Ideato e Scritto da: Umberto Pignatelli
Edizioni: GG studio
Pagine: 162
Tipologia : A5 bianco e nero, copertina a colori
Prezzo: 19,95 €
Eccoci alla seconda raccolta di avventure per Beasts & Barbarians in lingua italica, parte della pioggia di ben dieci manuali con cui quest’anno GG Studio fa piovere su Lucca.
Rispetto al precedente modulo, questa volta abbiano a che fare con tre avventure di dimensioni medio/lunghe, contro le brevi avventure a tema “mostro della settimana” viste in Creature dei Domini. Le tre avventure orbitano infatti ciascuna attorno a una serie di cliché del genere Sword & Sorcery e, per quanto introducano nuove creature, queste appaiono piuttosto come attori secondari di una sceneggiatura, anche quando sono i protagonisti della scena.
Contenuto
La prima avventura, Morte di un Tiranno, vede i PG prendere parte come sicari a un colpo di stato che non finisce proprio come previsto… ci sarà l’inevitabile fuga “ad anello” (il colpevole torna sempre sul luogo del delitto!) attraverso il deserto e non mancheranno oscuri rituali, creature demoniache e damigelle da salvare.
Ne La Cittadella degli Dei Alati, invece, gli eroi prenderanno parte all’assedio di una città al confine della giunga, per poi esplorare l’impervia foresta alla ricerca delle ultime testimonianze di una civiltà perduta. Niente damigella stavolta, ma non mancheranno streghe, perfidi razziatori, selvaggi e giganteschi animali assetati di sangue d’avventuriero.
L’ultima avventura infine, Lo Squartatore di Syranthia, vedrà i personaggi indagare sul perfido omicida che si diverte a scuoiare giovani e procaci fanciulle indifese, scoprendo il segreto di un sapere antico e corrotto e riuscendo probabilmente a guadagnarsi le grazie della damigella salvata.
Le prime due avventure sono accompagnate da un interessante supplemento geografico, che dettaglia rispettivamente l’area del Deserto Rosso e la Terra di Kyros. L’ultima avventura è anche la più breve, oltre a mancare di questo apparato.
Analisi
Dal punto di vista della trama, come detto, le avventure trasudano cliché; dopotutto, se B&B è l’ambientazione non ufficiale di Conan il Barbaro, non è una sorpresa che le avventure sembrino uscite da una raccolta di storie sul Cimmero. Il problema, semmai, è che le avventure sembrano molto già scritte e determinate in partenza: i personaggi possono affrontare le diverse situazioni nel modo che meglio credono, ma non c’è in realtà alcuna possibilità di scelta riguardo ai nodi cruciali: gli atti si seguiranno secondo un copione già scritto, e talvolta il fallimento non è neppure possibile. Questa filosofia di gioco può piacere o non piacere: se piace, le avventure sono indubbiamente ben scritte e molto giocabili, mentre se non piace, beh, chi ve lo fa fare di comprare avventure preconfezionate?
Ad ogni modo, per esigenze stesse di stile, le avventure non brillano per originalità: molti “colpi di scena” risulteranno forse telefonati per chi non è propriamente digiuno di fantasy d’appendice. Allo stesso modo può risultare sgradito il riciclo di immagini già apparse su altri manuali italiani di B&B; qualche illustrazione originale in più non avrebbe di certo danneggiato la qualità generale del manuale.
Quel per cui invece l’avventura spicca è la maestria che l’autore dimostra di possedere nell’usare il regolamento di Savage Worlds. Se quanti preferiscono un approccio meno tattico potranno trovare inutile l’ampio spazio dedicato alla costruzione dei campi di battaglia con tanto di terreni speciali (fatevelo ribadire da un wargamer: il campo di battaglia è quello che dà vita a uno scontro memorabile), la duttilità con cui Pignatelli trasforma gli inseguimenti in situazioni dinamiche fatte di depistaggi, scalate e affini è qualcosa di veramente notevole.
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