Buon pomeriggio a tutti carissimi lettori eccoci nella nostra abituale rubrica settiamanale che vi propone sempre un gioco di ruolo, di narrazione, di comitato o di improvvisazione teatrale nuovo alla settimana. Quest’oggi è finalmente la volta in cui vi propongo “House of Reeds” tradotto in lingua italica dalla malvagerrima lingua d’Albione dal nostro oramai ospite fisso che gestisce il sito di Mammuth RPG il blog dal quale abbiamo oramai un vastissimo assortimento di giochi!
House of Reeds in albionese ( 😛 ) è stato scritto da Sam Kabo Ashwell, ed è sostanzialmente un gdr per one shot, dove i giocatori si troveranno alle prese con una casa! Ebbene potrete decidere assieme se è un condominio, una casa, ma soprattutto se è una casa di un mondo fantasy, una colonia spaziale, oppure semplicemente una serie di monolocali dove vivono più famiglie. Stabilito come gruppo il contesto, il luogo e anche il tempo munitevi di un grande foglio dove andrete a disegnare la vostra casa, matite, gomme e qualche dado da 1o che però ci viene detto fin dalla premessa che potrebbe non servire.
Ora immaginatevi che tipo di famiglia potrebbe vivere in quella casa, o se avete deciso un condominio che tipo di famiglie possono vivere in quel luogo e avrete già pronto una buona parte del lavoro che vi trovate davanti.
Ovviamente non dimenticatevi di stampare il file .pdf carte e decidete assieme al vostro gruppo di gioco quali carte tematiche pensate possano andare meglio per l’avventura o per la storia che avete in mente.
Ah una piccola e doverosa precisazione, non è che luoghi come un asilo, un tempio o ancora un orfanotrofio non vadano bene, è che un requisito base di Hause of Reeds è proprio il fatto che la famiglia (o il nucleo di persone che avete deciso in base alle vostre scelte) possa abitare e vivere per molto tempo in quel luogo e quindi preparatevi a vedere la vostra casa cambiare durante il tempo. Ecco perché il consiglio di munirvi di un grande foglio centrale dove disegnare la pianta della vostra casetta 😀
“Si ma Conte in House of Reeds” in pratica che si fa?”
Carissimo lettore ignoto in questo gioco praticamente dopo aver selezionato le carte tematiche da una a tre, magari andando anche per esclusione e aver creato almeno dai 2 ai 5 personaggi è giunto il momento di farli interagire nelle stanze che potrete disporre a vostro piacimento decidendo anche che tipo di panorama si vede dalle finestre o se c’è una veranda, un terrazzo. A turno quindi dovrete creare gli abitanti e la casa così come si presenterà durante l’inizio del gioco.
Ogni personaggio non è obbligatorio che intergagisca sempre e comunque con gli altri nella scena, House è anche un gioco di quotidianità, e quindi nel descrivere le scene che vi si presentano davanti potete davvero sbizzarrirvi anche perché potreste decidere che lo studio del papà è diventato momentaneamente la stanza del bebè per poi diventare la sua cameretta fintanto che non va al liceo per poi tornare lo studio del padre, questo per esempio se ambientate le vostre giocate in America dove i figli a una certa età escono di casa e vanno al college.
Il mazzo di carte ovviamente è la chiave narrativa di tutto il gioco ed è pescando le carte che si fa il grosso del gioco, anche perché tenete sempre conto che quando hanno finito tutti i giocatori di narrare la propria scena nella casa è passato un anno! Ovvio che in fondo al manuale troverete tutte le varianti per dare maggiore o migliore teatralità al vostro tipo di gioco!
Tradimenti, amori, amori da teenagers, furti, storie a lieto fino ma anche separazioni, misteri, e perché no la vita di tutti i giorni sono le storie che ruotano attorno ad Hause of Reeds, un gioco sul quotidiano, sulle famiglie che vanno e vengono dalle case che ci ospitano e ci vedono testimoni di mille drammi quotidiani. Un gioco probabilmente per giocatori esperti e che hanno già una certa affinità con questo particolare approccio al gdr. Io spero che la segnalazione di questa settimana vi abbia intrigato e come sempre oltre ad augurarvi il buon week end vi auguro anche un buon gioco e ci si vede alla prossima settimana 🙂
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