveva un piccolo numero d’incantesimi, all’epoca chiamato misticismo.
A che edizione giocavate?
Vin: Giocavo alla seconda edizione. Quando incominciai a giocare a Dungeons and Dragons penso che c’erano forse mille persone al mondo a sapere che cosa significasse la parola “internet”. E lo dico per contestualizzare quanto sia lontana per me questa esperienza e quanto Gary Gygax sia stato un pioniere per l’epoca. Ora la diamo per scontata e andiamo a giocare ai MMORPG e i videogiochi sono a tutt’altro livello. Ma a quei tempi quando iniziammo a giocare? Eravamo solo un’accozzaglia di artisti che vivevano in una comunità artistica di Manhattan. Tutti i bambini con cui giocavo erano figli di artisti. E avevamo accesso a materiale grandioso.
Dovevamo andare al negozio, andavamo in un posto chiamato The Complete Strategist. Dovevamo andare e comprare queste enormi tele e ci schiavizzavamo a creare questo mondo e creavamo mondi… quanto spesso sentite direttori pavoneggiarsi di come creano mondi? Beh, non c’e addestramento che ti possa preparare [a] creare questi mondi fantasy [meglio di] D&D. Usando solo carta e vecchie tele. LE trattavamo, le facevamo sembrare antiche e poi avevamo queste reti enormi e ci tuffavamo dentro.
In pratica stai vivendo il sogno di ogni giocatore di D&D. Stai giocando il tuo avatar?
Vin: Cory si buttò a scrivere “The Last Witch Hunter” e stava cercando di parlare del [mio] personaggio di D&D. Ma [stava anche] cercando di inserirlo in un mondo moderno, perché è più divertente. Come può un genere influenzato da D&D vivere in un mondo del cinema stile James Bond? E questo è [proprio] quel che abbiamo fatto. [Cory] ha pensato al futuro sotto ogni aspetto ed è molto, molto ambizioso.
La ricerca sul folclore per The Last Witch Hunter è molto approfondito. C’è qualche possibilità che possiate andare dai vostri compari alla Wizards of the Coast? Magari vedere un gioco basato sull’universo del film?
Vin: È divertente che lo diciate, perché, quando mi vedete ai meeting per la trama, specie per film come questo, sono sempre quello che nella stanza dice: “OK; fermi per un secondo e parlatemi come se stessi per giocare a questo gioco” [ride] “Che personaggio interpreterei e perché sarei attratto da questo personaggio?”Eh, sì. Penso che potrebbe diventare un gioco di ruolo molto facilmente e mi pare che questo [film] sia solo l’introduzione al mondo. Vi dirò una cosa. Non abbiamo finito di girare il film e proprio la settimana scorsa mandano di nuovo Cary Goodman, per tutta la settimana, per discutere dei prossimi due capitoli di questo film. E ho pensato che fosse notevole,m che fossero così galvanizzati dal progetto che abbiamo cominciato già i prossimi due sequel. Penso che sia veramente bello.
Dicevi che il tuo personaggio di D&D era un cacciatore di streghe con poteri magici minori: questo si ripercuote sul suo successore spirituale su pellicola?
Vin: È una cosa su cui abbiamo discusso. Voglio dire: per chiunque conosca D&D è evidente che un cacciatore di streghe sia un personaggio ibrido. Penso che, a progettarlo veramente, sarebbe impossibile combattere la magia senza qualche forma di magia. Il bello di Dungeons and Dragons era che era capace di definire forme diverse di magia. Così ci abbiamo giocato su e tentato di inserirla a livelli differenti, anche per il personaggio di Michael Caine. Non è un sacerdote vero e proprio, ma bisogna presumere che ci sia qualcosa come bonus alla Costituzione o qualcosa che viene da anni e anni di preghiera e che cos’abbia. Per cui penso che, mentre la saga continua e la mitologia si svela, penso che lo vedremo.
Considereresti un cacciatore di streghe più un mago o più uno stregone?
Vin: No, no, avrebbe incantesimi più basati sul misticismo. Perché quelli che combattono impiegano stregoneria, necromanzia e questo genere di cose, per cui la sua dovrebbe essere [diversa]. Quando penso al misticismo penso a un tipo di potere basato più sullo spirito.
Sul tipo dello sciamanesimo?
Vin: Sul tipo dello sciamanesimo.
Considereresti Kaulder un livello 20 o si è dato alle classi di prestigio?
Vin: È un diavolo di spaccac*li. Quanti personaggi di livello 20 avete giocato?
Abbiamo giocato solo una volta e abbiamo finito per andare a caccia grossissima di draghi e altri mostri. Ma non importa, siamo morti lo stesso [Ride]
Vin: Ci fu una campagna, quando uscì per la prima volta Deities&Demigods, in cui raggiungemmo un potere talmente folle da arrivare fino ad Asgard e sfondare il c*lo a tutti quanti.
Non funziona.
Vin: Non funziona mai! Pensi di volerlo e poi, dopo tre settimane di gioco, ti ritrovi a dire “Mmm… meglio tornare al mio secondo livello”.
Se mai farete la versione gioco di “The Witch Hunter” la proverei di sicuro.
Vin: È difficile ora, vista la tecnologia. Si può dire che Gary Gygax stesse combattendo l’ondata di tecnologia, perché è qualcosa che non tornerà mai più. Perché, quando giocavamo, non avevi questa possibilità, non avevi mai scaricato un MMO. E così, se c’erano umani che sapevi volevano impegnarsi a finire in questo mondo fantasy? Era semplicemente senza prezzo.
A quindici anni giravo in bici nella zona est del centro di New York e in piena notte giravo a recuperare il mio amico per D&Dare con me. Andavo in bici a mezzanotte proprio per sistemarlo sulle maniglie e portarlo a giocare con me.
Ed era una cosa tipo “Quando sarò ricco ti pagherò” e lui che dice “Beh, Vin, e che vorresti in cambio?” e io che rispondo “Tutto”.
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