Autori: Mauro Longo, Giuseppe Rotondo
Edizioni: GG studio
Pagine: 112
Tipologia: A5 a colori, tutto colore
Prezzo: € 19,90
Rutenia Macabra è il nuovo supplemento per Ultima Forsan, il “mondo selvaggio per il regolamento di Savage Worlds“.
Dopo lo straordinario successo ottenuto come speciale di Lucca Games 2014, la GG Studio ha deciso di farne una collana di Savage Worlds in tutto e per tutto (oltre a esportarlo all’estero). Rutenia Macabra è il secondo supplemento del setting, che ci mostra tutta la furia, la leggenda e l’asprezza dei territori dell’Est Europa e della Russia.
La GG Studio è tra i più prolifici editori di supplementi che ci sono al momento, soprattutto per quel che riguarda Savage Worlds, il regolamento che qualche anno fa portò nel nostro idioma. Ma siamo qui per parlare di questo manuale e quindi iniziamo subito.
Come si presenta?
Il manuale si presenta davvero bene: formato A5 tutto colore, bell’impaginazione a due colonne, disegni accennati, crudi, iconici per l’argomento trattato, una mappa davvero ben realizzata. Ammetto che su 110+ pagine ci sono poche illustrazioni ma quelle che ci sono sono meritevoli come in pochi altri manuali, anche della stessa linea. Ogni tratto, icona, miniatura è ben realizzata ed attinente, non mi è capitato mai di dire che un disegno fosse brutto o nel posto sbagliato. Anche il font usato per Titoli e Titoletti è attinente e mi ha piacevolmente colpito.
Contenuto
L’intero manuale è suddiviso in sette capitoli e diversi sottocapitoli. Il manuale si apre con l’introduzione, ovvero cosa rappresenta Rutenia Macabra e dove vuole portare i giocatori ed in narratori. Lo fa nel modo giusto, dimostrando efficacemente la ricerca degli autori e la loro passione per la Russia e più in generale per i freddi territori dell’Europa dell’Est. Introduce al mondo, facendo leva sull’asprezza del territorio, sulle sue leggende. Tutto è ben curato. Il capitolo successivo, dedicato agli archetipi e a quello che gli gira intorno ne descrive ben 19 con tanti nuovi vantaggi, background, stili di combattimento, professioni e quant’altro. Tutto ben descritto. Il capitolo sull’equipaggiamento riporta nelle sue cinque pagine armi iconiche di quei territori come la Shashka e il Topor.
La parte più apprezzabile dell’intero manuale sono le oltre sessanta pagine di storia, leggende, aneddoti, situazioni politiche, geografiche, sugli strumenti ed i metodi per viaggiare, su chi si può incontrare, chi o cosa è meglio evitare. Una lunga dissertazione avvincente e ben dettagliata.
I capitoli finali, circa una decina di pagine, riportano le creature delle leggende raccontate in precedenza. Si passa dai classi animali fino agli abomini. Una serie di pagine davvero molto interessanti che aggiungono dettagli.
E quindi?
Il mio giudizio, del tutto soggettivo, mi fa dire che è tra i supplementi più interessanti che ci siano in circolazione su territori “reali” del nostro mondo. Un manuale davvero molto ben descritto, fatto da appassionati con una ricerca alle spalle profonda. Muovere delle critiche è difficile: forse la pochezza di immagini è realisticamente un difetto che sento di muoverci contro.
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